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  1. Inocybe mixtilis (Britzelm.) Sacc. 1887 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Clypeus Sezione Marginatae Sottosezione Praetervisae Etimologia Dal latino misceo = mescolato ad altri, per la somiglianza con altre specie. Cappello Di dimensioni medio-piccole (1-3,5 cm), inizialmente glandiforme o irregolarmente convesso, presto piano convesso, infine disteso con umbone arrotondato abbastanza pronunciato, margine regolare e involuto in gioventù, più o meno lacerato e disteso a maturazione. Superficie pileica di aspetto untuoso e lucida per moderata viscosità, specie con tempo umido, liscia nella zona discale, fibrillosa verso il margine. Colore nocciola abbastanza omogeneo nei primordi, decolorante al crema chiaro, paglierino con l'età. Lamelle Moderatamente fitte, intercalate da lamellule di varia lunghezza, da arrotondate-adnate al gambo a leggermente uncinate, un poco sinuose, arcuate, di colore inizialmente biancastre, poi grigio-beige, infine ocra pallido, anche con leggere sfumature rosate o lilacine a maturazione, filo irregolarmente ciliato. Gambo Abbastanza grosso in relazione alle dimensioni del cappello, cilindrico, con base bulbosa e marginata, biancastro nei giovani esemplari, tende a sporcarsi di crema chiaro in età adulta, meno che al bulbo dove rimane biancastro, pruinoso per tutta la sua lunghezza (lente). Carne Poco consistente nel cappello, biancastra, fibrosa nel gambo, diventa spugnosa verso il bulbo in vetustà. Odore leggermete pungente, acidulo. Habitat Specie gregaria, cresce preferenzialmente sotto aghifoglia, più raramente sotto latifoglia, dalla pianura alla zona subalpina, fruttifica dall'estate a tutto autunno a seconda delle latitudini. Microscopia Spore 8-10 (11) × 5,5-6,5 (7) µm, gibbose-nodulose, spesso allungate, con protuberanze tondeggianti molto evidenti. Basidi tetrasporici 20-30 × 6-8 (10) µm. Cheilocistidi 40-60 × 12-20 (25) µm, fusiformi o subfusiformi con ventre largo, alcuni anche subovoidi, generalmente con cristalli di Ossalato di Calcio (muricati), pareti spesse 4-5 µm verso l'apice, più sottili scendendo verso la base. Pleurocistidi analoghi ai cheilocistidi. Caulocistidi presenti in abbondanza su tutta la lunghezza del gambo, analoghi ai cistidi imeniali. Paracistidi e paracaulocisti da piriformi a clavati, abbondandi. GAF presenti. Commestibilità e tossicità Tossica, come tutto il genere Inocybe è ritenuta responsabile della Sindrome Muscarinica. Osservazioni Inocybe mixtilis è inserita nel sottogenere Clypeus, che annovera specie con spore gibbose, gibboso-angolose, aculeate, con cistidi metuloidi; sezioneMarginatae, per il gambo terminante con un bulbo più o meno marginato; sottosezione Praetervisae per la carne immutabile e il gambo con superficie biancastra o molto pallida. Le dimensioni medio-piccole, la particolare forma del cappello nei giovani esemplari, il bulbo evidente e marginato, le lamelle mai su tonalità ocra-brunastre anche in vecchiaia sono caratteristiche per un riconoscimento macroscopico sul campo, anche se, vedi etimologia, molto simile ad altre entità che crescono nello stesso periodo e nello stesso habitat. Microscopicamente si evidenziano spore gibbose-tubercolate di medie dimensioni, in alcuni casi anche substellate, cistidi imeniali fusiformi, un poco ventricosi, con pareti spesse fino a 4-5 µm all'apice, caulocistidi presenti su tutta la lunghezza del gambo. Specie simili La specie più simile è senza dubbio Inocybe praetervisa