Archivio Micologico Inviato 2 Aprile 2016 Inviato 2 Aprile 2016 Ganoderma applanatum (Pers.) Pat. 1889 Tassonomia Regno Fungi Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Polyporales Famiglia Ganodermataceae Sinonimi Fomes applanatus (Pers.) Gillet (1878) Ganoderma leucophaeum (Mont.) Pat. (1889) Polyporus applanatus (Pers.) Wallr. (1833) Etimologia Dal greco gános = lucentezza e dérma = pelle, con la pelle lucente. Dal latino applanatus = spianato. Cappello 10-60 × 5-30 cm, a forma di mensola, appiattito, superficie superiore quasi sempre irregolare, con zonature concentriche e nodosità, rivestito da una crosta spessa circa 1 cm, rugosa, dura ma cedevole se premuta, di colore brunastro, grigiastro-bruno, marrone, fino a tonalità grigio-scure o nerastre; viene ricoperto all’atto della sporulazione da uno strato abbondante di basidiospore di colore brunastro; il margine è ottuso, ispessito, ondulato, biancastro, che scurisce con l’età ma mantenendo tonalità più chiare rispetto al resto del cappello. Imenoforo I tubuli sono disposti su più strati con uno spessore di circa 1 cm, uno per ogni anno di età del basidioma, di colore brunastro, bruno-ruggine; pori rotondeggianti, del diametro di 0,2 mm, biancastri, brunastri alla manipolazione, frequentemente deformati da galle cilindriche o coniche-ottuse provocate dalle larve del dittero Agathomya wancowitzii. Carne Dura, suberosa, coriacea, di colore variabile da bruno-ocra a bruno-rossastro, odore e sapore nulli o comunque poco significativi. Habitat Parassita o saprotrofo, cresce tutto l’anno nelle zone a clima temperato in Italia e in Europa, predilige le zone a clima mite delle aree mediterranee ma si adatta facilmente all’ambiente urbano; si sviluppa alla base, a un metro o meno di altezza degli alberi viventi, su ceppaie o su tronchi caduti di latifoglie tra le quali: Leccio, Faggio, Platano, Sughera, Frassino, Carpino, Pioppo e più raramente su aghifoglie (Pino domestico). Commestibilità e Tossicità Non commestibile, per la consistenza della carne legnosa e coriacea. Specie simili Di problematica determinazione, può essere facilmente confuso con Ganoderma adspersum e Ganoderma resinaceum: più di uno dei caratteri distintivi indicati dagli autori per queste specie, sono riscontrabili in tutte e tre le specie, oppure, sono di difficile interpretazione; l’unico carattere che garantisce una sicura determinazione è la lunghezza delle spore. Osservazioni Sicuramente è uno dei Polyporales più diffusi, fa parte della Famiglia delle Ganodermataceae; le zonature o i solchi nella superficie pileica, indicano che la sua crescita avviene in diversi anni: ogni anno il diametro del cappello aumenta, un nuovo solco si aggiunge a quelli già esistenti e uno strato di tubuli si sovrappone agli altri. Danneggia gravemente gli alberi che attacca, minando la loro resistenza meccanica e la loro stabilità con la carie bianca e il marciume radicale. La zona dei pori (imenoforo) se graffiata o incisa imbrunisce mettendo in risalto sul fondo biancastro le linee tracciate. Viene utilizzato in Giappone e in Cina come medicinale. Spesso capita di notare come il Ganoderma applanatum abbia la cuticola del cappello ricoperta da spore. Il fenomeno secondo alcuni Autori è riconducibile al fatto che le spore verrebbero 'sparate' (sono delle ballistospore) in tutte le direzioni e pertanto ricadrebbero copiose anche sul cappello. Alcuni studiosi sostengono anche la teoria che i funghi, regolando la loro temperatura, riescano a generare flussi d'aria verticali necessari per il trasporto delle spore e questo spiegherebbe il rilevante deposito sporale sopra il pileo. Verosimilmente, si può ritenere che l'ingente flusso sporale che esce dall'imenoforo venga depositato sopra il cappello dalle folate di vento e dalle anche piccole correnti d'aria che si verificano naturalmente. Bisogna ricordare a questo proposito che le spore hanno un peso bassissimo e sono facilmente trasportabili. Altri ancora suppongono che parte delle spore siano prodotte direttamente sul cappello. Tutte queste teorie meritano studi più approfonditi e relativi riscontri e/o smentite. Regione Lombardia; Settembre 2008; Foto di Emilio Pini.
