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  1. Lactarius tabidus Fr. 1838 Tassonomia Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Genere Lactarius Sezione Russulares Etimologia L'epiteto Lactarius deriva dal latino lactārĭus [a, um] = da latte, per l'emissione di latice alla frattura. Sinonimi Lactarius theiogalus (Bull.: Fr.) Gray 1922 Foto e Descrizioni Il cappello aranciato, più pallido negli esemplari maturi, grinzoso e un pò striato al bordo, il latice bianco e abbondante, virante al giallo se isolato su carta bianca, il portamento slanciato, la taglia medio-piccola e la crescita in zona sfagnosa sono i caratteri macroscopici che ci hanno indirizzato verso la determinazione. L'analisi della pileipellis ha mostrato una trama di tipo pseudoparenchimatica (composta da ife subglobose difformi) con la presenza di terminali allungati come a formare dei peli. Questa caratteristica permette di separare questo taxa dalle altre specie. Regione Lombardia; Settembre 2009; Foto, commento e microscopia di Massimo Mantovani. Giovani esemplari. Esemplari più maturi. Imenoforo di tre giovani esemplari. Spore 8-9 × 6-7 µm, caratterizzate da verruche a guisa di spine, per lo più isolate o al massimo fuse tra loro da brevi connettivi che non formano, però, una vera e propria reticolazione. Pileipellis. Macropleurocistidi subfusiformi e attenuati all'estremità, dimensioni 70-75 × 10-12 µm.
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