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  1. Neournula pouchetii (Berthet & Riousset) Paden 1972 Tassonomia Divisione Ascomycota Sottodivisione Pezizomycotina Classe Pezizomycetes Ordine Pezizales Famiglia Sarcoscyphaceae Sinonimi Urnula pouchetii Berthet & Riousset 1965 Etimologia L'epiteto Neournula deriva da neo = nuovo e urnula perché simile al Genere Urnula. L'epiteto pouchetii è stato dedicato al micologo Pouchet. Ascoma Marrone con leggeri riflessi violacei, carnoso, rivestito di pruina chiara, facilmente asportabile al tocco, in questo modo l'apotecio mostra il colore molto più scuro della carne sotto la pruina. La parte superiore è di forma sferica, schiacciata, con apertura centrale prima circolare, poi a stella, infine, quando gli esemplari sono maturi, a tazza, con lacinie rovesciate verso l'esterno che ricordano quelle dei Geastrum; diametro fino a 4-5 cm. La parte inferiore è formata da uno stipite massiccio. Stipite Allungato, largo, con un notevole fascio miceliare bianco che affonda nella lettiera degli aghi di Cedrus atlantica. Lo stipite sviluppa con l'età una cavità biancastra ben visibile in sezione. Gli esemplari molto giovani sono costituiti quasi solo dallo stipite che si trova nella lettiera di aghi, e assumono una forma allungata in cui non si è ancora sviluppato l'apotecio nella parte superiore. Carne Marrone, più spessa vicino allo stipite soprattutto negli esemplari giovani che sono più carnosi, si assottiglia verso il bordo superiore avvicinandosi all'apertura. Di consistenza tenace nei giovani, diventa più secca, fragile cassante negli esemplari maturi. Habitat Sotto Cedrus atlantica di cui è simbionte esclusivo, cresce in periodo primaverile, precoce, poco comune ma molto diffuso nei luoghi di crescita. Associato spesso a Geopora Sumneriana, altra specie esclusiva di Cedrus spp. e a Sarcosphaera coronaria che cresce sotto aghifoglie. In Italia è stata trovata nelle Marche, e in provincia di Siena (Cherubini, A. e Perrone L.) e nel Lazio (comunicazione Manuel Atzeni). La specie è ritenuta poco comune anche negli ambienti naturali in cui Cedrus spp. è un'entità autoctona. Microscopia Sezione relativa ad ascoma maturo effettuata in zona mediana: 1,2 mm, composta da uno strato imeniale di circa 280 µm, con subimenio di circa 50 µm, excipulum medullare (350 µm circa) composto due strati distinti, a cellule globose verso il sub-imenio, misto con ife filamentose verso il basso, excipulum ectale (380 µm circa) a struttura filamentosa, verso la superficie esterna, abbastanza liscia da cui dipartono alcuni radi peli piuttosto lunghi ed incrostati. Spore 20-24,5 8-9,5 µm, ellissoidi; le immature quasi lisce ed a volte distintamente biguttulate, quelle mature, distintamente verrucose, hanno verruche sparse fino a verruche sotto forma di basse creste con disegno labirintiforme; verruche cianofile, le spore tendono a collassare in blu cotone lattico. Aschi 280 x 10,5 µm in media, ottasporici, opercolati, a parete relativamente spessa, con base molto variabile. Parfisi 2-3 µm, cilindriche, settate, a parete sottile, contenuto granuloso, con apice ingrossato, riunite in dense palizzate, spesso anastomosate tra loro. Commestibilità o Tossicità Non commestibile. Specie simili Il Genere Neournula è monospecifico e contiene solo Neournula pouchetii. La specie Neournula nerdmanensis Paden & Tylutki non è accettata da tutti gli autori, alcuno la sinonimizzano con Neournula pouchetii. Il Genere Urnula si differenzia soprattutto per avere le spore lisce. Urnula craterium, differisce per la forma dell'apertura superiore nei giovani esemplari, la carne non gelificata, i rizoidi bianchi invece che neri, le spore verrucose e non lisce. Lo stipite molto allungato può far pensare ad alcune specie del genere Helvella, che hanno però apotecio di forma differente. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi (descrizione macro) e Mauro Cittadini (descrizione micro) - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Umbria; Aprile 2009; Foto Tomaso Lezzi e Luigi Minciarelli.
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