Archivio Micologico Inviato 24 Aprile 2016 Autore Inviato 24 Aprile 2016 Phallus impudicus L. : Pers.; Regione Friuli Venezia Giulia; Luglio 2010; Foto di Nicolò Parrino.
Archivio Micologico Inviato 24 Aprile 2016 Autore Inviato 24 Aprile 2016 Phallus impudicus L. : Pers.Regione Umbria; Agosto 2010; Foto di Luigi Minciarelli. Gruppo di primordi.
Archivio Micologico Inviato 24 Aprile 2016 Autore Inviato 24 Aprile 2016 Phallus impudicus L. : Pers.; Regione Liguria; Luglio 2013; Foto di Maria Ligure. Sezione di un primordio.
Archivio Micologico Inviato 24 Aprile 2016 Autore Inviato 24 Aprile 2016 Phallus impudicus L. : Pers.; Svizzera; Settembre 2014; Foto di Roberto Cagnoli.
Archivio Micologico Inviato 24 Aprile 2016 Autore Inviato 24 Aprile 2016 Phallus impudicus L. : Pers.; Svizzera; Ottobre 2014; Foto di Roberto Cagnoli.
Archivio Micologico Inviato 24 Aprile 2016 Autore Inviato 24 Aprile 2016 Phallus impudicus L.: Pers.; Regione Lazio; Luglio 2015; Foto di Francesco Tozzi.
Archivio Micologico Inviato 15 Marzo 2020 Autore Inviato 15 Marzo 2020 Phallus impudicus L. : Pers.; Regione Toscana; Luglio 2017; Foto di Alessandro Francolini. Liberata la base dalle foglie per mettere in evidenza la volva I cordoncini miceliari, numerosi e ramificati, alla base del gambo Apice del gambo con la gleba verdastra e maleodorante. Nella gleba si trovano le spore mature; saranno le mosche e altri insetti a diffonderle in ambiente . Primo piano. Sezionando il gambo si vede che l'interno è cavo; inoltre è completamente spugnoso (ma non morbido, anzi friabile e cassante alla pressione) e rastremato sia in alto che in basso. La superficie esterna. Stadio di ovolo in sezione longitudinale. Durante il successivo sviluppo la parte interna (color rosa carnicino circondata da uno straterello materiale bianco) formerà lo stipite (o ricettacolo) spugnoso e bucherellato che, sviluppandosi in altezza, porterà in alto la gleba (che è già di colore verdastro e già maleodorante). Il peridio (cioè il "guscio" dell'ovolo) è suddiviso in tre parti: una parte ocracea più o meno chiara (superficie più esterna dell'ovolo) è detta esoperidio ed è quella che è a contatto col terreno; al di sotto dell'esoperidio c'è il mesoperidio (di colore ocraceo, abbastanza spesso e gelatinoso) e, infine, tra il mesoperidio e la gleba si trova l'endoperidio che è assai sottile e di colore bianco (qui in foto si nota meglio nella sezione di destra), collegato sia in alto che in basso alla struttura interna che formerà lo stipite.
Archivio Micologico Inviato 2 Aprile 2020 Autore Inviato 2 Aprile 2020 Phallus impudicus L. : Pers.; Regione Toscana; Giugno 2018; Foto di Alessandro Francolini. Questo esemplare, di notevoli dimensioni (32 cm dalla base della volva fino all'anellino), era già caduto a terra; il suo ricettacolo bianco, friabile, era assai gradito ad una grassa limaccia. Gleba verdastra e puzzolente, presente al 50%. In primo piano l' "anellino" che si trova all'apice del ricettacolo. Nelle zone in cui la gleba è stata asportata dagli insetti si vedono gli alveoli della mitra.
Archivio Micologico Inviato 2 Aprile 2020 Autore Inviato 2 Aprile 2020 Phallus impudicus L. : Pers.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Ovolo con la tipica rizomorfa. Ovolo in sezione trasversale. Il peridio (membrana che avvolge la gleba verdastra) si divide in tre parti: la più esterna (esoperidio) è il "guscio biancastro" dell'ovolo; la parte mediana gelatinosa (mesoperidio) è di discreto spessore e di colore marroncino; la parte più interna del peridio (endoperidio), quella che che sta a diretto contatto con la gleba, è molto sottile e bianca. Al suo interno il consistente strato della gleba verdastra e più o meno compatta (e che, per fortuna, in questo stadio non ha odore repellente ma rafanoide). Al centro dell'ovolo si nota il cosiddetto ricettacolo, bianco. Il ricettacolo durante lo sviluppo perfora il peridio e si allunga notevolmente al di sopra dell'ovolo, prende forma cilindrica rimanendo di colore bianco e assume consistenza spugnosa-bucherellata; in tal modo porta in alto la gleba che ora si trova quindi esposta all'aria e che, in questo stadio, risulta mucillaginosa, bruno-verdastra e estremamente maleodorante per attirare mosche e altri insetti.
Archivio Micologico Inviato 2 Aprile 2020 Autore Inviato 2 Aprile 2020 Phallus impudicus L. : Pers.; Regione Toscana; Luglio 2018; Foto di Alessandro Francolini. Talvolta invasivi soprattutto nelle faggete. Sezione longitudinale di un ovolo. Si notano le rizomorfe, il peridio, la gleba verdastra e il bianco ricettacolo interno. Esemplare maturo con la gleba maleodorante che attira un nugolo di mosche A fianco dell'ovolo di destra si nota un giovane esemplare che sta finendo di lacerare il peridio (guscio dell'ovolo) prima di iniziare il suo sviluppo finale. Un lembo del peridio è ancora attaccato alla gleba. Gleba e mosche. Ingrandimento in cui si nota la proboscide di alcune mosche sprofondata nella gleba.
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