Certo l'aspetto morfologico dei boschi per anni può rimanere immutato consentendoti di costruirti mentalmente una mappa topografica virtuale della zona.
E così non hai bisogno di cartine ne tantomeno di una bussola.
Ma poi, succede quello che è successo quest'inverno, e allora le cose non sono così semplici ed immutabili come dici tu.
L'inverno appena trascorso ha radicalmente cambiato l'aspetto morfologico di molti boschi e terreni delle nostre amate alpi, rendendo, in qualche caso, impossibile riconoscere posti e zone fino all'estate scorsa riconoscibili quasi ad occhi chiusi.
Inoltre molti sentieri (non contrassegnati dal CAI) tracciati dai boscaioli o dai cacciatori (linee nere sulle cartine topografiche) sono spariti o interrotti a causa delle slavine e dei molti alberi abbattuti.
Ed è stato proprio in queste condizioni, che dureranno ancora per qualche anno, in cui i nostri boschi sono stati feriti da un duro e prolungato inverno, che ti accorgi come il GPS possa esserti di grande aiuto durante le escursioni in zone accidentate e non facili.