Gruppo Botanico AMINT Inviato 29 Dicembre 2008 Inviato 29 Dicembre 2008 Serapias parviflora Parl. (1837) Sinonimi Serapias elongata Tod. (1876) Serapias occultata J.Gay ex Cavalier (1848) Serapiastrum parviflorum (Parl.) A.A.Eaton (1908) Serapias columnae Aurnier (1851) Serapias laxiflora Rchb.f. (1850) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Liliopsida Ordine: Orchidales Famiglia: Orchidaceae Nomi italiani Serapide minore; Serapide a piccoli fiori Etimologia Il nome del genere, Serapias, probabilmente è stato dato in onore di Serapide o Sarapide (in greco Σέραπις o Σάραπις), antico dio greco-egizio della fertilità; in riferimento alle presunte proprietà afrodisiache dei loro rizotuberi. Il nome specifico è parola composta, derivante dal latino parvus = piccolo, e dal latino flos = fiore; con riferimento alle piccole dimensioni del fiore. Descrizione Pianta slanciata alta fino a 30 cm, con due rizotuberi, ovoidali, sessili, fusto eretto verdino. Foglie: Foglie 4-6 basali lineari-lanceolate, semierette, carenate, le inferiori spesso con chiazze purpuree alla base, brattee uguaglianti o di poco superanti il casco tepalico. Fiori: infiorescenza compatta, stretta con 3-6 piccoli fiori, più o meno lassa e allungata; sepali e petali conniventi a formare un cappuccio acuminato, grigio-verdastro, con nervature rossastre ben evidenti. Labello piccolo, di colore chiaro, da rosso a giallastro, lungo 14-19 mm, con due callosità lineari parallele o poco divergenti; ipochilo concavo con i lobi laterali ricoperti dal casco; epichilo lanceolato, corto , pelosetto, rosso-bruno, porpora o rosso arancio, addossato al fusto. Pollinii gialli, friabili, ovario ingrossato già all'antesi. Tipo corologico: Stenomediterranea. Periodo di fioritura: Aprile-Giugno. Territorio di crescita: Presente al centro e sud dell'Italia isole comprese. Habitat: Prati aridi ed incolti, garighe, oliveti, radure boschive. Somiglianze e varietà: Serapias politisii Renz che si differenzia per i fiori più grandi, di colore più scuro, epichilo più allungato, pollinii verdini non friabili; ovario non ingrossato all'antesi. Note: Questa specie si differenzia dalle altre Serapias in quanto attua l'autoimpollinazione per la riproduzione (cleistogamia) prima ancora di schiudersi. ********* Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT - Schede delle Orchidee Italiane Serapias parviflora Parl. (1837); Regione Sardegna; Maggio 2007; Foto di Franco Sotgiu.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 29 Dicembre 2008 Autore Inviato 29 Dicembre 2008 Serapias parviflora Parl. (1837); Regione Sardegna; Maggio 2007; Foto di Franco Sotgiu.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 29 Dicembre 2008 Autore Inviato 29 Dicembre 2008 Serapias parviflora Parl. (1837); Regione Sardegna; Maggio 2007; Foto di Franco Sotgiu.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 13 Marzo 2012 Autore Inviato 13 Marzo 2012 Serapias parviflora Parl. (1837); Regione Sardegna; Aprile 2011; Foto di Gian Battista Pau.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 13 Marzo 2012 Autore Inviato 13 Marzo 2012 Serapias parviflora Parl. (1837); Regione Sardegna; Aprile 2011; Foto di Gian Battista Pau.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 13 Marzo 2012 Autore Inviato 13 Marzo 2012 Serapias parviflora Parl. (1837); Regione Sardegna; Aprile 2011; Foto di Gian Battista Pau.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 13 Marzo 2012 Autore Inviato 13 Marzo 2012 Serapias parviflora Parl. (1837); Regione Sardegna; Aprile 2011; Foto di Gian Battista Pau.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 13 Marzo 2012 Autore Inviato 13 Marzo 2012 Serapias parviflora Parl. (1837); Regione Toscana; Maggio 2010; Foto di Gianni Bonini.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 13 Marzo 2012 Autore Inviato 13 Marzo 2012 Serapias parviflora Parl. (1837); Regione Toscana; Maggio 2010; Foto di Gianni Bonini.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 13 Marzo 2012 Autore Inviato 13 Marzo 2012 Serapias parviflora Parl. (1837); Regione Toscana; Maggio 2010; Foto di Gianni Bonini.
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