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Inocybe grammata Quél. 1880 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Clypeus Sezione Marginatae Sottosezione Oblectabiles Sinonimi Astrosporina grammata (Quél.) Lebedona 1949 Etimologia Dal Greco Grammé = linea, segno, per il disegno del cappello. Cappello Di piccole-medie dimensioni, conico-campanulato nei giovani esemplari, poi piano convesso, moderatamente appianato in vetustà, presenza di un umbone ottuso. Superficie pileica generalmente liscia, specie nella zona discale, finemente fibrillosa altrove, leggermente rimosa al margine con l'età, colorazioni su toni bianco-grigiastri, grigio-beige chiaro, nocciola chiaro, con sfumature rosate (carnicine), ricoperta inizialmente da un velo bianco-grigiastro, più evidente al disco. Imenoforo Lamelle adnate o leggermente decorrenti per dentino, sinuose-smarginate, più o meno ventricose, mediamente larghe e abbastanza fitte, di colore bianco sporco nei giovani basidiomi, poi su toni grigio-beige, infine ocracee a maturazione, filo intero da biancastro a concolore. Gambo Cilindrico con la base teminante con un bulbo a volte marginato, superficie interamente pruinosa, liscio o percorso da leggere striature longitudinali, di colore biancastro in gioventù, poi su tonalità ocra-rosate, subconcolore al cappello in maturazione. Carne Biancastra, concolore alla superficie, odore subspermatico, un poco rafanoide, sapore inizialmente mite, poi acidulo-astrigente, un poco amarognolo. Habitat Ritrovata in un parco pubblico tra l'erba e foglie spezzettate in zona umida e muscosa sotto latifoglia, precisamente ai bordi di un filare di Carpino e Quercia sp. (cultivar). In letteratura viene data come fruttificante sia sotto conifere che latifoglie. Microscopia Spore (8)9-10(11) × 6-7 µm, gibbose-angolose con protuberanze poco accentuate. Basidi banali, tetrasporici. Cheilocistidi 40-60 × 12-20 µm, parete fino a 4-5 µm, generalmente fusiformi con cristalli all'apice negli elementi emergenti dal filo lamellare. Pleurocistidi generalmente analoghi ai cheilocistidi o più stretti (16 µm) Caulocistidi 40-60 (75) × 10-16 µm, presenti su tutta la lunghezza del gambo frammisti a paracistidi. Commestibilità e Tossicità Tossica, provoca sindrome muscarinica Osservazioni Inocybe grammata è specie riconoscibile sul campo per via della presenza di velo biancastro che, specie in gioventù, è ben osservabile sul cappello, per le tonalità pileiche da bianco sporco a ocra chiaro sempre con sfumature rosate e la base del gambo provvista di un bulbo ben evidenziato, a volte anche marginato. Microscopicamente osserviamo una conformazione sporale con gibbosità poco pronunciata, la presenza di caulocistidi su tutta la lunghezza del gambo frammisti a paracaulocistidi, osservabili specialmente dalla metà gambo verso la base. In letteratura è stata descritta un'entità molto simile in terra Americana sotto il taxa di Inocybe albodisca Peck (1897), entità considerata da alcuni Autori, tra cui Vauras (1997), come sinonimo posteriore. Altri Autori specialisti, tra cui M. Bon (1998) e Moénne Loccoz et al (1990) la ritengono specie a sè stante per via delle spore più piccole e per l'assenza di tonalità rosate. Nella Micologia contemporanea E. Ferrari (2006) i molteplici aspetti con cui si presenta Inocybe grammata, peculiarità che troverebbero corretta la sinonimia con la specie di Peck, con l'alternativa di possibili forme ascritte. Specie simili Tra le specie con colorazioni pileiche simili troviamo in letteratura Inocybe olida Maire, macroscopicamente identificabile per l'assenza di velo evidente sul cappello, colorazioni pileiche su toni ocra più carico, gambo completamente bruno-ocraceo a maturazione, odore mielato-floreale, quindi non spermatico o rafanoide. Microscopicamente presenta spore con tubercoli evidenti, assenza di paracistidi. Inocybe umbratica Quél. ha colorazioni pileiche bianco puro, solo in maturazione appena sporcate di giallognolo-ocra chiaro, assenza di velo evidente, lamelle biancastre, gambo di aspetto ceraceo. Microscopicamente si differenzia per le spore più piccole con protuberanze evidenti, oltre che per i cistidi imeniali più corti e con parete molto spessa. Inocybe obsoleta Romagnesi = Inocybe fastigiata fo. argentata Kühner (1956) = Inocybe rimosa (Bull.) P. Kumm., quest'ultimo taxa prioritario secondo il riferimento tassonomico adottato per questo Genere (Cabi-Index Fungorum), possiede un portamento più esile, cappello con margine rimoso e microscopicamente diversa per via delle spore liscie. Bibliografia AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. BON, M., 1998. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 3ème Partie: espèces gibbosporées = sous-genre Clypeus Britz. = Genre AstrosporinaSchroet. = Sous-genre Inocybe pour les auteurs acceptant I. lanuginosa comme espèce type du genre. Documents Mycologiques 27, 111: 1-45. FERRARI, E., 2006. Inocybe alpine e subalpine. Il genere Inocybe (Fr.) Fr. nel Nord Italia e paesi limitrofi[/i]. Fungi Non Delineati, Pars XXI: 1–457. Alassio: Ed. Candusso. MARCHETTI M & FRANCHI P., 2005. Studi sul Genere Inocybe. II. Le raccolte di Vinchiaturo (CB). Pagine di Micologia n. 23. Atti del 54° Comitato Scientifico Nazionale A.M.B., Sessione autunnale, Vinchiaturo (CB) Centro Studi Micologici. MOÈNNE-LOCCOZ, P., POIRIER, J. & REUMAX, 1990. Inocybes critiquables et critiqués. Fungorum rariorum icones colorate. Pars XIX: 3-55. Ed. Cramer, J., Stuttgart-Berlin. STANGL, J., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Inocybe. Vol. 3. Ed. Saturnia. VAURAS, J., 1997. Finnish records on the genus Inocybe (Agaricales). Three new species and I. grammata. Karstenia 37: 35-56. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia, Filago, parco del basso corso del Brembo; Ottobre 2010; Foto di Massimo Biraghi.
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