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Pietro Curti

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Tutti i contenuti di Pietro Curti

  1. Asparagus acutifolius L.- foto di Mauro Cittadini
  2. Asparagus acutifolius L.- foto di Pietro Curti
  3. Asparagus acutifolius L.- foto di Pietro Curti
  4. Asparagus acutifolius L.- foto di Pietro Curti
  5. Asparagus acutifolius L. Sinonimi Asparagus corruda Scop. Asparagus ambiguus De Not. Asparagus commutatus Ten. Tassonomia Regno:Plantae Divisione:Magnoliophyta Classe:Liliopsida Ordine:Liliales Famiglia:Liliaceae Nome italiano Asparago spinoso,asparago pungente,asparagina. Etimologia Probabile derivazione dal greco Sparassien che significa strappare, per la presenza di spine oppure da asparagos (da spargaô: è rigonfio). Acutifolius = foglie aguzze fa riferimento ai rami trasformati in foglie appuntite. Descrizione Pianta perenne, formante cespugli pungenti, che si sviluppano da rizomi sotterranei striscianti, legnosa a maturità ma con fusti giovani che si sviluppano in altezza diventando simili a liane che si abbarbicano alle piante vicine, questi giovani fusti si chiamano turioni e sono commestibili, spuntano alla fine dell'inverno fino a primavera inoltrata. Foglie Le foglie sono le squame presenti nel fusto principale e ben visibili nei turioni; i cladodi (o cladofilli) sono invece dei veri e propri rami, modificati in modo da poter svolgere la fotosintesi, che diversamente non viene svolta dalle foglie. Questi rami modificati sono costituiti da strutture piccole, aghiformi con punta acuminata, riunite in mazzetti. Fiori I fiori sono dioici (fiori maschili e femminili portati da piante diverse) e sono di colore giallastro, piccoli e di cattivo odore, da quelli femminili si formeranno i frutti. Frutti Sono piccole bacche tonde di colore verde, che diventano neratre a maturità, e sono tossiche. Periodo di fioritura Agosto - Settembre Territorio di crescita L'asparago cresce in tutte le regioni italiane fino a 1300m, ad eccezione di Piemonte, Val d'Aosta e Trentino Habitat Boschetti di latifoglia e aghifoglia, terreni incolti, uliveti e territori colpiti da incendi. Somiglianze e varietà Asparagus aphyllus Asparagus albus Asparagus officinalis Asparagus tenuifolius Specie protetta In alcune regioni è permessa la raccolta solo per un tempo determinato. Ma normalmente la quantità massima di raccolta è limitata ad 1kg, come ad esempio per il Lazio (L.R. 32/98). Costituenti chimici L'asparago è ricco di vitamina A, B1, B2, C, sali di potassio, aminoacidi come arginina e tirosina, acido succinico, asparagina che è un mono-ammide dell'acido aspartico. Uso Alimentare Al pari dell'asparago coltivato, si consumano i turioni, che hanno un sapore più marcato e leggermente amarognolo. Si usano cotti e conditi con olio e limone, in minestre, pasta e risotti, ma la ricetta più usata nell'area mediterranea sono le frittate di asparagi selvatici. In Romagna si mangiano crudi nelle insalate, in Toscana e Sardegna si conservano sott'olio. Uso Cosmetologico Viene usato per l'eliminazione dei liquidi e delle tossine aiutando a combattere la cellulite, a purificare e rendere luminosa la pelle. Uso Farmacologico Gli asparagi, combattono l'anemia, stimolano la funzionalità epatica e renale, rendono più fluido il sangue. Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico. Medicina alternativa e Curiosità I turioni eduli hanno ben note proprietà diuretiche, nonché aperitive, antiedemigene, antireumatiche, depurative e lassative; dalle radici essiccate si può ricavare una tintura madre con proprietà depurative, dimagranti ed antinfiammatorie. L'assunzione di asparagi selvatici porta con se una sgradevole conseguenza non a tutti nota, i reni eliminano una sostanza conosciuta come metilcaptano che presenta un forte e fetido odore, talmente penetrante da lasciare del tutto imbarazzato e sbalordito persino l'ignaro consumatore, quando dopo alcune ore dal pasto svuota la vescica dalle urine. Nell'ambito della medicina popolare toscana, i turioni sono impiegati per preparare un decotto, il quale assunto oralmente esercita un'azione diuretica ed antinfiammatoria. Note La facoltà di farmacia dell'università di Borgogna, ha isolato, dalle radici dell'Asparagus acutifolius, 6 saponine stereoidee. E' una delle piante che si rigenera velocemente dopo gli incendi boschivi. Ai più è conosciuta come pianta che i fioristi usavano per le composizioni floreali, il classico verde. L'asparago è conosciuto fin dai tempi degli antichi egizi, dove se ne riscontra la presenza nei loro geroglifici. I suoi rami venivano usate dai contadini in tutt'Italia per adornare le effigi dei santi e della Sacra Famiglia, si usavano anche i suoi rami con dei batuffoli di cotone per simulare la neve, e adornare la capanna del presepe. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marika, da Pietro Curti e da G.B. Pau - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT Asparagus acutifolius L.-foto di Marika
  6. Ultima coronaria, Sarcosphaera coronaria (Jacq.) J. Schröt. Pietro
  7. Ancora Sarcosphaera coronaria (Jacq.) J. Schröt.
  8. Sempre Sarcosphaera coronaria (Jacq.) J. Schröt.
  9. Ancora Sarcosphaera coronaria (Jacq.) J. Schröt.
  10. Vallombrosa, stesso posto, altro fungo, Sarcosphaera coronaria (Jacq.) J. Schröt.
  11. Alla ricerca di un fungo parassita della Malva, finalmente trovato, Puccinia malvacearum Bertero ex Mont., ciao a tutti, Pietro
  12. Passeggiando con il cane in città, dentro un anfratto e senza cavalletto, Agrocybe aegerita.
  13. Malva sylvestris L.- Foto di Pietro Curti Il fungo parassita della pianta, Puccinia malvacearum.
  14. Emilio per andare ad Orchidee non potevi trovare meglio, ti sei scelto una guida perfetta. Piero
  15. Ancora Marzuoli, Ultima per stasera, Piero
  16. Ancora Marzuoli,
  17. Ancora Marzuoli,
  18. Ancora Marzuoli,
  19. Ancora Marzuoli,
  20. Per i tanti che lo chiedevono a Vallombrosa, l'anemone con gli stami bianchi di cui molti mi chiedevano la specie che non ricordavo a memoria, è Anamone trifolia, si distingue bene da A. nemorosa che ha stami gialli (foto sopra A.trifolia, due foto sopra A.nemorosa). Ancora Marzuoli,
  21. Ancora Marzuoli,
  22. Bravo Daniele, scatti e documenti di primissimo livello. Piero
  23. Ultima per stasera, ma non finisce qui. Ciao, Piero
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