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porcinik

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  1. Russula nana Killerm Piccola Russula tipica degli ambienti alpini che si fa notare per la sua tinta sgargiante.
  2. Filo lamellare in cui si evidenzia la presenza di un Cheilocistidio e basidio.
  3. Sul filo lamellare sono presenti numerosi Macrocheilocistidi (in alto a sinistra nell'immagine), non molto emergenti. Quelli osservati misurano tra i 50 -70 μm di lunghezza, sono subfusiformi e presentano spesso l'estremità strangolata. I Macropleurocistidi ( in basso a sinstra) sono simili per forma ma sono un po' più grandi. Le spore misurano 8,5- 9,5 × 6,5-8μm e sono caratterizzate da creste che formano un reticolo incompleto.
  4. Particolare degli imenofori in cui si mostra il viraggio al violetto, tipico di tutti gli Uvidi.
  5. Lactarius salicis-herbaceae Kühner Altro abitante delle alte quote. Appartiene alla sottosezione Aspideini ed è strettamente legato al salix-herbacea come indicato dal suo epiteto. Le caratteristcihe fondamentali di questa specie sono le piccole dimensioni, le colorazioni giallo-paglierine, il portamento simile a quello di una piccola russula e le lamelle giallognole chiare. Nel medesimo ambiente alpino è possibile reperire anche Lactarius dryadophilus e Lactarius salicis-reticulateae anche se prevalentemente su suoli calcarei in quanto si tratta di specie più legate alla Dryas octopetala ( il primo) e al Salix reticulatae ( il secondo).
  6. Le spore di questa raccolta misuravano 9,5-11 × 7-8 μm.
  7. Lactarius brunneoviolaceus M.P. Christ. Si tratta di una tipica specie della microselva aplina a salix-herbaceae. Si caratterizza per le colorazioni scure del pileo, grigio-brune con sfumature violacee, che presenta tipicamente un umbone centrale e per l'odore di olio di cedro, paragonabile a quello di Hygrocybe russocoriacea. Il simile Lactarius pseudouvidus assume colorazioni più ocracee sia sul pileo che sulle lamelle. Lactarius uvidus, Lactarius luridus e Lactarius violascens differiscono anche per l'ecologia e la stazza e per tanto non rappresentano motivo di ambiguità quando si determina questa specie.
  8. Hygrocybe turunda (Fr.: Fr.) P. Karst. Le lamelle decorrenti e le squamette nerastre, che svettano sul fondo arancio-rossatro, caratterizzano questa specie.
  9. Posto con diverso ritardo i ritrovamenti di alcune escursioni a cavallo tra fine Agosto e inizio Settembre. Passo Gavia, 2560 mt, prateria alpina con cospicua presenza di Salix herbaceae su suolo acido. Il luogo di ricerca
  10. Inquadratura leggermente differente.
  11. Un altra caratteristica macroscopica che ne permette la determinazione è il latice che seccando sulle lamelle ingrigisce. Questo è uno dei motivi per cui viene collocato nella Sottosezione Pyrogalini. Seconda raccolta molto esuberante, avvenuta in una radura aperta, a terreno argilloso con presenza anche di Betulla e Pino silvestre.
  12. Lactarius fraxineus Romagnesi Il nome rimanda al rapporto simbiontico con il Frassino, tuttavia è possibile rinvenire questa specie anche sotto altre essenze decidue, come Carpino, Quercia e Castagno. Può essere confuso con L.quietus, ma il portamento e le caratteristiche generali lo avvicinano molto a Lactarius hysginus.
  13. Talvolta si può restare comunque piuttosto perpellessi, ad un primo esame visivo, anche nel determinare questa specie. Propongo infatti un confronto che è possibile fare in questo periodo dell'anno: Lactarius fraxineus (sx) e Lactarius quietus (dx) Lactarius quietus ha una colorazione abbastanza sovrapponibile a quella di Lactarius fraxineus, ma la cuticola è asciutta e glassata e appare ben diversa da quella umida e viscida di quest'ultimo. In questo senso trovare entrambe le specie con un bosco zuppo di pioggia come nel caso proposto non è un grande aiuto. Le lamelle sono mediamente più fitte nel primo, mentre il Latice è mite in L.quietus e acre in L.fraxineus.
  14. Lactarius quietus (Fr.: Fr.) Fr. Parecchio abbondante ovunque via sia della Quercia. Si tratta di una specie polimorfa ma che viene agevolmente riconosciuta grazie all'odore cimicino sommato alle caratterisctiche morfo-cromatiche.
  15. Tornando al Castagno. Lactarius decipiens Quélet L'odore di pelagornio, le colorazioni e il portamento lo rendono abbastanza facile da determinare. Esemplari giovani dal pronunciato umbone acuto sul pileo.
  16. Esemplari più maturi.
  17. Nei boschetti a prevalenza di Populus nigra e Populus alba Lactarius controversus Pers.: Fr. Si tratta di una specie ben ditinguibile per l'habitat, le grandi dimensioni, il colore candido del cappello su cui restano incollati residui di terriccio e foglie morte e per le lamelle rosate. Esemplari giovani e dal margine fortemente involuto. Una caratteristica abbastanza curiosa di questa raccolta, ma che pare essere già stata osservata, è il lento ingiallimento dei campioni e del latice ( soprattutto sui "bordi")
  18. Lactarius chrysorrheus Fr. Si tratta di una specie abbastanza variabile nelle colorazioni pileiche, che posono spaziare dal rosa all'arancio, spesso manifestando entrambe le componenti. Il viraggio del latice al giallo zolfo rende questo taxon inconfondibile. La raccolta si componeva di esemplari giovani, evidentemente zonati.
  19. In zona con prevalenza di Castanea sativa Lactarius zonarius (Bull.) Fr. Specie affine a L.acerrimus ma che presenta, almeno solitamente, una colorazione più calda e uniforme, zonature evidenti e lamelle prive di toni rosati. Le anostomosità possono essere presenti ma saltuariamente e difficilmente in esemplari cresciuti in condizioni climatiche ideali. Questa raccolta evidenzia esemplari sui toni del giallo pallido, molto zonati.
  20. Bosco misto di Ostrya carpinofolia e Quercus sp. Lactarius acerrimus Britzelmayr La colorazione giallo ocracea, spesso a chiazze, le lamelle rosate e molto anostomosate negli esemplari tipici permettono la determinazione già sul campo. Spesso si osserva la crescita in esemplari fascicolati e in radure aperte. Eventuali dubbi possono presentarsi se si pensa a L.zonarius e L.evosmus, ma la bisporicità della specie presentata è un ottimo carattere distintivo.
  21. Ultimo dettaglio di qusti deliziosi ma olezzanti miceti Ciao, Massimo
  22. Oggi, nei pressi di Palazzago, alcuni stupendi giovani Lactarius volemus
  23. e.... Boletus Aestivalis scuro e vellutato quasi in versione Lunigiana...
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