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Warcupia cupulata M. Carbone, Galeotti, Lezzi, Athanasiadis & P. Alvarado 2021 Tassonomia Divisione Ascomycota Classe Pezizomycetes Ordine Pezizales Famiglia Otideaceae Etimologia L’epiteto di genere Warcupia è dedicato al Dr. Jack H. Warcup. L’epiteto cupulata deriva dal Latino cupulatus = cupolato, per la forma a coppa dell'apotecio. Ascoma L’apotecio si presenta con un diametro di 5-30 mm, alto 20-40 mm, è prevalentemente intero, anche se alcuni campioni presentano un'apertura laterale (come avviene tipicamente nel genere Otidea). La superficie esterna è pubescente, pruinosa e furfuracea, di color nocciola chiaro con riflessi aranciati da giovane ed è più scura a completa maturità. Il margine è finemente crenulato negli esemplari giovani, poi denticolato e decorato da verruche color ruggine a maturità. L’imenio si presenta liscio, subconcolore alla superficie esterna, con riflessi grigiastri in gioventù, grinzoso. Il fungo si presenta gregario o fascicolato. Stipite Lo stipite è ben distinto, sviluppato e consistente, concolore con l’apotecio, pieno alla sezione, rivestito da una pruina biancastra, dilatato all’inserzione della base dell’apotecio. Il micelio basale è biancastro. Carne La carne si presenta di consistenza ceracea, non presenta odore rilevante, né sapore particolare. Habitat Al momento risultano soltanto quattro località di rinvenimento di Warcupia cupulata. Tutte le raccolte segnalate hanno come carattere comune la presenza di Cupressus spp. I ritrovamenti umbri del 2019, 2020 e 2021, compreso il ritrovamento dell’olotipo, provengono dalla provincia di Perugia, da un parco situato a 400 m s.l.m. I campioni sono stati trovati su substrato ricco di humus e detriti organici. Nella zona dove sono avvenuti questi ritrovamenti, sono presenti molte specie arboree, di cui alcune alloctone e di particolare pregio. A breve distanza tra di loro sono presenti: Cupressus lusitanica, C. macrocarpa, Quercus ilex, Picea orientalis, P. abies, Abies cephalonica, A. alba, A. pinsapo, Taxus baccata e Calocedrus decurrens. Una seconda località di ritrovamento si trova in Grecia, dove gli esemplari sono stati rinvenuti in un bosco di conifere con Pinus brutia e Cupressus sempervirens f. horizontalis. Un terzo ritrovamento è stato segnalato in Italia, nella regione Toscana, sotto Cupressus macrocarpa; e un quarto in Spagna, sotto Eucalyptus sp. e Cupressus sp. Microscopia Ascospore (8,8-)9,5-11(-11,8) × (4,9-)5,6-6,7(-7,3) μm; Q = (1,4-)1,5- 1,9(-2,0); media = 10,3 × 6,1 μm; Qm = 1,7 (n = 161), lisce, ialine, da ellissoidi a leggermente ovoidali, biguttulate, con parete fino a 0,4 μm di spessore. Parafisi cilindriche, settate, ramificate alla base, leggermente più lunghe degli aschi, con apici dilatati e piegati a uncino, larghe fino a 2,5 μm. Aschi (113,6-)129,5-152,4 (-227,4) × (6,7-)7,8-9,3(-9,5) μm, Q = (12,7-)14,8-19,5(-26,3), media = 144,6 × 8,4 μm, Qm = 17,3 (n = 30); cilindrici, non amiloidi, opercolati, pleurorinchi, contengono 8 spore uniseriate. Subimenio si presenta come una sottile zona più scura, composta da cellule piuttosto fitte. Excipulum medullare composto da cellule disposte con textura intricata, formato da ife (6,8-)8,1-13(-17,5) μm di larghezza, media = 10,4 μm (n = 30), ialine, a parete sottile. Excipulum ectale si presenta con textura globulosa angolare nella parte interna, con cellule (8,7-)9,6-13,7(-16,2) μm diam., media = 10,4 μm (n = 30), moderatamente spesse, da ialine