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Robinia pseudoacacia L.

 

Tassonomia

 

Regno: Plantae

Divisione: Magnoliophyta

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Fabales

Famiglia: Fabaceae

 

Nome italiano

Robinia, gaggia, falsa acacia.

 

Etimologia

Robinia da Jean e Vespasien Robin (erano padre e figlio), giardinieri del "Jardin du Roi" a Parigi. A Jean (1550-1629) è attribuito il primo riferimento proprio a questa specie; nel suddetto giardino Vespasien (1579-1662) impiantò, nel 1635, il primo esemplare di R. pseudoacacia in suolo europeo. Pseudoacacia significa "Falsa Acacia". Il termine Acacia deriva dal greco Akis che significa spina.

 

Descrizione

Albero a fogliame deciduo, originario dell'America settentrionale (U.S.A.), che può raggiungere l'altezza di 20-25 (30) metri, con chioma globosa, corteccia con caratteristici disegni reticolati su esemplari giovani, poi screpolata, con incisioni essenzialmente longitudinali anche profonde e sovente con nodosità, di colore grigiastro; fusto e rami portanti lunghe spine.

 

Foglie

Foglie alterne, picciolate, imparipennate, lunghe fino a 25 cm, con alla base 2 stipole trasformate in aculei, composte da 13-15 foglioline da ellittiche a ovate, intere, a loro volta picciolate; pagina superiore verde e lucida, pagina inferiore verde-grigiastra, più chiara di quella superiore, pubescente; il rachide foliare presenta 5 caratteristiche creste longitudinali e un avvallamento che lo percorre lungo la faccia superiore.

 

Fiori

Infiorescenze racemose, dense e pendule, all'ascella delle foglie, e portanti da una decina fino a 30-35 fiori, che hanno calice tubuloso, tozzo, ± bilabiato, arrossato, e corolla papilionacea, bianco-candida e portante una macchiettatura giallo-verdognola alla base e a cavallo del nervo mediano dello stendardo, e che a volte coinvolge parzialmente anche la carena.

 

Frutti

I frutti sono legumi, simili a fagioli, schiacciati, ± glabri, di colore bruno-rossastro, portanti semi reniformi, duri, brunastri con macchiettatura più scura.

 

Periodo di fioritura

Fiorisce da Aprile a Maggio

 

Territorio di crescita

Specie spontanea dell'America nordorientale, nel territorio italiano si è facilmente spontaneizzata in tutte le Regioni, diventando anche infestante.

 

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Habitat

Boschi tagliati, incolti e scarpate fino a 1000 metri.

 

Somiglianze e varietà

Robinia hispida L., pianta a fiori rosa

 

Specie protetta

Data la diffusione della specie e la facilità con cui si riproduce, non vi sono leggi che la tutelino.

 

Costituenti chimici

La pianta contiene acido tannico, glucosidi ed oli essenziali. I semi contengono proteine, carboidrati, grassi, fibre, carbonato di potassio, sali minerali (calcio, fosforo, ferro, magnesio, sodio, potassio, zinco ), vitamine ( A, B1, B2 ), tiamina, riboflavina, niacina, peptidi cationici. Nella corteccia, nelle foglie e nelle radici sono contenuti vari alcaloidi tossici.

 

Uso Alimentare

I fiori per fare liquori e marmellate, frittelle, ed un ottimo miele. I fiori essicati e mischiati ad altre essenze, vengono usati come tisana rilassante.

Tutto il resto della pianta è tossico, tranne che per i conigli ed altre specie animali.

Il piperonal, un aroma, viene estratto dai fiori e può essere usato come un sostituto della vaniglia. I semi sono commestibili e, previa cottura, sono stati usati come fonti di apporto calorico nei tempi di crisi alimentare grazie al loro buon contenuto in sostanze nutrienti.

 

Uso Cosmetologico

L'olio essenziale, estratto dai fiori, viene usato in profumeria.

 

Uso Farmacologico

La ricerca in campo fitochimico ha dimostrato che alcuni dei componenti della pianta sono in grado di esercitare attività antibatterica ed attività citotossica ed antineoplastica nei confronti di diverse forme di tumori.

 

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

 

Medicina alternativa e Curiosità

Gli indiani Cherokee usavano la pianta come emetico e per il mal di denti.

Tutte le parti della pianta, ad eccezione dei fiori, devono essere considerate più o meno tossiche e, benché molte delle tossine vengano distrutte dal calore, questa specie risulta poco adatta ad essere usata nell’automedicazione e va assunta sotto controllo medico. Inoltre la pianta rientra nella lista del Ministero della Salute fra le specie non ammesse per l'impiego nel settore degli integratori alimentari.

I fiori hanno proprietà antispastiche, aromatiche, diuretiche, emollienti e lassative. La medicina popolare ha usato la corteccia come emetico, purgante e tonico. Le foglie venivano utilizzate come colagoghe ed emetiche, il succo delle foglie come antivirale; i fiori, cotti e mangiati, venivano utilizzati per alleviare le infezioni oculari. E’ credenza che l’infuso dei fiori sia utile in caso di forte nausea ed anche in caso di intossicazione fungina.

 

Note

Pianta che viene usata per consolidare terreni franosi. Molto resistente all'umido, viene usata per fare pali da ormeggio anche nella laguna di Venezia.

Il legno è usato nella costruzione di manici per zappe, picozze, travi, traversine ferroviarie e per ardere anche se ha il difetto di scoppiettare mentre brucia.

Ha radici molto resistenti: nell'entroterra ligure e in Val Bormida, venivano usate come lacci per gli scarponi.

La corteccia è stata utilizzata per fare carta e può essere utilizzata come sostituto di seta e lana. Ci si estrae anche un colorante giallo.

Dai semi si ottiene un olio essiccante.

L'albero impiantato da Vespasien Robin a Parigi è ancora vivo e rappresenta la R. pseudoacacia più vecchia d'Europa; in Italia questa specie venne impiantata per la prima volta nel 1662 nell'Orto Botanico di Padova.

 

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marika - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

 

Link utili

 

Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT

 

 

Robinia pseudoacacia L. - foto di Marika

 

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