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  1. Craterellus cinereus (Pers. : Fr.) Pers. 1825 Tassonomia Regno Fungi Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Sottoclasse Holobasidiomycetidae Ordine Cantharellales Famiglia Hydnaceae Nome italiano Cantarello, Finferlo. Etimologia Craterellus = piccola coppa e cinereus = cinereo cioè colore della cenere. Sinonimi Cantharellus cinereus (Pers.: Fr.) Fr. 1794 Cantharellus hydrolyps J. Schröt. 1888 Pseudocraterellus cinereus (Pers.) Kalamees 1963 Cappello 1,5-5(6) cm ombelicato, appena convesso da giovane con il margine che in seguito si distende, pruinoso, ondulato-lobato; la superficie pileica è pruinoso-squamosa, soprattutto verso il bordo, di colore grigiastro e con tonalità più o meno brune; questi toni dipendono dall'età e dalle condizioni ambientali essendo più chiari con tempo secco e più nerastri se umido. Imenoforo È formato da venature e pliche, molto evidenti a pieno sviluppo, anastomizzate, spaziate e ramificate; il colore di queste pseudolamelle è grigio-avana con tonalità anche bluastre negli esemplari giovani e tendono ad assumere, col tempo, colori grigio-cinerini a causa della maturazione delle spore bianche. Gambo 2,5-5(6) × 0,3-0,6 cm, più o meno ricurvo, scanalato e compresso; piuttosto allargato a ventaglio all'inserzione delle pseudolamelle, si attenua verso la base ed è pieno in gioventù, mentre in età adulta può diventare fibrilloso, fistoloso verticalmente, spesso fino all'esterno del cappello; la colorazione del gambo è simile a quella pileica, appena più chiara, talvolta un po' scolorita verso il piede. Carne Il colore bianco, appena grigiastro della carne, contrasta con i colori più scuri del cappello; la consistenza è un po' elastica con un marcato e buon odore fruttato di prugne, mentre il sapore è gradevole. Habitat Questo fungo è caratteristico dei boschi di latifoglie con particolare preferenza per i castagneti ed i terreni calcarei; il suo ritrovamento non è frequente, ma nelle zone di crescita è piuttosto numeroso. Commestibilità e Tossicità Craterellus cinereus è un buon commestibile, saporito e la sua carne, moderatamente consistente, lo rende molto adatto a cotture prolungate. Specie simili Somiglia moltissimo a Craterellus cornucopioides (L.) Pers. dal quale differisce per il cappello che continua nel gambo cavo e che in Craterellus cinereus è pieno, soltanto un po' fistoloso verticalmente; anche l'osservazione dell'imenoforo, più liscio in Craterellus cornucopioides, è un elemento caratteristico. Faerberia carbonaria (Alb. & Schwein.) Pouzar , in passato chiamata anche Cantharellus carbonarius (Alb. & Schwein.) Fr., gli somiglia molto e predilige i boschi bruciati oppure le vecchie carbonaie; l'imenoforo di Faerberia carbonaria è costituito da vere lamelle, il gambo è pieno e di tonalità più chiara. Altri funghi di questa famiglia, quali Craterellus tubaeformis , Craterellus lutescens, Pseudocraterellus undulatus, hanno tutti delle tonalità giallastre, bruno-aranciate, che nulla hanno a vedere con Craterellus cinereus. Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi Regione Lombardia; Dicembre 2004; Foto di Emilio Pini. La prima foto rappresenta Craterellus cinereus, mentre la seconda Craterellus cornuucopioides.
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