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Pholiotina teneroides (J.E. Lange) Singer 1936
Archivio Micologico ha postato un topic nell'area Funghi Non Commestibili o Sospetti
Pholiotina teneroides (J.E. Lange) Singer 1936 Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Bolbitiaceae Sinonimi Conocybe teneroides (J.E. Lange) Kits van Wav. 1970 Conocybe percincta PD Orton. 1960 Etimologia L'epiteto Pholiotina è composto dal nome di genere Pholiota e dal suffisso -ina = piccolo, per il suo aspetto simile a una piccola Pholiota. L'epiteto teneroides è composto dalla parola tenera da tenuis = tenero, delicato, molle, morbido e dal suffisso-oides dal greco "οειδής" [òide] = simile, affine a. Cappello 5-15 mm, presenta una cuticola leggermente rugosa, di colore bruno aranciato, inizialmente emisferico, poi convesso-campanulato, mai completamente espanso, si decolora per assumere tonalità ocracee a partire dall'esterno, il margine è irregolare, leggermente striato. Lamelle Imenoforo a lamelle ventricose, adnate e leggermente decorrenti per un dentino all'inserzione con lo stipite, di colore inizialmente biancastro, poi a maturità bruno ocraceo, con tagliente finemente eroso, discolore rispetto alle facce delle lamelle, perchè sterile per la presenza di cheilocistidi. Anello Membranoso, persistente, spesso, ripiegato su se stesso, disposto sulla parte mediana dello stipite. Gambo 10-40 x 2-3 mm cilindrico a volte sinuoso, giallognolo e traslucido nella parte alta, tende a scurire e assume tonalità bruno rossastre gradualmente verso la base, completamente rivestito da pruina biancastra, leggermente svasato nella parte a contatto con il suolo. Carne Nel cappello di consistenza esigua e fragile, leggermente fibrosa sul gambo. Habitat Fungo saprotrofo, fruttifica nel periodo autunno-invernale, su detriti organici tra fogliame e muschio. Questa specie è poco comune ed è stata segnalata poche volte sul territorio italiano nel 2005 in Friuli-Venezia Giulia e nel Lazio nel 2007. Microscopia Pileipellis di tipo imeniderma, formato da cellule subglobose e piriformi. Cheilocistidi principalmente utriformi, alcuni lageniformi e clavati. Pleurocistidi non osservati. Basidi prevalentemente bisporici, con alcuni monosporici che portano spore molto grandi, fino 15,3 µm. Spore (10,6) 10,8-12,1 (15,3) × (5,1) 5,4-6,3 (7,2) µm; Q = (1,6) 1,8-2,1 (2,2); N = 62; Media = 11,5 × 5,9 µm; Qm = 1,9; lungamente ellissoidali in vista frontale, leggermente amigdaliformi in vista laterale, con poro germinativo, largo 1,6-1,9 µm, apicolo piccolo ma ben evidente in vista laterale. Stipitipellis costituita da una cutis di cellule parallele, cilindriche, settate. Caulocistidi rari, disposti a mazzetti nella parte alta del gambo, prevalentemente capitulati. GAF non osservati nei tessuti esaminati. Commestibilità e tossicità Non commestibile. Specie simili Pholiotina teneroides morfologicamente, potrebbe essere confusa con altre specie del genere Pholiotina dotate di anello, tuttavia il portamento molto esile, le spore, allungate, con parete spessa e poro germinativo ben evidente e i basidi quasi esclusivamente bisporici, ne agevolano la determinazione. Pholiotina aporos (Kits van Wav.) Clémençon = Conocybe aporos Kits van Wav., specie tipica primaverile, ha gambo scuro, anello ben formato, poro germinativo assente, cheilocistidi capitulati. Pholiotina aporos var. moseriana Hauskn. si distinguerebbe da Pholiotina aporos var. aporos (Kits van Wav.) Clémençon per il colore completamente bianco, le spore più chiare e l'assenza di GAF (HAUSKNECHT 2009). Non tutti gli autori concordano però per mantenere separate questa due varietà. Pholiotina arrhenii (Kits van Wav.) Clémençon = Conocybe arrhenii Kits van Wav., presenta spore più grandi e con evidente poro germinativo, si diversifica anche per il periodo di crescita invernale. Pholiotina vexans (P.D. Orton) Bon = Conocybe vexans P.D. Orton, ha anello ben formato, spore di lunghezza media maggiore di 10,5 µm. Pholiotina rugosa (Peck) Watling = Pholiotina rugosa (Peck) Singer, ha gambo scuro, anello ben formato, spore a parete spessa, poro germinativo. Pholiotina hadrocystis (Kits van Wav.) Courtec., ha cheilocistidi di profilo più variabile e poro germinativo piccolo, ma distinto. Pholiotina vestita (Fr.) Singer, manca dell'anello e ha cheilocistidi mai capitulati. Bibliografia AA.VV., 2012. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. HAUSKNECHT, A., 2009. Conocybe and Pholiotina. Fungi Europaei, Vol 11. Ed Candusso. TÓTH, A., HAUSKNECHT, A., KRISAI-GREILHUBER, I., PAPP, T., VÁGVÖLGYI, C. & LÁSZLÓ G.N., 2013. Iteratively Refined Guide Trees Help Improving Alignment and Phylogenetic Inference in the Mushroom Family Bolbitiaceae. PLoS ONE 8(2). DOI 10.1371/journal.pone.0056143. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Giovanni Galeotti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Umbria; Dicembre 2022. (Exsiccatum GG221201-01) Ritrovamento primaverile su detriti organici, in presenza di aghifoglia e latifoglia. Foto di Pasquale Lino Sgaravizzi, che era presente al ritrovamento. Regione Umbria; Dicembre 2022; Foto di Mario Iannotti. Stazione consolidata e verificata microscopicamente. Foto di microscopia di Giovanni Galeotti. Pileipellis. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Cheilocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Basidi bisporici. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Basidi bisporici. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Spore. Osservazione in acqua, a 400×. Spore (10,6) 10,8-12,1 (15,3) × (5,1) 5,4-6,3 (7,2) µm; Q = (1,6) 1,8-2,1 (2,2); N = 62; Media = 11,5 × 5,9 µm; Qm = 1,9. Osservazione in acqua, a 1000×. Stipitipellis, costituita da cellule parallele, cilindriche, settate. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Caulocistidi. Osservazione in rosso Congo, a 1000×.-
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