a giallastre. La superficie esterna dell'ascoma è coperta da verruche formate da cellule che presentano una textura da globulosa a globuloso-angolare. Micelio basale formato da ife larghe 8,5 μm, parete fino a 1 μm di spessore, ialine, settate, a parete liscia. Specie simili Al genere Warcupia fino a poco tempo fa apparteneva una sola specie cleistotecioide: Warcupia terrestre, vedi Paden et al. (1971). La specie Warcupia cupulata presenta invece apoteci ben formati, di discrete dimensioni e con spore più piccole. Alcuni esami molecolari basati su marcatori ITS, LSU, tef1 e rpb2 hanno dimostrato come le due specie, nonostante un aspetto macroscpico profondamente differente, appartengano allo stesso clade, come spiegato in dettaglio in Carbone et al. (2021). Warcupia cupulata, sia per microscopia che per forma degli apoteci può ricordare: le specie a coppa intera del genere Otidea, da cui si differenzia per avere ascospore più piccole; le specie del genere Arpinia da cui si differenzia per le estremità delle parafisi ricurve; le specie del genere Tarzetta da cui si differenzia per gli aschi pleurorinchi. Commestibilità e tossicità Attualmente non è conosciuta la commestibilità di questa specie. Nota Per informazioni più dettagliate fare riferimento all'articolo in cui la specie è stata pubblicata: CARBONE M., GALEOTTI, G., LEZZI, T., ATHANASIADIS, A. & ALVARADO, P., 2021. Warcupia cupulata a new cup-shaped species in the cleistothecioid genus Warcupia (Otideaceae, Pezizales). Ascomycete.org, 13 (4): 145-156. Bibliografia CARBONE M., GALEOTTI, G., LEZZI, T., ATHANASIADIS, A. & ALVARADO, P., 2021. Warcupia cupulata a new cup-shaped species in the cleistothecioid genus Warcupia (Otideaceae, Pezizales). Ascomycete.org, 13 (4): 145-156. PADEN, J.W. & CAMERON, J.V., 1971. Morphology of Warcupia terrestris, a new ascomycete genus and species from soil. Canadian Journal of Botany 50 (5): 999-1001. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Giovanni Galeotti e Tomaso lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Si ringrazia Matteo Carbone, autore principale dell'articolo Carbone et al. (2021), per la revisione del testo. Regione Umbria; Dicembre 2019, Dicembre 2020, Gennaio 2021; Foto di Giovanni Galeotti e Tomaso Lezzi. [Exsiccata TUR-A 209463, TUR-A 209464 (Paratypi); TUR-A 209465 (Holotypus)] Giovani soggetti con superficie esterna pruinosa, e tonalità nocciola aranciate. Sezione dello stipite. Si evidenziano le tonalità brunastre degli apoteci, con sfumature bruno violacee grinzose dell'imenoforo, in soggetti molto maturi Esemplari con il margine dell'apotecio fortemente denticolato, in soggetti adulti in piena fase di sviluppo. Sezione dell'apotecio. Osservazione in Rosso Congo, a 40×. Sezione dell'apotecio. Osservazione in Rosso Congo, a 100×. Aschi e parafisi. Osservazione in Rosso Congo, a 400×. Aschi e parafisi. Osservazione in Rosso Congo, a 400×. Parafisi settate, ricurve all'apice. Osservazione in Rosso Congo, a 400×. Aschi ottasporici, uniseriati, pleurorinchi. Osservazione in Rosso Congo, a 400×. Aschi osservati in acqua, a 400×. Aschi e parafisi. Osservazione in Melzer a 400x. Spore. Osservazione in Rosso Congo, a 1000×. Spore. Osservazione Acqua, a 1000×. Spore. Osservazione Blu cotone, a 1000×. Excipulum ectale formato da cellule globose, globose angolari. Osservazione in Rosso Congo, a 400×. Excipulum ectale. Osservazione in Rosso Congo, a 400×. Excipulum medullare a texura intricata. Osservazione in Rosso Congo, a 400×.