Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke; Regione Piemonte, Valsesia - Scopa; Novembre 2009; Foto di Alessandro Remorini.
Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke; Regione Piemonte; Novembre 2009; Foto di Gianluigi Boerio.
Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke; Regione Lombardia; Novembre 2009; Foto di Emilio Pini.
Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke; Regione Umbria; Novembre 2012; Foto di Mario Iannotti.
Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke; Regione Lombardia; Novembre 2013; Foto di Lorenzo Martinelli.
Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke; Regione Marche; Ottobre 2013; Foto e commento di Pietro Curti. Cromatismi viola in ogni settore, carne compresa. Imenoforo e gambo. Pileo.
Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke; ; Svizzera; Ottobre 2013; Foto di Roberto Cagnoli.
Archivio Micologico Inviato 17 Aprile 2016 Autore Inviato 17 Aprile 2016 Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke; Regione Campania: Novembre 2012; Foto Felice Di Palma.
Archivio Micologico Inviato 12 Febbraio 2020 Autore Inviato 12 Febbraio 2020 Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke; Svizzera; Ottobre 2016; Foto di Roberto Cagnoli.
Archivio Micologico Inviato 21 Marzo 2020 Autore Inviato 21 Marzo 2020 Lepista nuda (Bull. : Fr.) Cooke; Regione Toscana; Novembre 2017; Foto di Alessandro Francolini. Buon commestibile (dopo adeguata cottura!), dall’odore aromatico (spesso assai forte), gradevole e caratteristico; come le altre Lepista ha le lamelle che si possono separare, con una semplice pressione delle dita, dalla carne sovrastante. Colori che gravitano sul lilla-violetto (con eventuali sfumature bruno-rossastre in vecchiaia sul cappello) e che gli hanno valso il nome volgare di Agarico violetto; l’aggettivo nuda è invece riferito al rivestimento pileico liscio. Può confondersi con Lepista sordida: quest'ultima è però più esile, ha cappello meno carnoso e più igrofano, ha odore non aromatico ma piuttosto fungino-rancido, predilige ambienti erbosi antropizzati (parchi, giardini) mentre L. nuda è preferibilmente boschiva. In genere tutte le Lepista hanno la caratteristica di inglobare il substrato di crescita alla base del gambo ma L. nuda ne ingloba almeno il doppio, se non di più, rispetto alle altre specie. Lepista nuda va raccolta con tempo asciutto, quando la carne non è intrisa d'acqua. Buono e saporito solo dopo adeguata cottura, è lievemente tossico da crudo per presenza di tossine termolabili.
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