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Craterellus tubaeformis (Fr.) Quél. 1888

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Cantharellales 
Famiglia Hydnaceae 

Nome italiano
Finferla.

Sinonimi
Cantharellus tubaeformis
Fr. : Fr. 1821

Etimologia
Craterellus = piccola coppa e tubaeformis = a forma di tromba.

Cappello
1,5-5 cm, da giovane convesso e marcatamente ombelicato, con margine sottile dapprima un po' ricurvo, si distende con lo sviluppo, presentandosi a maturità più ondulato; crescendo, la depressione esistente nella parte centrale si accentua, assumendo la forma di una tromba e da questo aspetto trae origine il nome; la superficie, leggermente squamulosa, soprattutto nella zona centrale, è radialmente rugosa, di colore giallo-grigiastro o giallo-brunastro con il margine più chiaro, giallo-ocra.

Imenoforo
È costituito da pliche e nervature ramificate ed anastomizzate, decorrenti sul gambo ed abbastanza evidenti da apparire come delle lamelle; il colore di queste pseudolamelle varia dal giallo-grigio nei funghi giovani, ad un giallo più brunastro negli esemplari adulti e mai con toni aranciati.

Gambo
2,5-7(9) × 0,4-0,8(1) cm, la forma del gambo è irregolarmente cilindrica, più grande in alto, dove inizia la "trombetta"; scendendo presenta delle gibbosità e compressioni con scanalature ad andamento verticale, attenuandosi verso la base; il colore del gambo è giallo-grigiastro con componente ocra-brunastra; l'interno del gambo è vuoto per un buon tratto e comunica con il cappello.

Carne
Piuttosto sottile e moderatamente elastica, ha sapore dolciastro, mentre l'odore è debole ed insignificante.

Habitat
Cresce nei boschi principalmente di conifere, ma anche di latifoglie, nelle zone umide e ricoperte da muschio, in gruppi numerosi. Il periodo di crescita va dalla tarda estate all'autunno anche inoltrato.

Commestibilità e Tossicità
È un buon commestibile e, nonostante la scarsità della carne, ha una buona resa, soprattutto per l'abbondanza delle raccolte.

Specie simili
Craterellus tubaeformis è un bel fungo, molto simile al Craterellus lutescens con il quale viene molto spesso scambiato; quest'ultimo si presenta con un cappello frastagliato dalle tonalità più aranciate; l'imenoforo è soltanto venoso, con evidenti toni grigio-arancio ed un gradevole odore che, a volte, evoca frutta, fiori o anche fungino.

Osservazioni
Interpretazioni diverse hanno causato la creazione di molte specie ora considerate sinonimi. Spesso viene chiamato Finferla, ma la vera Finferla dei trentini è il suo simile Craterellus lutescens, dalle caratteristiche organolettiche nettamente più forti, con decisi sentori fruttati.

Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi

Regione Lombardia, Valle Camonica; Novembre 2010; Foto di Lorenzo Martinelli.

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Craterellus tubaeformis (Fr.) Quél.; Regione Trentino; Agosto 2006; Foto e commento di Tomaso Lezzi.

Simile al Cantharellus lutescens si riconosce da questo per il gambo schiacciato e i colori meno vivaci. Particolare delle pliche imeniali. Come tutte le Cantharellales non ha vere e proprie lamelle ma delle pieghe dell'imenio più o meno anastomosate.

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Craterellus tubaeformis (Fr.) Quél.; Regione Lombardia, Spiazzi di Gromo; Ottobre 2007; Foto di Massimo Mantovani.

Una varietà non comune, riconoscibile per le colorazioni giallastre su tutto il carporforo, Craterellus tubaeformis var. lutescens,

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