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Flammulina velutipes (Curtis : Fr.) Singer 1951
Archivio Micologico ha postato un topic nell'area Funghi Commestibili
Flammulina velutipes (Curtis : Fr.) Singer 1951 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Physalacriaceae Sinonimi Gymnopus velutipes (Curtis) Gray 1821 Collybia velutipes (Curtis) P. Kumm. 1871 Myxocollybia velutipes (Curtis) Singer 1939 Etimologia L'epiteto Flammulina deriva dal diminutivo del latino flámma = fiamma, ovvero piccola fiamma. L'epiteto velutipes deriva dal latino vélum = velo, trasposto nel francese velü = peloso, vellutato e dal latino pés = piede, per il gambo vellutato. Cappello Cappello di 1-5 cm di diametro, inizialmente convesso, poi appianato con centro leggermente depresso in vecchiaia, di colore giallo-aranciato quando giovane, poi marrone rugginoso verso il centro, con decolorazioni verso il crema-giallastro al margine che risulta leggermente striato, a volte lobato, igrofano; la superficie è liscia e viscosa a tempo umido. Imenoforo Lamelle da annesse ad adnate-smarginate, spaziate e spesse, di colore crema giallastro, con riflessi salmone se guardate frontalmente, con filo lamellare integro, concolore; intercalate da diversi ordini di lamellule. Gambo Il gambo è cilindrico, fibroso, fistoloso, radicante, attenuato in alto ed ingrossato verso la base. Di colore biancastro, giallo chiaro all’apice, poi scendendo verso la base per un piccolo tratto arancio e alla base avvolto da un velluto di colore nero. Spesso termina alla base del gambo con una radichetta più o meno lunga a seconda se il substrato è molto marcescente e/o se va a parassitare le radici interrate della pianta ospite. Carne Carne esigua di colore beige chiaro, con odore leggermente fungino e sapore dolciastro. Habitat Cresce nel tardo autunno, anche fino ad inverno inoltrato, come saprofita, abitualmente cespitoso ma anche sporadicamente gregario, sulle radici o ceppaie di varie latifoglie. L’areale di crescita di Flammulina velutipes è limitato all’Europa e al Nord America e si trova principalmente da settembre a marzo, mentre Flammulina filiformis viene rinvenuta in Cina, nel sud Corea, Giappone e Canada tutto l'anno, ma è abbondante principalmente da giugno a settembre. Vale la pena di precisare che Flammulina velutipes è un fungo resistente alle fredde notti invernali, superando indenne le gelate notturne e riprendendo il suo normale sviluppo durante il giorno. Microscopia Spore 7,4-9,6 × 3,1-3,9 µm; Media 8,6-3,5 µm; Q = 2,2-2,8; Qm = 2,5; cilindriche, lisce, ialine. Basidi tetrasporici, clavati. Cheilocistidi 83,5-123,9 × 18,8-24,2 µm; lageniformi, strangolati, sub-fusiformi. Pleurocistidi subfusiformi, utriformi. Pileipellis formata da ixohyphidia e pileocistidi. Ife terminali di ixohyphidia principalmente di due tipi: a) ramificate con un fusto centrale e rami laterali, di solito con non più di 2 rami; b) non ramificate, a parete sottile; tutti di solito con punte ristrette o attenuate, con 1-2 μm di larghezza alle punte. Pileocistidi 68-105 × 7,5-12 μm; strettamente lageniformi, spesso peduncolato-ristretti e sinuosi alla base. Commestibilità e tossicità Commestibile. Specie simili Flammulina filiformis Z.W. Ge, X.B. Liu & Zhu L. Yang) P.M. Wang, Y.C. Dai, E. Horak & Zhu L. Yang, si distingue da tutte le altre specie del genere per il colore del cappello da ocraceo a giallastro e dal punto di vista microscopico per l’aspetto della pileipellis, che è composta principalmente da ife sottili non ramificate disposte verticalmente e per le spore leggermente più piccole. Questa specie è nota anche con il nome di "Enokitake" ed è economicamente importante perché commercialmente coltivata su larga scala nell'Asia orientale. L’areale di crescita di Flammulina velutipes è limitato all’Europa e al Nord America e si trova principalmente da settembre a marzo, mentre Flammulina filiformis viene rinvenuta in Cina, nel sud Corea, Giappone e Canada tutto l'anno, ma è abbondante principalmente da giugno a settembre Flammulina rossica Redhead & R.H. Petersen, ha spore più larghe di 4 μm e più lunghe di 8 μm e una pileipellis costituita da un'ixohyphidia con elementi prevalentemente sferopeduncolati misti a qualche raro sub-fusiforme. Flammulina ononidis Arnolds, ha spore di dimensione maggiore, con crescita su radici o fusti interrati di Ononis spinosa L. Flammulina cephalariae Pérez-Butrón & Fern.