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Agaricus crocodilinus Murrill 1912
Archivio Micologico ha postato un topic nell'area Funghi Commestibili
Agaricus crocodilinus Murrill 1912 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Genere Agaricus Sottogenere Agaricus Sezione Arvenses Sinonimi Agaricus urinascens (Jul. Schäff. & F.H. Møller) Singer 1951 Agaricus albertii Bon. 1988 Agaricus macrosporus (Jul. Schäff. & F.H. Møller) Pilát. 1951 Agaricus macrosporus var. stramineus (Jul. Schäff. & F.H. Møller) Bon. 1985 Agaricus stramineus (Jul. Schäff. & F.H. Møller) Singer. 1951 Psalliota macrospora (Jul. Schäff. & F.H. Møller) F.H. Møller. 1952 Psalliota straminea Jul. Schäff. & F.H. Møller. 1938 Psalliota urinascens Jul. Schäff. & F.H. Møller. 1938 Etimologia L'epiteto Agaricus deriva dal greco αγαρικόν = fungo degli Agari; perché secondo Dioscoride proveniva dall'Ucraina, che a quel tempo veniva chiamata "Terra di Agaria". Cappello Raggiunge dimensioni considerevoli, fino a 20 cm, negli esemplari giovani il cappello ha forma subsferica con l'anello chiuso a difendere le lamelle, negli esemplari adulti il cappello si distende; la superficie liscia, diventa facilmente screpolata e suddivisa in areole per l'effetto del sole e del vento; col tempo o alla manipolazione diventa lentamente giallo. Lamelle Grigie negli esemplari giovani, poi rosa chiaro, infine, a maturità, marroni. Gambo Massiccio, cilindrico, a clava, con base ingrossata e spesso ricurva, superficie ricoperta da squamette, anche negli esemplari giovani; col tempo o alla manipolazione diventa lentamente giallo. Anello Supero, discendente, ampio e non particolarmente spesso, mostra a volte una ruota dentata. Carne Bianca e soda, diventa lentamente gialla. Odore gradevole negli esemplari giovani, con componente anisata, negli esemplari maturi diventa più sgradevole; sapore fungino. Habitat Cresce tipicamente nei prati di montagna, lontano dalle essenze arboree, formando spesso i cosiddetti "cerchi delle streghe". Commestibilità e Tossicità Ottimo commestibile. Osservazioni Il riconoscimento risulta abbastanza facile per le dimensioni notevoli degli esemplari e per il particolare habitat di crescita. Specie simili Agaricus crocodilinus è una specie molto ben caratterizzata per la sua grande taglia e per le spore sempre più lunghe di 10 µm. Agaricus litoralis (Wakef. & A. Pearson) Pilát, è l'unica specie con la quale l'osservatore superficiale può confonderlo, e che spesso condivide gli stessi habitat di crescita e lo stesso portamento. Tuttavia, quest'ultimo si differenzia bene già a livello macroscopico, per il gambo e la faccia inferiore dell'anello assolutamente lisci ed il lento arrossamento della carne alla sezione, oltre che per le spore di lunghezza ben inferiore ai 10 µm. Note Tassonomiche Tra i principali sinonimi di Agaricus crocodilinus abbiamo Agaricus urinascens Agaricus macrosporus ed Agaricus stramineus, tutti riconducibili alla stessa entità dato che le differenze morfologiche in base alle quali erano state descritte come specie distinte: assenza di odore urinoso per Agaricus macrosporus e cappello color paglia per Agaricus stramineus sono insignificanti e rientrano nella variabilità specifica. Si tratta di tre taxa pubblicati nello stesso volume, e quindi nello stesso anno (1938) come Psalliota e poi ricombinati in Agaricus nel 1951. Tuttavia, le combinazioni Agaricus macrosporus e Agaricus stramineus sono illegittime, perché entrambi i binomi erano già stati usati (Agaricus macrosporus = Lentinus strigosus e Agaricus stramineus = Floccularia straminea); per questo motivo il nome tassonomicamente valido è Agaricus urinascens. Agaricus excellens da alcuni autori è mantenuto distinto da Agaricus urinascens (almeno a livello di varietà) per il gambo mediamente più lungo del diametro del cappello ed habitat preferenzialmente boschivo. Tuttavia, anche queste caratteristiche morfologiche sono da ritenere come variabilità specifica di Agaricus urinascens e, comunque, non tali da giustificare la creazione di una specie differente. Bigliografia PARRA SÁNCHEZ L.A., 2008. Agaricus L., Allopsalliota Nauta & Bas. Fungi Europæi. Vol 1. Alassio (SV): Ed. Candusso. PARRA SÁNCHEZ L.A., 2013. Agaricus L., Allopsalliota Nauta & Bas. Fungi Europæi. Vol 2. Alassio (SV): Ed. Candusso. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi e Felice Di Palma. Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Abruzzo; Luglio 2011; Foto di Tomaso Lezzi. Esemplari di notevoli dimensioni, gli esemplari giovani col cappello ancora chiuso già misuravano circa 7 cm, quelli più cresciuti in cui si era appena distaccato l'anello dal margine del cappello misuravano intorno ai 15 cm; cappello spesso diviso in areole; lamelle grigie nei giovani poi rosa chiaro; anello ampio, supero, discendente, in alcuni esemplari con tracce di ruota dentata; gambo massiccio, squamettato, ingrossato e spesso ricurvo alla base. La superficie e la carne hanno un leggero viraggio al giallo, sapore grato, odore delicato, anisato. Sporata bruno-rosato. Un particolare dell'anello, supero, discendente. Le lamelle prima grigie, poi rosa chiaro. La sezione leggermente ingiallente. Spore. Cheilocistidi, come spesso succede in questo genere, piuttosto difficili da individuare. Basidi.- 15 risposte
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