Cerca nel Forum
Mostra i risultati per i TAG 'tarzetta catinus'.
Trovato 1 risultato
-
Tarzetta catinus (Holmsk. : Fr.) Korf & J.K. Rogers 1971
Archivio Micologico ha postato un topic nell'area Funghi Non Commestibili o Sospetti
Tarzetta catinus (Holmsk. : Fr.) Korf & J.K. Rogers 1971 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Pezizomycetes Ordine Incertae sedis Famiglia Tarzettaceae Etimologia L'epiteto catinus deriva dal latino catinus = bacino, catino, per la forma degli ascomi. Sinonimi Peziza catinus Holmsk. 1799 Peziza sphacelata subsp. catinus (Holmsk.) Pers. 1822 Pustularia catinus (Holmsk.) Fuckel. 1870 Aleuria catinus (Holmsk.) Gillet. 1879 Geopyxis catinus (Holmsk.) Sacc. 1889 Ascoma Apotecio di 2-5(6) cm di diametro a forma di tazza provvisto di un rudimentale gambo più o meno pronunciato. La superficie esterna è di colore ocra pallido, ricoperta da piccole pustule di colore biancastro nel fungo giovane, imbrunenti a maturazione o per manipolazione, il margine è dentellato o leggermente fessurato. La superficie interna (imenio), appare liscia o leggermente pruinosa (lente), di colore avorio con sfumature grigiastre. La carne è relativamente spessa, abbastanza fragile, di colore ocra scuro, odore sgradevole e sapore non significativo. Microscopia Spore 19-22 × 11-13,5 µm, Q medio = 1,75, uniseriate nell’asco, ialine, ellissoidali, inizialmente biguttulate, spesso pluriguttulate a maturazione. Aschi 300-350 × 10-14 µm, con base allugata, reazione negativa con Melzer o Lugol. Parafisi cilindriche, filiformi, settate, lobate e diverticolate all’apice. Excipulum medullare a textura epidermodea-intricata. Excipulum ectale a textura globoso-augularis con ife terminali spesso concatenate. Habitat Specie terricola, fruttifica specialmente in primavera inoltrata, dalla pianura alla media montagna, prediligendo i boschi di latifoglia. Osservazioni Le raccolte fino ad ora studiate, sia in habitat prettamente planiziale che in habitat submontano, hanno sempre evidenziato dimensioni e caratteri microscopici attribuibili a Tarzetta catinus (Holmsk.) Korf & J.K. Rogers. Rimane da verificare se le dimensioni, le colorazioni dell’ascoma, le dimensioni sporali e la morfologia delle parafisi siano elementi stabili e sufficienti per la separazione da Tarzetta cupularis (L.) Svrček, oppure siano da ricondurre a una variante ecologica della stessa entità, dubbi che solo una futura indagine dei caratteri genetici potrà sciogliere definitivamente. Commestibilità e tossicità Non commestibile. Specie simili Tarzetta cupularis (L.) Lambotte, è la specie più vicina, si distingue macroscopicamente per le dimensioni più minute (1-2 cm di diametro) e lo stipite meno pronunciato (substipitato), apotecio con colorazioni più tendenti al grigiastro, microscopicamente per le spore più corte e più larghe (18-20 × 13-15 µm) e per le parafisi cilindriche appena allargate all’apice. Rhodotarzetta rosea (Rea) Dissing & Sivertsen si riconosce agevolmente sul campo per le colorazioni rosate e per l’habitat carbonicolo. Tarzetta gaillardiana (Boud.) Korf & J.K. Rogers fruttifica su terreni generalmente sabbiosi e presenta colorazioni grigio-brunastre con sfumature rosa-arancio, inoltre microscopicamente presenta spore che possono arrivare fino a 28 µm. Bibliografia AA.VV., 2000. Nordic Macromycetes. Ascomycetes. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 1. Ed. Nordsvamp. ASCOFRANCE.FR. Tarzetta catinus. Ascofrance.fr. Site dédié aux ascomycota. [Data di accesso: 16/06/2011]. KUO, M., 2007. Tarzetta catinus. Mushroomexpert.com. [Data di accesso: 16/06/2011]. LANDRY, J., 2002. Tarzetta catinus. Mycoquebec.org. Les champignons du Québec. [Data di accesso: 16/06/2011]. PHILLIPS, W.,K., 1893. Manual of the British Discomycetes with descriptions of all the species of fungi hitherto found in Britain, included in the family and illustrations of the genera. Published by K. Paul, Trench, Trübner. London. SEAVER, F.J., 1942. The North American Cup-fungi (Operculates). New York: Ed. Seaver F.J. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia, Filago (BG), in parco pubblico sotto un filare di Carpino e Quercia sp.; Foto di Massimo Biraghi. Spore (18,5)19-21(22) × (10,5) 11-13(13,5) µm; Q medio = 1,75; uniseriate nell’asco, ialine, ellissoidali, inizialmente biguttulate, spesso pluriguttulate a maturazione. Osservazione in melzer, a 400×. Osservazione in melzer, a 1000×. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Osservazione in lugol, a 1000×. Aschi 300-350 × 10-14 µm, con base allugata, reazione negativa con melzer e lugol. Visione della palizzata imeniale. Parafisi cilindriche, filiformi, settate, lobate e diverticolate all’apice. Excipulum medullare a textura epidermodea-intricata, excipulum ectale a textura globoso-augularis con ife terminali spesso concatenate. Excipulum medullare. Osservazione a 1000×. Excipulum ectale. Osservazione a 1000×. Excipulum ectale, ife terminali concatenate. Osservazione a 1000×.