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Archivio Micologico

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  1. Cortinarius cumatilis Fr. 1838

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae

    Foto e Descrizioni
    Un Cortinarius che si avvicina molto a Cortinarius prestans, tranne che nella taglia, essendo diversamente più minuto. Colore del cappello tipicamente violetto, carne bianca e dolce, lamelle a lungo biancastre e filo irregolare, velo abbondante che riveste una buona parte del cappello, gambo robusto e progressivamente clavato verso la base.

    Regione Trentino Alto Adige; Settembre 2009; Foto e commento di Pietro Curti.

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  2. Cortinarius crassus Fr.; Regione Lombardia; Luglio 2007; Foto e commento di Federico Calledda.

    Specie non comune, caratteristica delle coniferete di montagna in questo caso trovata presso Abete bianco. Si riconosce per le lamelle pallide, la superficie del cappello fibrillosa, feltrata, che a tratti può ricordare la buccia delle patate, il portamento piuttosto raccolto, e microscopicamente per la presenza di cheilocistidi polimorfi.

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    Primo piano delle lamelle e del margine del cappello fibrilloso.

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  3. Cortinarius cotoneus Fr. 1838

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Basidiomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae
    Genere Cortinarius
    Sottogenere Leprocybe
    Sezione Leprocybe

    Sinonimi
    Cortinarius cotoneus var. mellinoides Bidaud, Moënne-Locc. & Reumaux 2005
    Dermocybe cotonea (Fr.) Ricken 1915

    Etimologia
    Cortinarius = attinente la cortina (dal latino cortina = cortina, frangia), per il velo araneoso.
    cotóneus, aggettivo, tratto dal latino cotòneum màlum = mela cotogna, significa giallo e cotonoso-fioccoso come una mela cotogna.

    Cappello
    Cappello convesso, carnoso, asciutto, non igrofano, con al centro un basso umbone ottuso, margine arrotondato, ondulato-lobato, la superficie è squamulosa-feltrata, cotonosa, di colore ocra-fulvastro con sfumature verdastre.

    Imenoforo
    Le lamelle sono smarginate, spaziate, di colore verde oliva, con il filo finemente denticolato, intervallate da numerose lamellule.

    Gambo
    Il gambo è di forma clavata, pieno, poi spongioso, fibrilloso longitudinalmente, di colore giallo-olivastro, a volte è decorato dal velo parziale, sotto forma di cortina annuliforme o a più bande che lo cingono con andamento a spirale o ad zig-zag.

    Carne
    La carne è giallastra, con sapore dolce ed odore nettamente rafanoide.

    Reazioni macrochimiche
    Con KOH al 20% la carne reagisce al verde oliva, il cappello al rosso-bruno.

    Habitat
    Cresce in autunno sotto latifoglie, soprattutto nei boschi di querce e carpini su terreno calcareo.

    Microscopia
    Spore 7,6-8,7 × 6,4-7,5 µm; Q = 1,1-1,2; Qm = 1,2, subglobose, sulla superficie sono presenti delle verruche, che a volte sono connesse o intersecanti.
    Basidi clavati, tetrasporici con contenuto granuloso giallo-verdastro.
    Filo lamellare con presenza di cellule marginali clavate.
    Epicute, formata da una cutis di ife cilindriche parallele, abbastanza larghe, con terminali fusiformi con apice attenuato-arrotondato, ife a contenuto omogeneo, con pigmento giallo-olivastro incrostante a fini granuli.
    GAF presenti.

    Commestibilità e tossicità
    Specie non commestibile, priva d'interesse alimentare.

    Specie simili
    Cortinarius melanotus Kalchbr. si separa per lodore caratteristico di prezzemolo.
    Cortinarius venetus (Fr.) Fr. è simile, ma presenta un cappello igrofano, di colore verde oliva, gambo cilindrico non bulboso ed è di taglia più minuta.
    Cortinarius leproleptopus Chevassut & Rob. Henry differisce per linsieme dei colori giallastri, il gambo subcilindrico e lecologia mediterranea.
    Cortinarius pescolanensis Picillo & Marchionni, specie di recentissima istituzione, presenta un cappello di colore ocra-olivaceo con squamette bruno-rossastre, gambo da biancastro a paglierino, talora giallastro alla base per la presenza di residui velari e con micelio basale giallo, cresce sotto Abete bianco.

