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  1. Lactarius hepaticus Plowr. 1905 Tassonomia Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Genere Lactarius Sezione Russulares Etimologia L'epiteto Lactarius deriva dal latino lactārĭus [a, um] = da latte, per l'emissione di latice alla frattura. L'epiteto hepaticus deriva dal latino hèpatis = fegato, per il colore del cappello. Sinonimi Lactarius obnubilus ss. Boud. 1874 Lactarius theiogalus sensu Rea 1922 Cappello Piano, a volte leggermente imbutiforme, margine ondulato, sottile. Cuticola non separabile, igrofana, perciò tende a cambiare colore asciugandosi. Colore molto simile a quello del fegato (bruno rossiccio) da cui prende il nome. Lamelle Mediamente spaziate, adnate o leggermente subdecorrenti con l'invecchiamento del carpoforo. Lamelle di spessore sottile con lamellule presenti. Colore crema rosato, con l'invecchiamento bruno rossastre. Gambo Gambo 2-7 × 1-1,5 cm, cilindrico, quasi sempre curvo, di colore simile al cappello, leggermente farcito, poi cavo a maturazione. Crema chiaro in sezione, colorazioni appena accennate di bruno ai bordi, consistenza cotonosa fragile. Micelio di colore bianco. Carne Poco consistente, di colore crema chiaro, reagisce al verde con FeSO4 con sfumature grigiastre. Odore leggero di Scleroderma. Latice Bianco, abbondante, asciugandosi sulle lamelle o sulla carne rimane di colore biancastro crema, se isolato su carta bianca assume da subito una colorazione giallo cromo. Sapore leggermente piccante, con note amarognole. Habitat Tipicamente in pineta mediterranea. Commestibilità o Tossicità Non commestibile. Specie simili I principali caratteri che differenziano questa specie dalle simili sono il colore del cappello, che ricorda il fegato, l'odore poco accennato e non cimicino come in molti suoi simili, ma soprattutto la il viraggio del latice su carta, che diventa giallo cromo. Lactarius sphagneti si rinviene sotto Picea e il latice non cambia colore se isolato. Lactarius badiosanguineus habitat differente da quello di Lactarius hepaticus, si trova in ambiente di montagna sotto Picea spp. e Abies spp. Lactarius aurantiacus dalle colorazioni pileiche arancio, arancio rossastre, con latice bianco ed immutabile, cresce principalmente nelle foreste montane di Abete rosso e bianco. Microscopia Spore (7,6) 7,64 -9,5 (11,1) × (5,7) 7,7-9,3 (10,1) µm; Q = (1,1) 1,2-1,14 (1,5); N = 20; Media = 8,4 × 6,5 µm; Qm = 1,3; di forma subglobosa, presentano un reticolo per lo più incompleto, apicolo ben visibile. Basidi subclavati o cilindrici, per lo più tetrasporici, con sterigmi di oltre 5 µm. Macrocheilocistidi lanceolati, anche se di numero limitato, ben visibili per via della loro dimensione anche di oltre 70 µm, a sommità acuminata, allargati al centro. Pileipellis a ife subcilindriche, ingrossate, intrecciate. Caulopellis a ife intrecciate e ramificate. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. BASSO, M.T., 1999. Lactarius Pers. Fungi Europæi. Vol 7. Alassio (SV): Ed. Mykoflora. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Dino Cannavicci - Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Toscana; Febbraio 2020; Foto macro e microscopia di Dino Cannavicci. Habitat in pianura in Pineta di Pinus pinea (Pino domestico) misto con Quercus suber (Sughera) a pochi metri dal mare. Pileipellis a ife subcilindriche ingrossate, intrecciate. Osservazione in Rosso Congo a 1000×. Spore. Dettaglio delle ornamentazioni amiloidi. Osservazione in reagente di Melzer a 1000× Basidi subclavati o cilindrici, per lo più tetrasporici con sterigmi di oltre 5 µm. Osservazione in Rosso Congo a 1000×. Macrocheilocistidio lanceolato a sommità acuminata, allargato al centro. Osservazione in Rosso Congo a 1000×. Caulopellis, ife intrecciate e ramificate. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.
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