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  1. Agaricus moelleri Wasser 1976 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Genere Agaricus Sottogenere Agaricus Sezione Xanthodermatei Etimologia Dal latino agaricus = campestre. Sinonimi Agaricus praeclaresquamosus A.E. Freeman 1979 Cappello 8-10(12) cm, non molto carnoso, inizialmente emisferico o campanulato, a volte trapezoidale, infine disteso-appianato; cuticola fuligginosa che, con l’espandersi del cappello, si dissocia in piccole squamette su fondo biancastro, tranne che al centro dove rimane praticamente compatta fornendo al fungo un aspetto molto più scuro che nel resto del cappello. Imenoforo Lamelle fitte, inizialmente biancastre, presto rosa, infine nerastre, con il tagliente finemente denticolato e pallido, in quanto sterile. Gambo 6-12(15) × 1-2 cm, slanciato, curvo, cilindrico, con base bulbosa, inizialmente midolloso all’interno, poi cavo, esternamente liscio, bianco, si macchia di giallo limone al tocco, specie nella zona basale. Anello supero, bianco, ingiallente e poi imbrunente al tocco, sottile verso il gambo, ma altrove più ingrossato per la presenza di un “collare” biancastro imbrunente che, lacerandosi, assume l'aspetto di una “ruota dentata”. Carne Bianca, subito virante al giallo intenso alla sezione, in particolare alla base del gambo; odore di fenolo o inchiostro, sapore dolciastro. Reazione di Shaeffer negativa. Habitat Cresce sia sotto conifere che sotto latifoglie con una certa predilezione per quest’ultime, in parchi e boschetti umidi, dall’estate all’autunno. Commestibilità e Tossicità Si tratta di uno degli Agaricus con base ingiallente e odore di fenolo, pertanto è velenoso, la sua ingestione provoca, infatti, sindrome gastroenterica più o meno accentuata. Specie simili Agaricus praeclaresquamosus Freeman var. terricolor (Möller) Bon et Cappelli differirebbe dalla specie tipo per la colorazione della cuticola, più scura, quasi nerastra, che pur dissociandosi lascia intravedere con più difficoltà il bianco sottostante tra le squamette; uno studio del 2005 (Kerrigan, R.W. & al.) condotto tenendo conto anche delle evidenze del DNA ha dimostrato che la suddetta varietà non ha valore tassonomico. Agaricus placomyces Peck, segnalato in America, presenta caratteristiche macroscopiche e microscopiche molto simili tanto che alcuni autori li considerano sinonimi. Si potrebbe confondere con Agaricus phaeolepidotus (Möller) Möller, velenoso, dalla colorazione pileica più tendente al bruno, squame sulla faccia inferiore dell’anello decisamente brune e molto più grossolane, ingiallimento basale e odore di fenolo molto meno evidenti. Osservazioni Si può riconoscere questo fungo agevolmente per la combinazione dei suoi caratteri peculiari: superficie pileica squamettata, base del gambo bulbosa e ingiallente alla sezione, odore sgradevole di fenolo o inchiostro. Le squamette nerastre del cappello, in contrasto con il colore chiaro del fondo, sembrano quasi i puntini del piumaggio di una faraona. Curiosità Il tipico odore di fenolo, e cioè inchiostro, con temperature basse può risultare poco percepibile. In questo caso si suggerisce di tenere tra le mani, e quindi scaldare, il pezzetto di fungo per esaltarne l'odore. Bibliografia KERRIGAN, R.W., CALLAC, P., CHALLEN, M.P., PARRA, L.A., 2005. "Agaricus section Xanthodermatei: a phylogenetic reconstruction with commentary on taxa". Mycologia. 97(6). Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi Regione Umbria; Ottobre 2010; Foto di Tomaso Lezzi. Un Agaricus della Sezione Xanthodermatei, con carne ingiallente, soprattutto alla base del gambo e odore di inchiostro. Il cappello di forma trapezoidale, è squamettato soprattutto al centro del cappello. Esemplari in vari stadi di maturazione. Le lamelle rosa brillante. Un particolare delle squamettature del cappello. Un particolare delle lamelle. L'anello fortemente ingiallente. Il gambo anch'esso con un vistoso viraggio al giallo cromo, soprattutto vicino alla base.
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