    Note
    Questa specie si determina abbastanza agevolmente sul campo per il suo portamento più robusto rispetto alle specie simili, il cappello squamuloso-feltrato, le lamelle gialle oliva, per il suo gambo clavato concolore al cappello e l'odore rafanoide.

    Bibliografia
    BOCCARDO, F. et al., 2008. Funghi d'Italia. Bologna: Ed. Zanichelli.
    BREITENBACH, J. & KRÄNZLIN, F., 2000. Champignons de Suisse. Cortinariaceae. Vol. 5. Lucerna: Ed. Verlag Mykologia.
    CONSIGLIO G., ANTONINI D. & ANTONINI M., 2003. Il Genere Cortinarius in Italia. Parte 1^ - A/37. A.M.B. Trento.
    PICILLO B. & MARCHIONNI M., 2016: Cortinarius pescolanensis (Basidiomycota, Cortinariaceae). Micologia e vegetazione Mediterranea. 31 (1): 61-74.

    Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti - Revisionata da Tomaso Lezzi.

    Regione Umbria; Ottobre 2016; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti.
    (exsiccatum MI20161024-01)

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    Reazione macrochimica con il Koh al 20%, la carne reagisce al verde oliva, il cappello al rosso-bruno.

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    Microscopia
    Spore 7,6-8,7 × 6,4-7,5 µm; Q = 1,1-1,2; Qm = 1,2, subglobose, sulla superficie sono presenti delle verruche, che a volte sono connesse o intersecanti, di colore ocra. Osservazione in acqua a 1000×.

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    Osservazione in Koh al 6% a 1000×.

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    Filo lamellare con presenza di basidi clavati, tetrasporici e cellule marginali clavate, con contenuto granuloso giallo-verdastro. Osservazione in Koh al 6% a 1000×.

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    Osservazione in rosso Congo ammoniacale a 1000×.

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    Presenza di GAF alla base del basidio.

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    Epicute, formata da una cutis di ife cilindriche parallele, abbastanza larghe, con terminali fusiformi con apice attenuato-arrotondato, ife a contenuto omogeneo, con pigmento giallo-olivastro incrostante a fini granuli. Osservazione in Koh al 6% a 100×.

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    Osservazione in Koh al 6% a 400×.

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    Osservazione in Koh al 6% a 1000×.GAF presenti.

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  4. Cortinarius collinitus (Sowerby) Gray 1821

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae

    Sinonimi
    Cortinarius muscigenus Peck 1888

    Un piccolo Cortinarius appartenente al Gruppo dei Myxacium, cresce sotto conifere con predilezione particolare per l'Abete rosso e il sottobosco di Mirtillo, cappello arancio-rossastro e gambo rivestito da un velo vischioso violetto, odore subnullo e sapore dolce.

    Specie simili
    Il suo simile, quasi sosia, è Cortinarius stillatitius = Cortinarius integerrimus, si distingue per la sua predilezione di habitat in misto conifere/faggio, per il particolare e caratteristico odore mielato, per le tinte brunastre del cappello.

    Regione Trentino; Settembre 2005; Foto di Pietro Curti.

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  5. Cortinarius claricolor (Fr.) Fr. 1838

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae

    Foto e Descrizioni
    Caratterizzato da gambo mai bulboso, cilindrico quasi fusiforme, velo parziale doppio. Cortina e velo generale sono nei giovani simili ad un anello coriaceo che poi si dissocia in cercini fioccosi sovrapposti fulvastri. Le lamelle sono chiare e la carne bianca immutabile. Con odore flebile di formaggio. Crescita semipogea solo sotto conifere soprattutto tra Mirtilli.

    Regione Lombardia; Foto di Federico Calledda.

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  6. Cortinarius citrinofulvescens Moser 1983

    Tassonomia
    Divisione Basidiomycota
    Classe Agaricomycetes
    Ordine Agaricales
    Famiglia Cortinariaceae

    Foto e Descrizioni
    Cappello leggermente fibrilloso, cm 2-4, da globoso a convesso, di colore giallo fino a toni arancio-fulvi. Lamelle abbastanza spaziate giallo-arancio. Gambo cm 3-6 carnoso irregolare, giallo con fibrille ruggine. Carne giallo-ocra con odore intenso (ferro caldo, purè di patate a seconda degli autori), sapore non amaro. Cresce nei boschi di conifere (Peccio).

    Regione Lombardia; Foto di Massimo Biraghi e descrizione di Luca Mistè.

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