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Lactarius trivialis (Fr. : Fr.) Fr. 1838

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricicomycetes
Ordine Russulales
Famiglia Russulaceae

Foto e Descrizioni
Un bellissimo Lactarius frequentemente rinvenuto in Trentino, colore del cappello grigio viola, vischioso con l'umidità, gambo attenuato in alto, latice bianco virante al verdastro essiccando sulle lamelle, sapore molto acre e per questo tossico, crescita sotto conifere e in alcuni casi Betulla, molto diffuso e comune da cui il nome scientifico, Lactarius trivialis.

Regione Trentino; Anno 2004; Foto e commento di Pietro Curti.

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Regione Trentino; Settembre 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini.

Trivialis deriva dal latino trivium = incrocio di tre strade e quindi luogo molto frequentato dalla popolazione. Da qui l’accezione di triviale col significato di comune, frequente, facile da incontrare. In effetti Lactarius trivialis è comune e largamente diffuso nei boschi di Peccio, anche in zone umide (sfagni, torbiere) con presenza di mirtilli e Betulle.
La sua taglia massiccia, il colore del cappello sui toni violacei (viola, viola-grigio, viola-brunastro, ma anche crema-carnicino o grigiastro negli esemplari maturi), la (non costante) presenza di guttule più scure sul cappello, la vischiosità di quest’ultimo a tempo umido, il latice acre e abbondante che rimane bianco se isolato ma che essicca sulle lamelle diventando verde-grigio, la carne biancastra dall’odore un po’ fruttato e grigio-verdastra al taglio: alcuni dei caratteri utili al riconoscimento.
Ulteriore carattere utile al riconoscimento è la macroreazione al giallo-arancio del latice a contatto con l’idrossido di potassio (KOH).
È considerato non commestibile per l’acredine della carne; tuttavia in alcuni paesi del Nord Europa è consumato previa bollitura.

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