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Phallus impudicus L. : Pers. 1753


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  • 1 year later...

Phallus impudicus  L. : Pers.; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Francolini.

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Liberata la base dalle foglie per mettere in evidenza la volva

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I cordoncini miceliari, numerosi e ramificati, alla base del gambo

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Apice del gambo con la gleba verdastra e maleodorante. Nella gleba si trovano le spore mature; saranno le mosche e altri insetti a diffonderle in ambiente .

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Primo piano.

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Sezionando il gambo si vede che l'interno è cavo; inoltre è completamente spugnoso (ma non morbido, anzi friabile e cassante alla pressione) e rastremato sia in alto che in basso.

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La superficie esterna.

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Stadio di ovolo in sezione longitudinale.

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Durante il successivo sviluppo la parte interna (color rosa carnicino circondata da uno straterello materiale bianco) formerà lo stipite (o ricettacolo) spugnoso e bucherellato che, sviluppandosi in altezza, porterà in alto la gleba (che è già di colore verdastro e già maleodorante).
Il peridio (cioè il "guscio" dell'ovolo) è suddiviso in tre parti: una parte ocracea più o meno chiara (superficie più esterna dell'ovolo) è detta esoperidio ed è quella che è a contatto col terreno; al di sotto dell'esoperidio c'è il mesoperidio (di colore ocraceo, abbastanza spesso e gelatinoso) e, infine, tra il mesoperidio e la gleba si trova l'endoperidio che è assai sottile e di colore bianco (qui in foto si nota meglio nella sezione di destra), collegato sia in alto che in basso alla struttura interna che formerà lo stipite.

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  • 3 weeks later...

Phallus impudicus  L. : Pers.; Regione Toscana; Giugno 2018; Foto di Alessandro Francolini.

Questo esemplare, di notevoli dimensioni (32 cm dalla base della volva fino all'anellino), era già caduto a terra; il suo ricettacolo bianco, friabile, era assai gradito ad una grassa limaccia.

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Gleba verdastra e puzzolente, presente al 50%.

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In primo piano l' "anellino" che si trova all'apice del ricettacolo.

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Nelle zone in cui la gleba è stata asportata dagli insetti si vedono gli alveoli della mitra.

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Phallus impudicus  L. : Pers.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini.

Ovolo con la tipica rizomorfa.

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Ovolo in sezione trasversale.

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Il peridio (membrana che avvolge la gleba verdastra) si divide in tre parti: la più esterna (esoperidio) è il "guscio biancastro" dell'ovolo; la parte mediana gelatinosa (mesoperidio) è di discreto spessore e di colore marroncino; la parte più interna del peridio (endoperidio), quella che che sta a diretto contatto con la gleba, è molto sottile e bianca. Al suo interno il consistente strato della gleba verdastra e più o meno compatta (e che, per fortuna, in questo stadio non ha odore repellente ma rafanoide). Al centro dell'ovolo si nota il cosiddetto ricettacolo, bianco.

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Il ricettacolo durante lo sviluppo perfora il peridio e si allunga notevolmente al di sopra dell'ovolo, prende forma cilindrica rimanendo di colore bianco e assume consistenza  spugnosa-bucherellata; in tal modo porta in alto la gleba che ora si trova quindi esposta all'aria e che, in questo stadio, risulta mucillaginosa, bruno-verdastra e estremamente maleodorante per attirare mosche e altri insetti.

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Phallus impudicus  L. : Pers.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini.

Talvolta invasivi soprattutto nelle faggete.

Sezione longitudinale di un ovolo. Si notano le rizomorfe, il peridio, la gleba verdastra e il bianco ricettacolo interno.

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Esemplare maturo con la gleba maleodorante che attira un nugolo di mosche

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A fianco dell'ovolo di destra si nota un giovane esemplare che sta finendo di lacerare il peridio (guscio dell'ovolo) prima di iniziare il suo sviluppo finale. Un lembo del peridio è ancora attaccato alla gleba. 

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Gleba e mosche.

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Ingrandimento in cui si nota la proboscide di alcune mosche sprofondata nella gleba.

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