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  1. Mallocybe terrigena (Fr.) Matheny, Vizzini & Esteve-Rav. 2019 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Sinonimi Inocybe terrigena (Fr.) Kuyper, Persoonia 1985 Pholiota terrigena (Fr.) P. Karst 1879 Etimologia L'epiteto Mallocybe deriva dal greco μαλλός [mallós] = fiocco di lana e da κύβη [cýbe] = testa, con cappello fioccoso, lanoso. L'epiteto terrigena dereva dalla parola composta di origine latina, térra = terra, e génus, = origine, per l'odore terroso che sprigiona. Cappello Giallo aranciato, con tonalità brunastre al disco, inizialmente convesso e poi spianato, con margine leggermente involuto ed eccedente, la cuticola presenta squame rialzate e fibrille sottili maggiormente localizzate al margine, dove si evidenziano residui velari nei soggetti giovani. Lamelle Spesse distanziate, smarginate, di colore giallastro poi color tabacco a maturazione, filo irregolare biancastro leggermente eroso, l'imenoforo nei soggetti adulti tende localmente a presentare macchie bruno ruggine. Anello Persistente e filamentoso rivestito da squamette irsute, resta ben evidente anche nei soggetti maturi. Gambo Cilindrico, corto e tozzo, ricoperto da numerose squame grossolane presenti fino all’anello, che ricordano una sorta di armilla, la colorazione della carne sopra l'anello è gialla e priva di decorazioni, alla base il gambo si presenta legermente svasato e incorpora abbondanti detriti organici. Carne Consistente, giallastra alla sezione, odore erbaceo terroso. Habitat Fungo saprotrofo, vegeta su detriti organici e fogliame sia di aghifoglia che latifoglia. Microscopia Cheilocistidi lisci, clavati e piriformi, formati da ife catenulate, settate, con GAF. Pleurocistidi non osservati. Giunti a fibbia presenti in tutti i tessuti. Pileipellis costituita da ife allungate, cilindriche, settate, con GAF. Basidi clavati piuttosto esili e allungati, bisporici e tetrasporici, portano all'apice lunghi sterigmi di 4-5 μm. Spore (7,8) 8,6-11,1 (12,3) × (5,2) 5,5-6,5 (6,9) µm; Q = (1,4) 1,5-1,8 (2,0); N = 46; Media = 9,9 × 5,9 µm; Qm = 1,7; ovoidali, ellissoidali, lisce, presentano una grande guttula centrale. Commestibilità e tossicità Si ritiene velenosa come tutte le Inocybe, con sindrome muscarinica. Per approfondimenti consulta la Pagina di Micotossicologia. Specie simili I caratteri macroscopici, anello persistente e ben delineato, le fitte squame presenti sul cappello e sul gambo, la crescita spesso cespitosa e fascicolata, ricordano moltissimo alcune specie appartenenti al genere Pholiota con le quali questa specie potrebbe essere confusa. Pholiota squarrosa (Weigel: Fr.) P. Kumm.; si differenzia per le squame molto evidenti ed irsute, la consistenza tenace e fibrosa dello stipite, il filo lamellare concolore alle facce, e il sapore amaro della carne. Tra le specie appartenenti ai generi Mallocybe e Inocybe la nostra specie non è facile da determinare morfologicamente, è necessaria un'attenta osservazione di tutti i caratteri microscopici. Inocybe dulcamara (Pers.) P. Kumm. si differenzia per avere un’anello fugace e cortiniforme e per le misure delle spore più piccole con intervallo compreso da 7,9 - 11,5 × 4,8 - 6,6 µm; Media = 9,2 × 5,7 µm. Mallocybe fuscomarginata (Kühner) Matheny & Esteve-Rav., si distingue per i cheilocistidi globosi o largamente clavati, a parete spessa. Mallocybe agardhii (N. Lund) Matheny & Esteve-Rav., si presenta con velo abbondante che forma spesso uno pseudoanello fibrilloso e persistente sul gambo; spore da ellisoidali a faseoliformi; cheilocistidi generalmente clavati. Mallocybe heimii (Bon) Matheny & Esteve-Rav., differisce per l'ecologia sabulicola ed il gambo con pseudoanello; spore cilindrico-faseoliformi; cheilocistidi clavati, fusiformi. Bibliografia AA.VV., 2012. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. VIZZINI, A., DELLA MAGGIORA, M., TOLAINI, F. & ERCOLE, E., 2013. A new cryptic species in the genus Tubariomyces (Inocybaceae, Agaricales). Mycological Progress. 12(2): 375-381. Scheda di proprietà AMINT realizzata Giovanni Galeotti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Umbria; Dicembre 2021; Foto e microscopia di Giovanni Galeotti. (Exsiccatum GG211220-01) Osservando lo stipite, si notano una sorta di armilla formata da squame irsute, l'anello persistente, la carne giallastra priva di decorazioni vicino all'inserzione con l'imenoforo. Sviluppo dei carpofori, cespitosi e fascicolati. In corrispondenza del margine, si possono osservare placche di velo molto consistenti di color bruno ruggine. Basidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Basidi. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Cheilocistidi, formati da ife catenulate, settate, con GAF. Pileipellis. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Spore (7,8) 8,6-11,1 (12,3) × (5,2) 5,5-6,5 (6,9) µm; Q = (1,4) 1,5-1,8 (2,0); N = 46; Media = 9,9 × 5,9 µm; Qm = 1,7; ovoidali, ellissoidali, con guttula centrale. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.
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