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Coprinellus radians (Fr. : Fr.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson; Regione Lazio, Febbraio 2008, Roma, Villa Pamphili, 29 febbraio, su tronchi marcescenti di latifoglia in zona umida, foto Felice Di Palma.
Pleurocistidi talmente grandi che è possibile osservarli anche in foto.
Spore n=30 (8,92 )9,184-10,907(11,20)X(5,58 )5,89-6,83(6,93) è proprio la loro maggiore dimensione che lo differenzia dal simile Coprinus domesticus.
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Coprinellus radians (Fr. : Fr.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson 2001
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Psathyrellaceae
Genere Coprinus
Sezione Veliformes
Sottosezione DomesticiSinonimi
Coprinus radians Fr. : Fr. 1838Etimologia
L'epiteto Coprinellus deriva dal nome di genere Coprinus e dal suffisso diminutivo latino -ellus, per l'apetto simile a piccoli Coprinus.
L'epiteto radians deriva dal latino rădĭans = raggiante, brillante, per l'aspetto del cappello.Bibliografia
KARSTEN, P.A., 1879. Rysslands, Finlands och den Skandinaviska halföns Hattsvampar. Förra Delen: Skifsvampar. Bidrag till Kännedom av Finlands Natur och Folk. 32: 1-571.
REDHEAD, S.A., VILGALYS, R., MONCALVO, J.-M., JOHNSON, J. & HOPPLE, J.S. JR., 2001. Coprinus Persoon and the disposition of Coprinus species sensu lato. Taxon. 50 (1): 203-241.Ritrovamento anno 2005; Foto di Tomaso Lezzi.
Particolare del micelio giallo-ocra.
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Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Marche; Novembre 2012; Foto di Pietro Curti.
Gambo ricoperto da minuta decorazione squamosa.
Cappello con fine plissettatura radiale più evidente al margine.
Cappello rivestito con residui del velo generale biancastro aggregato in placche.
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Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Marche; Ottobre 2012; Foto di Pietro Curti.
Crescita solitamente gregaria.
Pileo con residui velari biancastri. Cappello nettamente striato.
Gambo decorato con residui velari fioccosi. Sporata nerastra e deliquescenza progressiva a partire dal margine del cappello.
Particolare delle nette striature del pileo.
Particolare dei lembi velari bianchi che rivestono il cappello.
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Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Toscana, Mugello; Novembre 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini.
Facile da riconoscere, inconfondibile quando è "maturo". Possibile qualche confusione da molto giovane quando il cappello si presenta tutto bianco in quanto ricoperto interamente dal velo (che poi, lacerandosi, formerà le tipiche squame chiare su fondo bruno-scuro): in tal caso basta provare ad asportare parte del velo: se il velo è "resistente" e non si asporta facilmente allora siamo in presenza di altra specie, se il velo si può asportare facilmente, come una pellicola untuosa, molliccia e fine) e lascia intravedere il fondo bruno-scuro allora è un Coprinopsis picacea. Infine l'odore di Coprinopsis picacea è sgradevole, bituminoso
In antichità questo genere di funghi veniva fatto macerare, data la deliquescenza della carne, ottenendo un liquido nerastro che miscelato ad acqua in piccole quantità di colle naturali era usato per scrivere, ancor prima dell'inchiostro di china.Particolari delle placche fioccose.
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Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Lazio; Dicembre 2010; Foto di Tomaso Lezzi.
Un particolare delle fioccosità del cappello.
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Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Toscana; Ottobre 2008; Foto di Tomaso Lezzi.
Uno dei pochi Coprinus facile da riconoscere anche macroscopicamente, taglia piuttosto grande e placche di aspetto zuccherino sul cappello.
Una macro del cappello coperto di placche bianche, resti del velo generale.
Queste placche aderiscono poco al cappello e basta una semplice pioggia per farle cadere a terra, lasciando vedere il colore della superficie del cappello e dando un aspetto apparentemente diverso a questa specie.
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Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Marche; Ottobre 2007; Foto di Pietro Curti.
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Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Sardegna; Novembre 2007; Foto di Giovanni Satta.
Raduno AMINT in Sardegna Novembre 2007 -
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Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Lazio; Gennaio 2006; Foto e commenti di Tomaso Lezzi.
Nei boschi di Leccio, Acero, Roverella e misto mediterraneo vicino a Cerveteri.
Particolare del cappello in cui si nota il velo principale dissociato in grosse placche bianche caratteristiche di questa specie.
