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Pietro Curti

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Tutti i contenuti di Pietro Curti

  1. Bella stazione e ottime foto Antonio. Pietro
  2. Illustrazione tecnica di Tomaso Lezzi Il formato RAW (che cambia nome a seconda delle marche e dei modelli di macchina fotografica) è un formato che "memorizza" i dati della luce ricevuti dal sensore "così come sono arrivati". Questi dati dipendono quindi fondamentalmente dal tempo e dal diaframma utilizzati allo scatto. Come dire che se riprendiamo una foto sovraesposta c'è poco da fare, le alte luci sono bruciate, sulle informazioni che arrivano al sensore mancano i dati delle alte luci che appariranno come bianchi e ci sarà poco da recuperare. Anche per questo io preferisco scattare sempre un poco sottoesposto, posso schiarire sempre un po' dopo in postproduzione su computer. Quando sulla macchina fotografica scegli ad esempio il tipo di bilanciamento della luce, questo viene immagazzinato nell'immagine che viene modificata di conseguenza PRIMA di essere memorizzata come jpg dalla macchina. Quindi salvare sulla macchina fotografica un file RAW permette di ripartire da zero per qualsiasi modifica o cambiamento che vogliamo fare sull'immagine con un programma di elaborazione. Fatta questa premessa sui files RAW, scoprirai che ognuno avrà il suo programma preferito per gestire le immagini, e che quindi ti dirà che quello è il migliore! Io mi trovo moooolto bene con Photoshop, che permette di elaborare in maniera approfondita tutti i tipi di files RAW tramite Camera RAW. Un file RAW elaborato da un programma non può essere salvato nuovamente in RAW, ma lo puoi salvare in JPG, io consiglio in Photoshop di usare la qualità livello 11. il Livello 12 è inutile, non aggiunge niente di significativo a livello di qualità, ma aggiunge parecchio a livello di peso dell'immagine. I puristi salvano i files elaborati addirittura in TIF, secondo me uno spreco inutile di spazio su HD, per un'incremento della qualità che è solo teorico e secondo me non percepibile da occhio umano, almeno se parliamo di immagini di grande dimensioni, come tutte le attuali macchine digitali producono, cioè dai 10 MB in su. Ancora una volta: risoluzioni dei files maggiori sono inutili se non a livello professionale per la produzione di manifesti di grandi dimensioni. Quindi secondo me l'optimum come equilibrio tra qualità e dimensione dei files da archiviare è: Scattare in RAW e salvare files di dimensioni intorno ai 10/20/30 MB Elaborare le immagini con Photoshop a piacere: luci, colori, contrasto, fotomontaggi, ecc. Salvare l'immagine in alta risoluzione in JPG livello 11 (che terremo da parte per poter ottenere più tardi qualsiasi formato ridotto senza riperdere tempo a fare tutte le modifiche e i foto ritocchi, montaggi, etc., una seconda volta). Ridurre l'immagine a 800×600 pixel e salvare separatamente questo files ridotto per la pubblicazione sul Forum (Salva per il WEB, qualità 70). Con questi settaggi normalmente si rientra nelle dimensioni delle immagini pubblicabili sul Forum. Riassumendo: la conclusione di tutto ciò è che come diceva Piero la forza del File RAW (che quindi va sempre conservato in orginale) è che si può sempre ripartire da zero settaggi per qualsiasi elaborazione si voglia fare. Il JPG applica una compressione "distruttiva", cioè che modifica informazioni dell'immagine, ma con immagini di grandi dimensioni (10 MB) e salvate ad alta risoluzione (qualità 11 in Photoshop) questa compressione distruttiva è praticamente invisibile, e quindi le jpg si possono usare tranquillamente senza perdita significativa della qualità. tra l'altro Photoshop, ormai da diverse versioni permette di fare su JPG molte delle elaborazioni di Camera RAW che prima erano possibili solo su file RAW. Ovviamente se salvo un'immagine in jpg qualità 2, la chiudo poi la riapro e la salvo a qualità 11, beh... è ovvio che farà schifo perché oramai avrà perso dei dati che non recupero più! Ma se riparto dalla mia RAW originale o dalla JPG elaborata e salvata in alta risoluzione... Tomaso Lezzi
  3. Pian piano tutta l'Italia si sta svegliando, belle. Piero
  4. Giuliano, torna in forma presto, la nuova stagione ti aspetta. Piero
  5. Tricholoma gausapatum (Fr.) Quél., Regione Marche; Febbraio 2014; Foto di Pietro Curti. Crescita invernale tardiva, odore subnullo, bosco di Pinus nigra. Pileo bruno nerastro e superficie feltrata. Lamelle larghe e ventricose, grigiastre.
  6. Geopora sumneriana (Cooke) De La Torre; Regione Marche; Febbraio 2014; Foto Pietro Curti.
  7. La prima foto con la cornice dell'albero è bellissima. Pietro
  8. Dactylorhiza sambucina (L.) Soò, Regione Umbria, Giugno 2013, 1000 m s.l.m. - foto di Pietro Curti.
  9. Sarcoscypha cfr coccinea (Scop.: Fr.) Lambotte; Regione Marche; Febbraio 2014; Foto di Pietro Curti. Imenoforo rosso scarlatto. Crescita su rametti di faggio al suolo. Piccolo stipite attenuato verso il basso, biancastro.
  10. Famiglia: Orchidaceae Nomi volgari: Orchidea minore, Giglio caprino, Salep, Pan di cuculo Sinonimi: Orchis morio L., Orchis morio subsp. picta (Loisel.) K. Richt., Orchis Picta Loisel. Foto di Nino Bertozzi Consulta la scheda della Specie

    © Nino Bertozzi & Associazione AMINT

  11. Molto bella, ciao, Piero
  12. Bravo Nicola, scatti di grande pregio. Piero
  13. Ma che bel viso sorridente e che bei occhietti vispi. Piero
  14. Belle, l'ultima è un mostriciattolo molto vicino a ciò che potremmo definire Lusus, ciao, Piero
  15. Bellissime anche queste. Piero
  16. Buoni ritrovamenti a tutti, Pietro
  17. Orchis provincialis Balb. ex Lam. & DC., Regione Umbria, Maggio 2013 - foto di Pietro Curti.
  18. Lactarius salmonicolor Heim & Leclair; Regione Umbria; Mese di Ottobre 2013; foto di Pietro Curti.
  19. Tremella mesenterica Retz; Regione Umbria; Ottobre 2013; Foto di Pietro Curti.
  20. Cantharellus melanoxeros Desmazières; Regione Umbria; Anno 2013; Foto di Pietro Curti.
  21. Boletus aemilii Barbier; Regione Umbria, Ottobre 2013; Foto di Pietro Curti.
  22. Boletus permagnificus Pöder; Regione Umbria, Ottobre 2013; Foto di Pietro Curti.
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