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  1. Lepiota calcicola Knudsen, Bot. Tidsskr. 1980 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Basidiomycetes Ordine Agaricales Famiglia Agaricaceae Genere Lepiota Sinonimi Echinoderma calcicola (Knudsen) Bon 1991 Cystolepiota calcicola (Knudsen) Bon & Courtec. 1987 Etimolgia Dal greco σκατζόχοιρος, ekhinos = riccio e δέρμα, derma = pelle, per particolari squamule che rivestono tutto il basidioma. Cappello Di piccole-medie dimensioni (2,5-5,5 cm) inizialmente subglobuloso, poi convesso ed infine piano-convesso a maturazione, superficie pileica fribrillosa-lanugginosa, decorata da squamule irsute che lo ricoprono interamente fino alla congiunzione con il gambo, concolori al fondo, di forma piramidale e che perdurano anche in vetustà, trattengono particelle terrose; colorazioni camoscio scuro o bruno più o meno scuro. Lamelle Libere al gambo, fitte, intercalate da lamellule, raramente forcate, color crema chiaro. Gambo Cilindrico, ricoperto in tutta la sua lunghezza da squamule irsute in gioventù, maturando, il velo che protegge l'imenio si lacera formando un anello lanugginoso e lascia intravedere una fascia d'aspetto cotonoso biancastra in prossimità delle lamelle. Carne Biancastra, con odore gommoso, segnalato in letteratura come di caucciù, sapore dolciastro. Habitat Cresce prevalentemente nei terreni di matrice calcarea, nel fogliame o nelle radure erbose, in pochi esemplari ravvicinati tra loro o subcespitosi, fruttifica generalmente in autunno, poco comune. Microscopia Spore, ellissoidali, 5-5,5 (6) × 2,8-3 (3,2) µm. Cheilocistidi claviformi, presenti su tutto il filo lamellare, molto abbondanti. Pleurocistidi assenti. Pileipellis composta da ife cilindriche allungate frammiste ad altre più corte e subellissoidali. Commestibilità e Tossicità Specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni. Osservazioni Il genere Echinoderma è attualmente separato dal genere Lepiota per il cappello e il gambo decorati da squamule che rimangono presenti fino alla completa maturazione, quindi non labili. Il genere Cystolepiota si differenzia per avere un rivestimento pileico fioccoso, pulverulento. Specie simili La specie più vicina è Echinoderma hystrix (F.H. Møller & J.E. Lange) Bon riconoscibile macroscopicamente per il cappello e le squamule bruno-nerastre e per il filo delle lamelle bruno scuro. Microscopicamente per avere cheilocistidi rari o poco abbondanti, mai in massa. Tra le altre specie similiEchinoderma carinii Bres. presenta colorazioni pileiche fulvo-giallastre con squamule minute più scure, lamelle bianche, anello presto evanescente. Microscopicamente per le spore più piccole, (3)-3,5-4,5 (5) × (2) 2,5-3 µm. e per la pileipellis costituita da ife cilindriche congiunte tramite giunti a fibbia ad elementi isodiametrici corti e concatenati. Echinoderma pseudoasperula Knudsens è molto vicina a Echinoderma carinii, dalla quale si differenzia sopratutto microscopicamente per l'assenza di cheilocistidi, e per la pilipellis con elementi concatenati di diversa natura, da sferici, ad ovoidi o subellissoidali. Bibliografia AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. BON, M., 1993. Les Lepiotes. Flore Mycologique d'Europe. Vol 3. Amiens: Ed. Marcel Bon. BREITENBACH, J. & KRÄNZLIN, F., 2000. Champignons de Suisse. Vol. 4 Lucerna: Ed. Verlag Mykologi CANDUSSO, M., & LANZONI, G., 1990. Lepiota s.l. Fungi Europæi. Vol. 4. Libreria editrice Giovanna Biellla. Saronno. COURTECUISSE, R. & DUHEM, B., 2007. Guides des champignons de France et d'Europe. Parigi: Ed. Delachaux et Niestlé. EYSSARTIER, G., & ROUX, P., 2011. Le guide des Champignons France et Europe. Parigi: Ed. Belin. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia, Località Crespi D'Adda; Ottobre 2010; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi. Habitat parco urbano, ai margini di un sentiero, nelle vicinanze presenza di Picea excelsa, Ostrya carpinifoglia, Quercus spp. (Exsiccata MB20101031-74) Spore, ellissoidali, 5-5,5 (6) × 2,8-3 (3,2) µm, osservazione in Rosso Congo. Cheilocistidi subfusiformi, alcuni sub capitulati 25-30 × 5-8(9) µm, ialini; 200×. Pileipellis composta da ife terminali allungate, frammiste ad altre più corte.
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