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Chroogomphus rutilus (Fr.) Massee 1964


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Chroogomphus rutilus (Fr.) Massee 1964

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe  Agaricomycetes
Ordine Boletales
Famiglia Gomphidiaceae

Foto e Descrizioni
Cappello umbonato e superficie viscida con tempo umido, lamelle spaziate e nettamente decorrenti, grigio nerastre per la maturazione delle spore, gambo decorato con zebrature evidenti nel tratto inferiore, liscio e provvisto di zona anulare nel tratto superiore. Carne color crema, giallo cromo alla base del gambo, cresce sotto Pinus.

Regione Umbria; Ottobre 2011; Foto e commento di Tomaso Lezzi.

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Un particolare della sporata nera depositata sulla cortina.

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Chroogomphus rutilus (Fr.) Massee; Regione Toscana; Novembre 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini.

Ritrovamento a Monte Giovi; 500 m s.l.m., sotto Pino nero.
Tipicamente con lamelle molto decorrenti sul gambo, sporata di colore bruno-oliva-nerastro, cappello vischioso a tempo umido e di colore variabile (dal grigio-brunastro al bruno-ocra al color laterizio, anche con sfumature giallastre o olivacee a riflessi color rame). Le lamelle sono concolori al cappello nei giovani esemplari, poi con toni olivastri e infine più scuri a maturazione delle spore. Gambo concolore al cappello ma con base che sfuma al giallastro; anche la carne, di colore rabarbaro, ocra, rosa salmone, sfuma al giallo cromo alla base del gambo. Habitat legato ai Pini a due aghi.
Dal TUTTO FUNGHI, pag. 500:
“È commestibile di scarso valore. Chroogomphus helveticus è simile ma ha lamelle più chiare e cappello vellutato, secco, non vischioso, taglia generalmente minore e predilige i boschi montani di conifere. Chroogomphus fulmineus cresce nei boschi termofili tipici dell’ambiente mediterraneo e presenta sia sul cappello che sul gambo sfumature rosso vermiglio-arancio vivo.
Si deve prestare invece molta attenzione a non confonderlo con alcuni pericolosissimi cortinari come il Cortinarius orellanus e in particolare ilCortinarius speciosissimus. In determinate condizioni il cappello del nostro fungo si può presentare secco e con colorazioni bruno-aranciate assomiglianti a questi Cortinarius. Altri elementi simili sono l’umbone acuto e la cortina che avvolge le lamelle dei giovani, molto simile a quella deiCortinarius. Per poter riconoscere con certezza il nostro fungo bisogna osservare attentamente le lamelle che devono essere chiaramente decorrenti sul gambo e non smarginato-uncinate come nei Cortinarius citati in precedenza; infine la sporata è color ocra nei Cortinarius e non nerastra. Le lamelle di color verde glauco sono sintomo di attacco del parassita Penicillium glaucum (Ascomycetes).”


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Lamelle molto decorrenti sul gambo.

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