Archivio Micologico Inviato 25 Aprile 2016 Inviato 25 Aprile 2016 Pholiota highlandensis (Peck) Quadr. 1990 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Strophariaceae Sinonimi Pholiota carbonaria (Fr.: Fr.) Singer 1951 Foto e Descrizioni Una bella Pholiota dai colori fiammeggianti. Cresce esclusivamente sui suoli che hanno subito un incendio, crescita fortemente aggregata a gruppi. Foto e commento di Franco Sotgiu.
Archivio Micologico Inviato 25 Aprile 2016 Autore Inviato 25 Aprile 2016 Pholiota highlandensis (Peck) Quadr.; Regione Sardegna; Anno 2005; Foto di Franco Sotgiu.
Archivio Micologico Inviato 25 Aprile 2016 Autore Inviato 25 Aprile 2016 Pholiota highlandensis (Peck) Quadr.; Regione Lazio; Febbraio 2006; Foto e commenti di Mauro Cittadini. Ritrovamento effettuato nell'area di Castel Fusano devastata dall'incendio di qualche hanno or sono.
Archivio Micologico Inviato 25 Aprile 2016 Autore Inviato 25 Aprile 2016 Pholiota highlandensis (Peck) Quadr.; Regione Lazio; Febbraio 2007; Foto di Felice Di Palma.
Archivio Micologico Inviato 25 Aprile 2016 Autore Inviato 25 Aprile 2016 Pholiota highlandensis (Peck) Quadr.; Regione Sardegna; Gennaio 2007; Foto di Franco Sotgiu.
Archivio Micologico Inviato 25 Aprile 2016 Autore Inviato 25 Aprile 2016 Pholiota highlandensis (Peck) Quadr.; Regione Lombardia; Agosto 2007; Foto di Federico Caledda.
Archivio Micologico Inviato 25 Aprile 2016 Autore Inviato 25 Aprile 2016 Pholiota highlandensis (Peck) Quadr.; Regione Lombardia; Dicembre 2008; Foto di Angelo Mariani. Microscopia Spore 6.5-7.5 × 4-5 µm. Basidi. Cheilocistidi fusiformi lageniformi ventricosi 35-62 × 10-12 µm. Pleurocistidi fusiformi lageniformi fino a 75(85) × 11-14 µm. Cuticola con ife incrostate e gelificate fino a 10 µm. GAF della cuticola.
Archivio Micologico Inviato 25 Aprile 2016 Autore Inviato 25 Aprile 2016 Pholiota highlandensis (Peck) Quadr.; Regione Lombardia; Settembre 2009; Foto di Massimo Biraghi. Ceppaia bruciata di Abete rosso. Primordi.
Archivio Micologico Inviato 13 Marzo 2020 Autore Inviato 13 Marzo 2020 Pholiota highlandensis (Peck) Quadr.; Regione Umbria; Gennaio 2018; Foto e descrizione di Mario Iannotti. Pholiota highlandensis si caratterizza ed è facilmente riconoscibile per la crescita a gruppi, anche cespitosi, alla base di alberi bruciati, su tronchi bruciati interrati o su terreni bruciati, tanto da sembrare terricola, ma in ogni caso legata alla presenza di residui legnosi carbonizzati presenti nel substrato. La specie è piuttosto variabile nei colori del cappello e nelle dimensioni. Di norma ha il cappello fortemente glutinoso, inizialmente globoso, poi convesso, mai completamente disteso, con toni da marrone-rossiccio ad arancio, bruno-fulvo, marrone arancio con margine più chiaro, a volte con residui di velo parziale. Lamelle da giallastre a cannella, adnate o smarginate, rade, con presenza di lamellule. Gambo con zona pseudoanulare di 1 cm all’apice, biancastra o giallo pallida, rivestito al di sotto da squame e residui cotonosi del velo parziale, più scuro verso la base. Odore non caratteristico. La specie più vicina è Pholiota brunnescens A.H. Smith et Hesler, si separa dagli esemplari rigogliosi di Pholiota highlandensis per i toni del cappello più bruni, il gambo ricoperto da zone concentriche giallo limone. Spore lisce, ellissoidali, da 6,2-7,7 × 3,9-4,6 µm; Qm = 1,6. Cheilocistidi da strettamente utriformi a fusiformi-lageniformi a parete sottile, ialini o con contenuto giallo omogeneo, talvolta leggermente incrostati di giallo-ruggine. Pleurocistidi molto simili ai cheilocistidi o leggermente più stretti, eccezionalmente con diverticoli laterali nella parte superiore. Microscopia Spore lisce, ellissoidali, da 6,2-7,7 × 3,9-4,6 µm; Qm = 1,6. Osservazione in Melzer a 1000×. Cheilocistidi da strettamente utriformi a fusiformi-lageniformi a parete sottile, ialini o con contenuto giallo omogeneo, talvolta leggermente incrostati di giallo-ruggine. Osservazione in Rosso congo anionico a 400×. Osservazione in Rosso congo anionico a 1000×. Pleurocistidi molto simili ai cheilocistidi o leggermente più stretti, eccezionalmente con diverticoli laterali nella parte superiore. Osservazione in Rosso congo anionico a 400×. Osservazione in Rosso congo anionico a 1000×.
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