Quél., si distingue macroscopicamente per le dimensioni più importanti (3-5 cm), il cappello non vischioso, decorato da fibrille grossolane che le conferiscono un aspetto rimoso e per il gambo solamente allargato alla base o pseudobulboso, ma mai con bulbo marginato. Microscopicamente evidenzia spore e cistidi imeniali di dimensioni maggiori e caulocistidi presenti fino a metà gambo.Inocybe margheritispora (Berk.) Sacc. presenta il cappello con la cuticola dissociata in grossolane squame bruno scuro su un fondo molto chiaro e il gambo che si macchia di ocra-ruggine verso la base; microscopicamente si distingue per le spore isodiametriche con protuberanze molto sporgenti, oltre che per la loro forma caratteristica che ricorda, come da nome, una margherita. Inocybe xanthomelas Bours & Kühn., analogamente a Inocybe mixtilis è di dimensioni medio-piccole e presenta un cappello di aspetto vischioso, ma è ben distinguibile macroscopicamente per il caratteristico annerimento del gambo e della carne. Microscopicamente riconoscibile per le spore, i cistidi imeniali e sopratutto i caulocistidi di dimensioni maggiori. Bibliografia ALESSIO, C.L. & REBAUDENGO E., 1980. Inocybe, in G. Bresadola. Iconographia Mycologica. Vol. 29. Trento. BON, M., 1998. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. 3ème Partie: espèces gibbosporées = sous genreClypeus Britz. = Genre AstrosporinaSchroet. = Sous-genre Inocybe pour les auteurs acceptant I. lanuginosacomme espèce type du genre. Documents Mycologiques 27, 111: 1-45. FERRARI, E., 2006. Inocybe alpine e subalpine. Il genere Inocybe (Fr.) Fr. nel Nord Italia e paesi limitrofi. Fungi Non Delineati, Pars XXI: 1–457. Alassio: Ed. Candusso. KUYPER, T.W., 1986. A Revision of the Genus Inocybe in Europe. 1. Subgenus Inosperma and the Smooth-spored Species of Subgenus Inocybe. Persoonia. Suppl. Vol. 3. Rijksherbarium. Dfl. 109., Leiden. STANGL, J., 2000. Guida alla determinazione dei funghi. Inocybe. Vol. 3. Ed. Saturnia. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia; Località Verdellino (BG); Novembre 2008; Foto di Massimo Biraghi. (Exsiccatum MB20081113-139) In parco pubblico sotto Pinus nigra. Microscopia Spore 8-10 (11) × 5,5-6,5 (7) µm, gibbose, spesso allungate, con protuberanze tondeggianti molto evidenti. Osservazione 400× in rosso Congo. Osservazione 1000× in rosso Congo. Spore 8-10 (11) × 5,5-6,5 (7) µm, gibbose, spesso allungate, con protuberanze tondeggianti molto evidenti. Osservazione 1000× in rosso Congo. Basidi tetrasporici 20-30 × 6-8 (10) µm. Osservazione 1000× in rosso Congo. Filo lamellare. Osservazione 200× in rosso Congo. Cheilocistidi 40-60 × 12-20 µm, fusiformi, subfusiformi con ventre largo, alcuni subovoidi, generalmente con cristalli di Ossalato di Calcio (muricati), pareti spesse 4-5 µm verso l'apice, più sottili scendendo verso la base. Paracistidi piriformi, clavati. Osservazione a 400× in rosso Congo. Cheilocistidi 40-60 × 12-20 µm, fusiformi, subfusiformi con ventre largo, alcuni subovoidi, generalmente con cristalli di Ossalato di Calcio (muricati), pareti spesse 4-5 µm verso l'apice, più sottili scendendo verso la base. Paracistidi piriformi, clavati, abbondanti. Pleurocistidi analoghi ai pleurocistidi. Caulocistidi presenti su tutta la lunghezza del gambo, analoghi ai cistidi imeniali e accompagnati da numerosi paracaulocistidi. Osservazione a 400× in rosso Congo. Caulocistidi apicali. Caulocistidi a metà gambo. Caulocistidi della base del gambo.
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