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Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo 2001

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Psathyrellaceae
Genere Coprinopsis
Sezione Coprinus
Sottosezione Alachuani

Sinonimi
Coprinus picaceus (Bull. : Fr.) Gray 1821

Etimologia
Dal latino pica = gazza, simile alle gazze per il colore del cappello bianco e nero.

Cappello
4-10 cm, a differenza degli altri funghi, in questo genere anziché la misura del diametro assume importanza la misura della lunghezza, che in questa specie può arrivare a 15 cm ed oltre. Superficie di colore marrone scuro-fuligginoso, bruno-nerastra, liscia e umida, ricoperta da fini placche biancastre fioccose e fibrose, residui del velo generale, facilmente asportabili e detersili. Percorso da una fine plissettatura radiale più evidente verso il margine, che è l’impronta delle lamelle sulla cuticola essendo il cappello privo di carne.

Imenoforo
Lamelle fitte, appressate e ventricose, libere al gambo, inizialmente bianco-grigiastre e con orlo fioccoso verso il margine, poi via via ingrigenti fino a nerastre, deliquescenti a maturità.

Gambo
5-30 × 1-3 cm, dilatato-bulboso alla base, cilindrico, attenuato verso l’alto, slanciato, bianco e ricoperto in gioventù da una minuta decorazione squamosa zebrata, dovuta alla presenza di piccole fioccosità concolori, fragile e cavo.

Carne
Esigua e quasi inconsistente di colore grigiastro-cenere nel cappello, biancastra e fibrosa nel gambo, facilmente deliquescente in modo particolare quella del cappello, odore non gradevole.

Habitat
In boschi di latifoglie e misti, predilige tratti soggetti a degrado e calpestio, con crescita isolata o in colonie di numerosi esemplari. Ritenuto non frequente nel Nord d’Italia, diventa comune nel Centro e nel Sud, comprese le isole, dalla fine dell’estate fino all'inverno inoltrato.

Commestibilità e Tossicità
Non commestibile; non è da escludere un alto contenuto di coprina, un amminoacido che se ingerito con alcool provoca la sindrome coprinica.

Specie simili
Date le dimensioni, che ne fanno la specie più possente appartenente a questo genere, è difficile la confusione con altre specie. In fase di primordio, quando le placche biancastre sulla cuticola si presentano unite e compatte, è somigliante al Coprinus comatus (O.F. Müll. : Fr.) Pers., facile però effettuare la distinzione, basta provare a rimuovere le decorazioni del cappello, facilmente asportabili in Coprinopsis picacea, avendo consistenza e struttura indipendente dalla cuticola, diversamente non rimovibili in Coprinus comatus poiché squamule formatesi dalla lacerazione della cuticola pileica e facenti parte della stessa.

Osservazioni
In relazione a recenti studi, basati sui dati molecolari, Coprinus picaceus è stato ricombinato nel Genere Coprinopsis e rinominato in Coprinopsis picacea.

Regione Toscana; Ottobre 2008; Foto e descrizione di Pietro Curti.

Specie appartenuta alla Famiglia Coprinaceae e al Genere Coprinopsis, che comprende funghi di taglia media o piccola, con cappello conico-campanulato facilmente separabile dal gambo, quindi eterogenei. La caratteristica principale del genere è la sporata nera.

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Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Lazio; Gennaio 2006; Foto e commenti di Tomaso Lezzi.

Nei boschi di Leccio, Acero, Roverella e misto mediterraneo vicino a Cerveteri.

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Particolare del cappello in cui si nota il velo principale dissociato in grosse placche bianche caratteristiche di questa specie.

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Coprinopsis picacea (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; Regione Toscana; Ottobre 2008; Foto di Tomaso Lezzi.

Uno dei pochi Coprinus facile da riconoscere anche macroscopicamente, taglia piuttosto grande e placche di aspetto zuccherino sul cappello.

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Una macro del cappello coperto di placche bianche, resti del velo generale.

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Queste placche aderiscono poco al cappello e basta una semplice pioggia per farle cadere a terra, lasciando vedere il colore della superficie del cappello e dando un aspetto apparentemente diverso a questa specie.

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