Archivio Micologico Inviato 14 Aprile 2016 Inviato 14 Aprile 2016 Lactarius torminosus (Schaeff. : Fr.) Gray 1821 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricicomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Genere Lactarius Sezione Piperites Etimologia Dal latino torminosus = che tormenta, per i forti disturbi gastrointestinali che provoca. Cappello 5-12 cm, di medie dimensioni, compatto, convesso e molto involuto tanto da chiudersi a riccio sul gambo, poi piano fino anche ad imbutiforme, con depressione centrale sempre presente già nei primi stadi di crescita. Le colorazioni pileiche sono tipicamente rosa antico o rosa salmone più o meno scuro, con nette zonature concentriche, all'inizio evidenti poi progressivamente meno definite con la maturazione o a causa della pioggia. Il margine è ricoperto da una fitta peluria raggruppata a ciuffi che nei giovani esemplari preclude la visione delle lamelle. La cuticola è normalmente ricoperta da questa peluria fino a meta del raggio e lascia gradualmente spazio verso il centro ad una superficie glabra ma l'azione della pioggia o la crescita possono causarne una differente proporzione. Le lamelle, molto fitte e sottili, sono di colore crema pallido con sfumature rosate. Gambo Cilindrico o leggermente rastremato in basso, a volte con rare fossette o scrobicoli più scuri, da biancastro fino a quasi concolore al cappello, spesso più scuro all'apice dove può formare una zona anulare. Carne Bianca ma rosata in prossimità delle superfici esterne (gambo e cuticola), pressochè immutabile con odore debole fruttato e sapore acre. Latice non molto abbondante si esaurisce dopo poco tempo dalla raccolta, è di colore bianco immutabile e di sapore molto acre. Habitat Molto comune, è simbionte specifico delle Betulle. Commestibilità e tossicità È da considerare velenoso e provoca intossicazioni di tipo gastrointestinale. Osservazioni Con una minima esperienza può essere facilmente riconoscibile sul campo, almeno per quanto riguarda gli esemplari tipici ed in buono stato di conservazione. Il colore rosa antico, rosa salmone, rosa-arancio, la caratteristica peluria sul cappello, la zonatura dello stesso e l'habitat specifico sono i migliori caratteri per una corretta determinazione. Specie simili Lactarius pubescens Fr., che condivide lo stesso habitat, ha un cappello più chiaro, biancastro con sfumature rosate e macchie ocracee specialmente al centro, non presenta zonature, ha un gambo frequentemente corto che gli conferisce un portamento tarchiato. Lactarius tesquorum è caratteristico del Cisto in zona mediterranea, ha un cappello non zonato e colorazioni meno rosate, tipicamente giallo ocracee, peloso, lanoso in tutta la superficie del cappello ma senza peli riuniti a ciuffi. Lactarius mairei Malençon, ha portamento relativamente più slanciato, colorazioni giallo ocracee, più o meno zonato con peli concentrati sul bordo del cappello, glabro al centro e reperibile sotto Quercia. Le colorazioni rosate possono ricordare alcuni Lactarius commestibili della Sezione Dapetes, i quali però secernono latice colorato e non bianco. Curiosità Non utilizzare funghi pepati credendo di dare sapore alle pietanze e sostituirli al pepe in quanto diverse specie come il Lactarius torminosus contengono sostanze tossiche che possono diventare pericolose in particolare in persone debilitate o nei bambini. Foto di Emilio Pini.
Archivio Micologico Inviato 14 Aprile 2016 Autore Inviato 14 Aprile 2016 Lactarius torminosus (Schaeff. : Fr.) Gray; Regione Trentino; Settembre 2005; Foto di Pietro Curti. Un Lactarius decisamente semplice da delimitare, Lactarius torminosus. Normalmente il colore nei funghi non ha grande significato, in questo fa eccezione, il bel colore rosato del pileo di questo fungo fa veramente la differenza con le specie vicine. Anche l'habitat aiuta molto, sempre in presenza di Betulla. Soggetti più giovani con cromatismi tipici più forti.
Archivio Micologico Inviato 14 Aprile 2016 Autore Inviato 14 Aprile 2016 Lactarius torminosus (Schaeff. : Fr.) Gray; Regione Lombardia, Valtellina, loc. Belviso; Settembre 2007; Foto di Massimo Mantovani.
Archivio Micologico Inviato 14 Aprile 2016 Autore Inviato 14 Aprile 2016 Lactarius torminosus (Schaeff. : Fr.) Gray; Regione Trentino; Settembre 2007; Foto di Felice Di Palma.
Archivio Micologico Inviato 14 Aprile 2016 Autore Inviato 14 Aprile 2016 Lactarius torminosus (Schaeff. : Fr.) Gray; Regione Trentino; Settembre 2007; Foto di Pietro Curti. Dettaglio del margine del pileo.
Archivio Micologico Inviato 14 Aprile 2016 Autore Inviato 14 Aprile 2016 Lactarius torminosus (Schaeff. : Fr.) Gray; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Pietro Curti.
Archivio Micologico Inviato 14 Aprile 2016 Autore Inviato 14 Aprile 2016 Lactarius torminosus (Schaeff. : Fr.) Gray; Continente Europa; Agosto 2008; Foto di Federico Calledda.
Archivio Micologico Inviato 14 Aprile 2016 Autore Inviato 14 Aprile 2016 Lactarius torminosus (Schaeff. : Fr.) Gray; Regione Trentino; Settembre 2008; Foto di Pietro Curti.
Archivio Micologico Inviato 14 Aprile 2016 Autore Inviato 14 Aprile 2016 Lactarius torminosus (Schaeff. : Fr.) Gray; Regione Lombardia; Agosto 2009; Foto di Massimo Biraghi. Lactarius torminosus, particolare del pileo lanugginoso. Foto e commento di Massimo Mantovani. Specie appartente alla sezione Piperites. E' riconoscibile per la colorazione rosata del pileo che si presenta molto tomentoso. Gli è simile Lactarius pubescens che ne condivide l'habitat ma ha colorazione più tendente al biancastro. Ritrovamento presso Betula spp. Giovani esemplari. Negli esemplari di taglia maggiore è più facile osservare la "lanuggine" .
Archivio Micologico Inviato 14 Aprile 2016 Autore Inviato 14 Aprile 2016 Lactarius torminosus (Schaeff. : Fr.) Gray; Regione Liguria, Sassello, raduno AMINT; Ottobre 2012; Foto di Tomaso Lezzi. Lactarius simbionte esclusivo della Betulla, con cappello rosato, zonato, fortemente involuto, tomentoso soprattutto sul margine del cappello. Il simile Lactarius pubescens Fr., che condivide lo stesso habitat di Betulla ha il cappello più chiaro e meno zonato. Un particolare del margine fortemente involuto e tomentoso.
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