Archivio Micologico Inviato 2 Aprile 2016 Autore Inviato 2 Aprile 2016 Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.; Regione Lombardia; Marzo 2007; Foto e descrizioni di Rensacca.Superficie poroide biancastra, scurisce se toccata; 6-7 pori per mm.MicroscopiaIfe vegetative arboriformi.Basidiospore ellissoidali-ovoidali, provviste di exosporio ialino ed endosporio bruno-chiaro e verrucoso.
Archivio Micologico Inviato 2 Aprile 2016 Autore Inviato 2 Aprile 2016 Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.; Regione Marche; Agosto 2013; Foto e descrizioni di Pietro Curti. Ai piedi del Leccio secolare del mio giardino. Contesto bruno ruggine. Odore acidulo fungino lieve, sapore subnullo, pori rotondi e abbastanza irregolari. Sezione. Contesto percorso da zonature concentriche e con maculature biancastre.
Archivio Micologico Inviato 2 Aprile 2016 Autore Inviato 2 Aprile 2016 Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.; Giardino privato su Quercus ilex; Regione Marche; Mese di Settembre; Foto di Pietro Curti. Soggetto maturo che ha completato la sua crescita. Superficie sterile liscia e lucida, ricoperta da basidiospore. Imenoforo. Bianco e con pori più o meno rotondeggianti.
Archivio Micologico Inviato 2 Aprile 2016 Autore Inviato 2 Aprile 2016 Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.; Giardino privato su Quercus ilex; Regione Marche; Mese di Settembre; Foto di Pietro Curti. Pileo. Polvere sporale che riveste il pileo.
Archivio Micologico Inviato 2 Aprile 2016 Autore Inviato 2 Aprile 2016 Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.;Regione Lombardia, loc. Parco di Monza (MB); Agosto 2014; Foto Di Marco Barbanera. Su legno in decomposizione
Archivio Micologico Inviato 2 Aprile 2016 Autore Inviato 2 Aprile 2016 Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.; Regione Lombardia, Parco di Monza; Settembre 2014; Foto di Marco Barbanera. Su tronco di Carpinus betulus vivente. Imenoforo. Sezione.
Archivio Micologico Inviato 1 Settembre 2019 Autore Inviato 1 Settembre 2019 Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Stefano Rocchi. Workshop - Gli Aphyllophorales e la biodiversità, Riserva Naturale Biogenetica di Camaldoli (AR). Alla base di un Faggio. Una delle caratteristiche di questo lignicolo è la fragile consistenza del suo pileo.
Archivio Micologico Inviato 16 Febbraio 2020 Autore Inviato 16 Febbraio 2020 Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.; Regione Toscana; Luglio 2019; Foto di Alessandro Francolini. Più che alla base di un piccolo Acero questo Ganoderma è nato sfondando l'asfalto alla base del cordolo di cemento che delimita la piccola aiuola. Avrà "pescato" in profondità qualche radice della pianta. Superficie del cappello all'apparenza dura e compatta come nelle altre specie di Ganoderma; in realtà è relativamente morbida e cedevole alla pressione delle dita Contesto suberoso, di colore bruno-ruggine Imenoforo con pori rotondeggianti e piccoli; superficie poroide che si macchia sensibilmente alla contusione
Archivio Micologico Inviato 29 Maggio 2022 Autore Inviato 29 Maggio 2022 Ganoderma applanatum (Pers.) Pat.; Regione Toscana; Maggio 2020; Foto di Alessandro Francolini. L'esemplare "stradale" al 27 Maggio. Lo stesso esemplare il 19 Giugno, dopo 24 giorni.
Recommended Posts