-Vic., cresce su Cephalaria leucantha (L.) Roem. & Schult., è diffusa in europa, ha distinte pseudorrize, un diametro del cappello più grande, spore più grandi e cistidi di forma diversa. Flammulina fennae Bas, l’habitat, le modalità di crescita e le colorazioni generali del pileo di questa specie sono e variabili e sovrapponibili con F. ononidis e F. velutipes e quindi non possono essere prese a riferimento quali caratteri differenziali per distinguerla, a questo proposito RIPKOVÁ et al. (2010) smentiscono PÉREZ-BUTRÓN et al. (2007) sostenendo che le modalità di crescita e l'hatitat non sono caratteri stabili per differenziare F. fennae da F. velutipes e F. ononidis. Invece la distinzione può essere operata su base microscopica da una combinazione di caratteri che riguardano le spore e la pileipellis: gli ixohyphidia della pileipellis vicino al margine del cappello sono in gran parte non ramificati e rigonfi nella parte terminale, ma di forma lanceolata peduncolata o fusiforme peduncolata, con rapporto medio tra lunghezza e larghezza delle spore (Q medio) non superiore a 1,8. Flammulina elastica (Sacc.) Redhead & R.H. Petersen, è molto difficile distinguerrla da F. elastica da F. velutipes sulla base del colore del cappello che è sostanzialmente su toni giallastri per entrambe, mentre dal punto di vista microscopico le due specie hanno caratteri differenziali come le spore di diversa taglia e la pileipellis di F. elastica costituita da ife ramificate rigonfie, a differenza di F. velutipes in cui sono solo ramificate. Flammulina finlandica P.M. Wang, Y.C. Dai, E. Horak & Zhu L. Yang, specie di recente scoperta (2018), attualmente è stata rinvenuta solo in Finlandia. Molto simile nel suo aspetto a F. elastica, si differenzia per le spore che sono generalmente più grandi, inoltre la larghezza delle stesse (3) 3,5-4,5 (5) μm) è un ulteriore carattere utile per distinguerla da F. elastica, che ha basidiospore più strette (il rapporto tra lunghezza e la larghezza è Q = 2,5-3). Flammulina populicola Redhead & R.H. Petersen, si rinviene generalmente sotto Pioppo, ha spore 6-7,5 × 3,5-4,5 μm e una pileipellis ad imenoderma, composto da ixohyphidia con elementi sferopedunolati, per lo più non ramificati. Bibliografia PÉREZ-BUTRÓN, J.L. & FERDNÁNDEZ-VICENTE, J., 2007. Una nueva especie de Flammulina P. Karsten, F. cephalariae (Agaricales) encontrada en España. Revista Catalana de Micologia 29: 81-91. RIPKOVÁ, S., HUGHES, K., ADAMČÍK, S., KUČERA, V., & ADAMČÍKOVÁ, K., 2010. The delimitation of Flammulina Fennae. Mycological Progress 9: 469-484. DOI 10.1007/s11557-009-0654-9. WANG, P.M., LIU, X.B., DAI, Y.C., HORAK, E., STEFFEN, K. & YANG, Z.L., 2018. Phylogeny and species delimitation of Flammulina: taxonomic status of winter mushroom in East Asia and a new European species identified using an integrated approach. Mycological Progress 17(9): 1013-1030. DOI: 10.1007/s11557-018-1409-2. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti e Tomaso Lezzi, Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Umbria, Dicembre 2021; Foto e microscopia di Mario Iannotti. (Exsiccatum MI20211205-01) Crescita gregaria. Apparentemente su suolo, in realtà la radichetta alla base del gambo era attaccata su radice interrata. Spore 7,4-9,6 × 3,1-3,9 µm; Media 8,6-3,5 µm; Q = 2,2-2,8; Qm = 2,5; cilindriche, lisce, ialine. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Cheilocistidi 83,5-123,9 × 18,8-24,2 µm; lageniformi, strangolati, sub-fusiformi. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Pleurocistidi sub-fusiformi, utriformi. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Pileipellis formata da ixohyphidia e pileocistidi. Ife terminali di ixohyphidia principalmente di due tipi: a) ramificate con un fusto centrale e rami laterali, di solito con non più di 2 rami; b) non ramificate, a parete sottile; tutti di solito con punte ristrette o attenuate, con 1-2 μm di larghezza alle punte. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Pileocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.