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Crepidotus cesatii (Rabenh.) Sacc. 1877


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Crepidotus cesatii (Rabenh.) Sacc. 1877

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Crepidotaceae

Cappello
Crepidotus di circa mezzo centimetro di lunghezza con parte superiore bianca, feltro bianco più lungo e arricciato dal lato a cui è attaccato al substrato legnoso. 

Lamelle
Biancastre presto ocra-cannella per il colore della sporata.

Habitat
Su rami a terra, anche rametti secchi di rovo. 

Microscopia
Spore (4,5) 5,6-7,1 (7,4) × (3,8) 5,0-5,8 (6,2) µm; Q = (1,0) 1,1-1,3 (1,4); N = 40; Media = 6,4 × 5,4 µm; Qm = 1,2; subglobose, cortamente ellissoidali, spinulose.
Basidi Tetrasporici, e in minoranza anche bisporici.
Cheilocistidi (24,0) 28,0-35,2 (36,9) × (6,1) 6,4-8,7 (8,9) µm; Q = 3,7-5,2 (5,4); N = 9; Media = 31,5 × 7,3 µm; Qm = 4,4; di profilo irregolare, cilindrico-clavati, a volte flessuosi, angolosi, anche ramificati e con protuberanze.
GAF presenti in tutti i tessuti.
Pileipellis composta da un trichoderma di ife cilindriche con apice arrotondato, riunite anche in lunghi e stretti ciuffi.

Specie simili
Si differenzia dal quasi sosia Crepidotus variabilis per le lamelle che a maturità prendono colorazione decisamente rugginosa e soprattutto per le spore più grandi, di forma diversa (largamente ellittiche e non strettamente ellittiche, cilindriche).

Regione Lazio; Ottobre 2020; Foto di Tomaso Lezzi.

Ritrovamento su rami secchi di rovo. 
Parte superiore bianca, feltro bianco più lungo e arricciato dal lato a cui è attaccato al substrato legnoso.

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Lamelle biancastre presto ocra-cannella per il colore della sporata.

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Spore (4,5) 5,6-7,1 (7,4) × (3,8) 5,0-5,8 (6,2) µm; Q = (1,0) 1,1-1,3 (1,4); N = 40; Media = 6,4 × 5,4 µm; Qm = 1,2; subglobose, cortamente ellissoidali, spinulose.

Crepidotus cesatii 40-3 Spore RC 1000x.jpg

Crepidotus cesatii 46-7 Spore RC 1000x.jpg

Crepidotus cesatii 49-50 Spore RC 1000x.jpg

Crepidotus sp 57 Spore RC 1000x.jpg

Cheilocistidi (24,0) 28,0-35,2 (36,9) × (6,1) 6,4-8,7 (8,9) µm; Q = 3,7-5,2 (5,4); N = 9; Media = 31,5 × 7,3 µm; Qm = 4,4; di profilo irregolare, angolosi, anche ramificati e con protuberanze.

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GAF presenti.

Crepidotus cesatii 39b GAF RC 1000x.jpg

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Crepidotus cesatii (Rabenh.) Sacc.; Germania; Dicembre 2007; Foto e commenti di Mauro Cittadini.

Gli esemplari ritrovati crescevano su alcuni rametti secchi di una pianta cespugliosa, priva di foglie, che non sono stato in grado di identificare. La loro dimensione massima era all'incirca 1,5 cm o poco più, la parte superiore appariva bianca pura, feltrata, si è mantenuta perfettamente bianca anche dopo l'essicazione. Il colore delle lamelle partiva dal biancastro nei giovani esemplari per passare verso un rosa-bruno sino al bruno-tabacco.

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Spore da globose a largamente ellittiche distintamente verrucose, verruche basse molto sottili e fitte (echinulate) (5,5)6-7 × 7-10 (10,5) con Q variabile tra 1,16 e 1,66. La maggioranza delle spore misurate aveva Q inferiore a 1,4. Cheilocistidi cilindrico-clavati a volte flessuosi, basidi sia bi che tetrasporici. GAF presenti in tutte le parti esaminate, pileipellis composta da ife essenzialmente cilindriche con apice arrotondato, che tendono nell'osservazione ad elevarsi in lunghi e stretti ciuffi.
Impossibile non notare la discrepanza tra le misure e le opinioni delle molteplici chiavi consultate (Moser, British Fungus Flora ecc.) nella nostra analisi abbiamo creduto opportuno far prevalere l'opinione di "Nordic Macromycetes" in particolare per la misura sporale rilevata.

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Crepidotus cesatii (Rabenh.) Sacc.; Regione Sardegna; Novembre 2008; Foto di Mauro Cittadini.

Basidiomi di piccole dimensioni (max 18 mm), bianchi con superfice pileca villoso-feltrata.

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GAF presenti in abbondanza in tutti i tessuti esaminati. Cheilocistidi polimorfi, da banali, clavati a lobati sino a digitati o lungamente digitati.

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Spore da globose a subglobose, largamente ellittiche (5)5,5-6,5 × 5,5-8,5, Q varabile da 1,1 a 1,38, finemente, ma distinatamente echinulate.

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  • 5 years later...

Crepidotus cesatii (Rabenh.) Sacc.; Regione Lazio; Foto di Mauro Cittadini.

Si differenzia dal quasi sosia Crepidotus variabilis per le lamelle che a maturità prendono colorazione decisamente rugginosa e soprattutto per le spore più grandi, di forma diversa (largamente ellittiche e non strettamente ellittiche cilindriche).

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