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Inviato

Amanita fulva Fr. 1815

Tassonomia
Ordine Agaricales
Famiglia Amanitaceae
Genere Amanita
Sottogenere Amanitopsis
Sezione Amanitopsis

Sinonimi
Amanita vaginata var. fulva (Fr.) Gillet 1874
Amanitopsis fulva (Fr.) W.G. Sm. 1908

Nome italiano
Bubbolina rigata - Bubbolina bruna.

Etimologia
L'epiteto Amanita deriva dal greco Ἀμανὶτης [Amanitos] = fungo del monte Amano, da Ἄμανος [Amanos] = Amano, catena di monti tra la Cilicia e la Siria, nella Turchia asiatica, dove questa specie sembra fosse abbondante in antichità.

Cappello
5-10 cm; di diametro, inizialmente campanulato, poi depresso con leggero umbone più o meno pronunciato, di colore caramello, fulvo, arancione uniforme o con il centro a tonalità più cariche, margine nettamente striato, lamelle prima bianche poi crema, libere al gambo.

Lamelle
Bianche, fitte, adnate, con presenza di numerose lamellule tronche.

Gambo
8-12 × 0,8-1,5 cm, senza anello, slanciato, cilindrico attenuato verso l'alto da pieno a farcito e infine cavo, liscio di colore biancastro o con tonalità concolori al cappello, pruinoso o percorso da squamettature più o meno evidenti, per lo più senza la minima traccia di anello.

Volva
Membranosa ma poco consistente, sottile, più o meno lacero-inguainante, bianca, solitamente con macchie più o meno bruno-ruggine.

Carne
Tenera, friabile, non è molto spessa, abbastanza fragile, bianca o con lieve sfumatura brunastra con odore e sapore insignificanti.

Habitat
Cresce sotto aghifoglie e latifoglie, dall'estate all'autunno, su terreni acidi.

Microscopia
Spore 9-12 x 9-11,5 µm, Q min-max 1-1,1 Q med. 1,06, sferiche, non amiloidi, bianche, lisce, ialine, con guttule, apicolo pronunciato.
Sporata in massa bianca.
Basidi 45-55 × 15-18 µm, tetrasporici, clavati, spesso con testa molto dilatata.
Subimenio cellulare.
GAF non osservati né alla base dei basidi né in altri tessuti.
Velo generale essenzialmente di tipo filamentoso.

Commestibilità o Tossicità
Buona dopo adeguata cottura, tossica da cruda.

Specie simili
Prima indicata come semplice varietà di Amanita vaginata (Bull. : Fr.) Lam., poi elevata a rango di specie, Amanita fulva si distingue dalle altre specie del gruppo della Sez. Amanitopsis, e si determina con relativa facilità, per il cappello di colore giallo-fulvo, per la volva macchiata di bruno-ruggine, per il gambo liscio e per la crescita in esemplari singoli tra i residui legnosi, tanto da sembrare una specie lignicola e saprofita.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Toscana; Luglio 2009; Foto di Massimo Biraghi. Microscopia di Mauro Cittadini.

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Sporata in massa bianca. Spore 9-12 x 9-11,5 µm, da sferiche a globose, Q min-max 1-1,1 Q med. 1,06, lisce, ialine,non amiloidi, con guttule all'interno, apicolo pronunciato. Basidi 45-55 × 15-18 µm, tetrasporici, clavati, spesso con testa molto dilatata. Subimenio cellulare. GAF non osservati né alla base dei basidi né in altri tessuti. Velo generale essenzialmente di tipo filamentoso.

Basidi e basidiospore.

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Ife del velo generale.

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Inviato

Amanita fulva Fr.; Regione Toscana, raduno AMINT di Comano (MS); Giugno 2010; Foto e commento di Tomaso Lezzi.

Amanita fulva è una specie che cresce spesso su ceppi di Castagno in disfacimento.

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Particolare del cappello.

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Particolare della volva concolore al cappello.

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