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Auricularia auricula-judae (Bull. : Fr.) Quél. 1886

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Auriculariales
Famiglia Auriculariaceae

Sinonimi
Hirneola auricula-judae (Bull. : Fr.) Berk. 1860

Etimologia
Dal latino auricularius = attinente alle piccole orecchie e Juda nome proprio, Giuda.

Basidioma
Sessile o munito di un brevissimo stipite, per buona parte infisso nella corteccia della pianta ospitante, di consistenza elastica e gelatinosa, si presenta a forma di coppa rovesciata, generalmente disposto a mensola poiché sensibile, come tutti i funghi, al geotropismo. La parte interna fertile, venosa e traslucida, evoca la forma un padiglione auricolare. Il colore è monotonamente bruno-rossiccio, con la parte imeniale generalmente concolore o più chiara rispetto alla parte pileica esterna, quest’ultima è liscia e glabra ma con un’attenta osservazione e l’uso della lente d’ingrandimento si osserva una fine pruinosità dovuta alla presenza di cortissimi peli. L’orlo liscio, arrotondato da giovane, diventa a maturità generalmente dritto, a volte ondulato e sinuoso.

Carne
Morbida da giovane e coriacea in vecchiaia, gelatinosa ed elastica, alla frattura è lucida e leggermente più scura della superficie esterna, non ha odore e sapore particolare se non un vago accenno al dolciastro.

Habitat
Cresce in gruppi di numerosi esemplari, saprotrofo, su legno marcescente di latifoglie, con una marcata predilezione per il Sambuco, ma può comportarsi anche da parassita su piante viventi. Fruttifica in condizioni di elevata umidità già dall’inizio di settembre e si trova ancora durante tutto l’inverno.

Commestibilità e Tossicità
Considerato commestibile, è particolarmente apprezzato nei paesi asiatici, se consumato troppo di frequente e in quantità eccessive può far insorgere la Sindrome di Szechwan. Per chi fosse interessato ad approfondire gli aspetti tossicologici di questa sindrome si rimanda al capitolo di tossicologia curato dal Dr. Claudio Angelini: Sindrome di Szechwan.

Specie simili
Una menzione particolare va fatta per la somiglianza con Auricularia mesenterica che si presenta nella fase iniziale del suo ciclo vitale in forma resupinata, con l’avanzare della crescita tende ad assumere una forma piano-reflessa sviluppando nella parte superiore una colorazione bianco-grigiastra e una appariscente villosità verso il bordo; questi caratteri specifici, ci aiutano a delimitare e determinare correttamente quest’entità. Probabilmente molti occidentali avranno inconsapevolmente gradito l’assaggio di questo fungo, o almeno lo avranno fatto quelli che sono usi frequentare ristoranti cinesi e giapponesi. Le prelibatezze a base di funghi che possono essere gustate in questi ambienti contemplano infatti, nella maggior parte dei casi, il suo utilizzo.

Osservazioni
Questo fungo è particolarmente gradito e consumato nel Sud-Est asiatico, dove è intensamente coltivato per far fronte alla grande richiesta del mercato alimentare. In occidente non riscuote un ugual successo, anzi è comunemente ignorato dai raccoglitori.

Foto Pietro Curti.

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