Archivio Micologico Inviato 14 Aprile 2016 Autore Inviato 14 Aprile 2016 Lactarius zonarius (Bull.) Fr.; Regione Lombardia; Ottobre 2012; Foto e descrizione di Massimo Mantovani. In zona con prevalenza di Castanea sativa.Specie affine a Lactarius acerrimus ma che presenta, almeno solitamente, una colorazione più calda e uniforme, zonature evidenti e lamelle prive di toni rosati. Le anostomosità possono essere presenti ma saltuariamente e difficilmente in esemplari cresciuti in condizioni climatiche ideali. Questa raccolta evidenzia esemplari sui toni del giallo pallido, molto zonati.
Archivio Micologico Inviato 14 Aprile 2016 Autore Inviato 14 Aprile 2016 Lactarius zonarius (Bull.) Fr.; Regione Lombardia; Ottobre 2012; Foto di Massimo Biraghi.
Archivio Micologico Inviato 14 Aprile 2016 Autore Inviato 14 Aprile 2016 Lactarius zonarius (Bull.) Fr.; Regione Umbria; Settembre 2013; Foto di Mario Iannotti.
Archivio Micologico Inviato 14 Aprile 2016 Autore Inviato 14 Aprile 2016 Lactarius zonarius (Bull.) Fr.; Regione Sardegna; Dicembre 2014; Foto di Franco Sotgiu.
Archivio Micologico Inviato 14 Aprile 2016 Autore Inviato 14 Aprile 2016 Lactarius zonarius (Bull.) Fr.; Regione Lombardia, loc. Gera d'Adda; Luglio 2014; Foto di Massimo Biraghi.
Archivio Micologico Inviato 14 Aprile 2016 Autore Inviato 14 Aprile 2016 Lactarius zonarius (Bull.) Fr.; Regione Lombardia, loc. Gera d'Adda; Luglio 2014; Foto di Sergio Mombrini.
Archivio Micologico Inviato 12 Maggio 2016 Autore Inviato 12 Maggio 2016 Lactarius zonarius (Bull.) Fr.; Regione Toscana, Maremma; Novembre 2015; Foto di Massimo Biraghi.
Archivio Micologico Inviato 20 Febbraio 2020 Autore Inviato 20 Febbraio 2020 Lactarius zonarius (Bull.) Fr.; Regione Toscana; Ottobre 2019; Foto di Alessandro Francolini. Lactarius molto comune nei boschi di latifoglie (soprattutto Quercia, Carpino e Castagno), su terreno argilloso-calcareo. Cappello da depresso a imbutiforme, con evidenti zonature concentriche più scure al margine, su colorazione generale crema o giallo-crema, tendente al brunastro in vecchiaia. Cuticola liscia, un poco untuosa a tempo umido. Lamelle fitte, da sub-decorrenti a decorrenti, solitamente non forcate nei pressi del gambo, di colore crema chiaro o crema giallino, prive di riflessi rosati. Gambo corto e tozzo, più largo all’apice, di colore da biancastro sporco a crema chiaro, da liscio a decorato con alcuni scrobicoli. Latice solitamente abbondante e fluido, bianco immutabile ma virante al crema-grigio se essiccato sulle lamelle. Carne e latice decisamente acri all’assaggio; talvolta l’acredine si avverte dopo qualche secondo. Il simile Lactarius acerrimus, che può condividere lo stesso habitat e presenta anch’esso latice bianco e acre come la carne, si distingue per la scarsa o poco marcata zonatura sul cappello, per le lamelle color crema con riflessi rosati e tipicamente forcate e anastomosate presso il gambo. Dal (nuovo) TUTTO FUNGHI, Scheda 171, Pag. 288: “Da considerarsi velenoso: provoca sindrome gastroenterica incostante. Fungo molto comune. Alcuni autori distinguono una varietà (Lactarius zonarius var. scrobipes Kühner & Romagn.) per gli scrobicoli presenti nel gambo e per la mancanza di peluria al margine del cappello, caratteri che secondo altri autori, con cui concordiamo, sono incostanti e quindi legati a un’unica entità.”
Archivio Micologico Inviato 30 Maggio 2022 Autore Inviato 30 Maggio 2022 Lactarius zonarius (Bull.) Fr.; Regione Toscana; Novembre 2020; Foto di Alessandro Francolini.
Archivio Micologico Inviato 16 Febbraio 2023 Autore Inviato 16 Febbraio 2023 Lactarius zonarius (Bull.) Fr.; Regione Umbria; Settembre 2022; Foto di Mario Iannotti.
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