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Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo 2001
Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Psathyrellaceae
Genere Coprinopsis
Sezione Coprinus
Sottosezione AlachuaniSinonimi
Coprinus picaceus (Bull. : Fr.) Gray 1821Etimologia
Dal latino pica = gazza, simile alle gazze per il colore del cappello bianco e nero.Cappello
4-10 cm, a differenza degli altri funghi, in questo genere anziché la misura del diametro assume importanza la misura della lunghezza, che in questa specie può arrivare a 15 cm ed oltre. Superficie di colore marrone scuro-fuligginoso, bruno-nerastra, liscia e umida, ricoperta da fini placche biancastre fioccose e fibrose, residui del velo generale, facilmente asportabili e detersili. Percorso da una fine plissettatura radiale più evidente verso il margine, che è l’impronta delle lamelle sulla cuticola essendo il cappello privo di carne.Imenoforo
Lamelle fitte, appressate e ventricose, libere al gambo, inizialmente bianco-grigiastre e con orlo fioccoso verso il margine, poi via via ingrigenti fino a nerastre, deliquescenti a maturità.Gambo
5-30 × 1-3 cm, dilatato-bulboso alla base, cilindrico, attenuato verso l’alto, slanciato, bianco e ricoperto in gioventù da una minuta decorazione squamosa zebrata, dovuta alla presenza di piccole fioccosità concolori, fragile e cavo.Carne
Esigua e quasi inconsistente di colore grigiastro-cenere nel cappello, biancastra e fibrosa nel gambo, facilmente deliquescente in modo particolare quella del cappello, odore non gradevole.Habitat
In boschi di latifoglie e misti, predilige tratti soggetti a degrado e calpestio, con crescita isolata o in colonie di numerosi esemplari. Ritenuto non frequente nel Nord d’Italia, diventa comune nel Centro e nel Sud, comprese le isole, dalla fine dell’estate fino all'inverno inoltrato.Commestibilità e Tossicità
Non commestibile; non è da escludere un alto contenuto di coprina, un amminoacido che se ingerito con alcool provoca la sindrome coprinica.Specie simili
Date le dimensioni, che ne fanno la specie più possente appartenente a questo genere, è difficile la confusione con altre specie. In fase di primordio, quando le placche biancastre sulla cuticola si presentano unite e compatte, è somigliante al Coprinus comatus (O.F. Müll. : Fr.) Pers., facile però effettuare la distinzione, basta provare a rimuovere le decorazioni del cappello, facilmente asportabili in Coprinopsis picacea, avendo consistenza e struttura indipendente dalla cuticola, diversamente non rimovibili in Coprinus comatus poiché squamule formatesi dalla lacerazione della cuticola pileica e facenti parte della stessa.Osservazioni
In relazione a recenti studi, basati sui dati molecolari, Coprinus picaceus è stato ricombinato nel Genere Coprinopsis e rinominato in Coprinopsis picacea.Regione Toscana; Ottobre 2008; Foto e descrizione di Pietro Curti.
Specie appartenuta alla Famiglia Coprinaceae e al Genere Coprinopsis, che comprende funghi di taglia media o piccola, con cappello conico-campanulato facilmente separabile dal gambo, quindi eterogenei. La caratteristica principale del genere è la sporata nera.
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Coprinopsis nivea (Pers. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Marche; Settembre; Foto di Pietro Curti.
Dettaglio del pileo.
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Coprinopsis nivea (Pers. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Lombardia; Foto di Emilio Pini.
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Coprinopsis nivea (Pers. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Lombardia; Foto di Emilio Pini.
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Coprinopsis nivea (Pers. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Trentino; Settembre 2006; Foto di Tomaso Lezzi.
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Coprinopsis nivea (Pers. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Trentino; Luglio 2006; Foto di Mauro Cittadini.
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Coprinellus radians (Fr. : Fr.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson 2001
in Funghi Non Commestibili o Sospetti
Inviato
Coprinellus radians (Fr. : Fr.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson; Regione Lazio, Giugno 2011, Foto di Tomaso Lezzi.
(Exsiccatum TL20110605-01)
Cappello lungamente rigato, coperto da scagliette granulose di velo bianco con la punta scura; gambo leggermente pruinoso.
Spore 8,9-10,4 × 5,4-6,4 µm; Q = 1,5-1,8; Qm = 1,65; ellissoidali, a parete spessa, con poro germinativo evidente, centrale; velo formato da cellule sferiche intercalate da catene di elementi allungati, fusiformi, non cilindrici; calulocistidi utriformi, lageniformi.
Gli elementi che aiutano ad identificare questa specie sono: presenza di caulocistidi, velo con cellule cilindriche e allungate, spore di lunghezza minore di 11 µm, velo che si dissocia in piccole parti.
Il simile Coprinus xanthothrix Romagn. = Coprinellus xanthothrix (Romagn.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson ha spore più piccole, con estremità più appuntita.
Coprinus domesticus (Bolton) Gray = Coprinellus domesticus (Bolton) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson ha spore più piccole, faseoliformi.
Un particolare del velo sulla cuticola.
Velo formato da cellule sferiche intercalate da catene di elementi allungati, fusiformi, non cilindrici.
Calulocistidi utriformi, lageniformi.
Cheilocistidi.
Spore 8,9-10,4 × 5,4-6,4 µm; Q = 1,5-1,8; Qm = 1,65; ellissoidali, a parete spessa, con poro germinativo evidente, centrale.