Archivio Micologico Inviato 2 Maggio 2016 Inviato 2 Maggio 2016 Scleroderma meridionale Demoulin & Malençon 1971 Tassonomia Ordine Boletales Famiglia Sclerodermataceae Foto e Descrizioni Il Genere Scleroderma è inserito nel gruppo estremamente vasto ed eterogeneo dei Gasteromycetes. La caratteristica che accomuna i "gasteromiceti" è nel tipo di sviluppo, in tutti i casi angiocarpico: le spore vengono esposte all'esterno, per la disseminazione, solo a completa maturità e non posseggono meccanismi di espulsione attiva ma vengono disperse da agenti esterni (urti meccanici, vento, acqua, e nel caso delle Phallales, gli insetti!) Il Genere Scleroderma è costituito da basidiomi (funghi o corpi fruttiferi come comunemente li denominiamo) generalmente epigei, o semiipogei ed affioranti a maturità, di forma sferoidale, con base attenuata e formante una sorta di gambo (stipite) costituito da un ammasso spesso confuso ed irregolare di cordoni miceliari. Il peridio (la parte esterna) si presenta generalmente spesso e coriaceo (Scleroderma tradotto letteralmente significa proprio..."pelle dura"!!!). A maturità il peridio si lacera iniziando dalla parte apicale, irregolarmente od in alcuni casi in forma "stellata" o "laciniata", ma senza divisione tra endo- ed esoperidio (peridio formato da un solo strato). La gleba (interno) è la parte fertile dove si formano i basidi e le spore, si presenta inizialmente di un color grigio-violetto e a maturità nerastra con spore brune, sferiche, verrucose o con ornamentazioni a reticolo. Scleroderma meridionale Demoul. & Mal. è rinvenibile tipicamente nei boschi xerofili del mediterraneo sotto pini e lecci e preferenzialmente ai margini e lungo i sentieri. Si presenta in gruppo con esemplari singoli o accoppiati a due sullo stesso "gambo" E' di un bel colore giallo vivo e piu tardi bruno-dorato. Il diametro è in media tra i 3 e gli 8 cm. Il peridio si lacera in lembi irregolari spesso con forma stellata. E' possibile nel medesimo habitat (in particolare sotto leccio ed eucaliptus) la confusione con Scleroderma flavidum Ellis & Everh., considerato da alcuni autori semplicemente una forma gialla e a peridio più sottile di S.cepa. Diversa e più irregolare è la frattura del peridio e diversa la microscopia. Tutti gli Scleroderma sono da considerare specie tossiche che possono provocare violenta sindrome gastroenterica. E' importante imparare a riconoscerli ed in particolare a distinguerli dalle comuni "vescie". Vi ricordo che queste ultime hanno generalmente un peridio molto più sottile e morbido, presentano in gioventù, quando possono essere consumate, una gleba interamente bianca e non grigio-violetta o nerastra. Un consiglio: imparate a riconoscere l'odore tipico degli Scleroderma che poi è quello "famoso" di Lepiota cristata...!!! Si lo so' sembra un cane che si morde la coda ma vi assicuro che definire questo odore per similitudini è veramente complesso...qualcuno ha detto: gomma bruciata, surriscaldata ma ...chissà a quale tipo di gomma e a quale contesto si stavano riferendo! Foto e commento di Mauro Cittadini.
Archivio Micologico Inviato 2 Maggio 2016 Autore Inviato 2 Maggio 2016 Scleroderma meridionale Demoulin & Malençon; Foto e commento di Mauro Cittadini. Una foto al microscopio delle spore di S. meridionale, notate l'ornamentazione che forma una sorta di reticolo completo e chiuso, simile per certi versi a quanto si riscontra in alcune specie di Russula e Lactarius.
Archivio Micologico Inviato 2 Maggio 2016 Autore Inviato 2 Maggio 2016 Scleroderma meridionale Demoulin & Malençon; Regione Lazio; Novembre 2006; Foto di Felice Di Palma.
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