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Helminthotheca echioides (L.) Holub (1973)
Gruppo Botanico AMINT ha postato un topic nell'area Schede delle erbe, piante e fiori spontanei
Helminthotheca echioides (L.) Holub (1973) Sinonimi Crepis echioides (L.) All. (1785) Helminthia echioides (L.) Gaertn. (1791) Helminthia spinosa DC. (1805) Picris echioides L. (1753) Picris humifusa Willd. (1807) Picris spinosa (DC.) Poir. (1816) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Asterales Famiglia: Asteraceae Nomi italiani Spraggine, Aspraggine volgare, Falsa viperina, Lattuga amara, Erba lattonia. Etimologia Il nome generico, Helminthotheca, deriva dal vocabolo greco ἕλμινς -ινϑος (hélmins –inthos) = elminta o verme parassita, composto col greco θήκη (théke) = contenitore, scrigno; in riferimento alla forma dei frutti che somigliano a piccoli vermi. L’epiteto specifico deriva anch’esso dalla composizione di due vocaboli greci: ἔχις (ékhis) = vipera e εἷδος (eídos) = apparenza, somiglianza; in riferimento alla somiglianza di questa pianta con Echium vulgare (detta anche “Erba viperina”). Il nome comune “aspraggine” si riferisce al suo sapore leggermente aspro e amarognolo. Descrizione Pianta erbacea annuale o bienne. Ha fusto ascendente, striato e tendente al rossastro, ramificato in alto o, talvolta, fin dalla base; è munito solitamente di peli duri simili a setole o a spine. Se spezzato, il fusto emette un latice biancastro dal sapore amarognolo. Altezza tra 30 e 90 cm. Foglie La rosetta basale è composta di foglie da ovate a lanceolate, portate da un picciolo alato; a metà del fusto le foglie appaiono simili a quelle basali ma prive di picciolo e semi-amplessicauli; nella parte alta del fusto le foglie sono più piccole, da sessili a semi-amplessicauli. Tutte le foglie hanno comunque margine più o meno sinuoso, da intero a dentellato, talvolta spinoso. Sulla pagina superiore, di colore verde cupo, si notano peli o setole di varia grandezza/lunghezza e consistenza, anche emergenti da una piccola base verrucosa e biancastra; sulla pagina inferiore, di colore più chiaro, le foglie sono pubescenti con la nervatura centrale più irta di pelosità. Fiori La pianta si presenta con numerosi capolini raccolti in infiorescenze corimbose; ogni capolino è sorretto da un peduncolo che non si ingrossa nella fase di fruttescenza. I fiori sono tutti ligulati, gialli ma con ligula venata di violetto inferiormente. Le brattee che formano l'involucro dei fiori sono caratteristicamente disposte in due serie ben distinte: quelle interne sono più o meno lanceolate-lineari con evidente mucrone apicale; mentre le esterne, ben discostate da quelle interne e più o meno della stessa altezza, sono grandi e di forma da triangolare a cuoriforme, acuminate, con bordi e apici irti-spinosi. Frutti I frutti sono cipsele di colore arancione, rugose per fini ma evidenti striature trasversali. Ogni cipsela è un poco più corta del lungo becco giallognolo sovrastante, che a sua volta è sormontato da un "pappo" di peli piumosi e di colore bianco-candido. Periodo di fioritura Da Giugno ad Agosto. Territorio di crescita Presente su tutto il territorio italiano ad esclusione della Valle d’Aosta. Più comune al Centro-Sud, più rara al Nord. Dal piano fino a 1200-1300 m s.l.m. In Europa è diffusa nell'intero territorio prossimo alle coste mediterranee, nelle regioni a clima temperato, dai Balcani, alla Turchia e all'Egitto. Habitat Si tratta di una pianta rustica e tenace, che vegeta anche ai bordi delle strade, in incolti o in zone ruderali sia aride che umide, anche su terreni smossi e concimati. Può facilmente colonizzare ampie zone di terreno grazie ai suoi semi dai pappi piumosi trasportati dal vento. Le cipsele solitamente germogliano dopo le prime piogge a fine estate, producendo assai velocemente le rosette basali che possono essere raccolte durante il periodo invernale per uso culinario. Specie simili Allo stesso genere è ascritta la Helminthotheca aculeata, pianta poco comune e presente soltanto in Calabria, Basilicata e Sicilia, con dubbia reperibilità in Puglia. Si differenzia da Helminthotheca echioides perché possiede delle brattee ben distinte in due serie interne e esterne distanziate tra di loro, di cui quelle interne sono prive di evidente mucrone e hanno lunghezza doppia di quelle esterne. Inoltre il peduncolo dei fiori si ingrossa al di sotto dei capolini durante la fase di fruttescenza. Specie protetta La specie non è protetta. Usi alimentari Le foglie della rosetta basale vengono raccolte da giovani, prima che inizi l’antesi. Si usano prevalentemente, dopo averle scottate, per la preparazione di minestroni o zuppe, per farcire torte salate o per mescolarle con altre erbe amare al fine di rendere il gusto complessivo più gradevole. Componenti e principi attivi Contiene mucillagini, sali minerali (potassio, ferro e calcio), acidi organici; vitamine (C, D e K), tannini. Medicina alternativa A questa erba officinale sono attribuite numerose proprietà, in particolare: antiemorragiche, antinfiammatorie, emostatiche, rinfrescanti, lassative ed emollienti. Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico. Note Le uniche due specie del genere Helminthotheca (H. echioides e H. aculelata) erano state inquadrate già da Linneo nel genere Picris ma recenti studi hanno dimostrato che Helminthotheca e Picris sono due generi distinti. Pur presentando diverse affinità, le specie del genere Picris si differenziano a livello morfologico per le brattee involucrali disposte a spirale e formanti quindi più serie sovrapposte-embricate, non soltanto le due serie distanziate tra di loro, e per i frutti che hanno “becco” nullo o comunque ben più breve della lunghezza della cipsela. Curiosità Vengono preparati decotti o poltiglie con le sue foglie per trattare piaghe, escoriazioni, disinfettare e/o arrestare il sanguinamento nelle ferite della pelle. Bibliografia consultata PIGNATTI, S., 2018. Flora d’Italia. Vol. 3. Milano: Ed. Edagricole PIGNATTI, S., 2019. Flora d’Italia. Vol. 4. Milano: Ed. Edagricole Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti e Alessandro Francolini; Foto di Alessandro Francolini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica- 3 risposte
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