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Gyroporus castaneus (Bull. : Fr.) Quél. 1886


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Gyroporus castaneus (Bull. : Fr.) Quél. 1886

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Boletales
Famiglia Gyroporaceae

Sinonimi
Boletus castaneus Bull. : Fr. 1788

Etimologia
Dal latino castaneus = con il colore delle castagne, per il colore del cappello.

Cappello
3-12 cm, globulare, poi si apre per diventare convesso-piano e infine a volte depresso. Sodo e carnoso in particolare al centro, con orlo sottile che diventa ondulato. Cuticola dapprima vellutata poi liscia, lucida e glabra, non viscida, che difficilmente si può separare, color delle castagne con tutte le sue sfumature a volte cannella a volte bruno-arancione, sempre con tonalità decolorate verso il margine.

Imenoforo
Tubuli lunghi fino a 1,5 cm sottili, liberi e arrotondati al gambo e all’orlo del cappello, bianchi poi crema e giallognoli, non virano né anneriscono se toccati. Di lunghezze diverse tali da assumere un aspetto guancialiforme. Pori minuti, rotondi, dapprima bianchi che contrastano in modo molto evidente con il colore generale, poi giallognoli.

Gambo
2-4 × 0,5-1,5(3) cm, piuttosto corto, irregolare, cilindrico, solitamente ingrossato alla base; la corteccia esterna è dura ma friabile e si rompe alla pressione delle dita, pieno ma presto spugnoso, poi cavernoso e infine vuoto, rugoso e leggermente vellutato. Concolore al cappello, dal quale si stacca facilmente con la torsione, a volte più chiaro anche se con chiazze più scure.

Carne
Leggera, compatta e friabile quella del cappello, spugnosa e molle quella del gambo negli esemplari giovani, poi presto cassante e rigida nei soggetti adulti. Bianca, con sfumature rosee all’aria e sotto la cuticola, se contusa ingiallisce leggermente. Sapore dolciastro, odore leggero, come di nocciola.

Habitat
In estate e autunno, solitario o in piccoli gruppi, nei boschi di latifoglie, sotto Quercia, Castagno e Faggio raramente sotto le conifere, nelle radure, spesso nei viottoli sulla terra nuda.

Microscopia
Spore 7-11 × 4,5-7 µm, ellittiche, giallo pallide in massa.

Commestibilità e Tossicità
Tossicità occasionale, dovuta in prevalenza a problematiche di alterazione non chiaramente individuabili all'ispezione visiva-organolettica o ad altri fattori.

Specie simili
Tylopilus felleus (Bull.: Fr.) Kartsen, tossico, gli è simile, ma quest’ultimo ha il gambo pieno, rivestito di un reticolo in rilievo, i pori roseo-ametistini a maturità ed è inoltre amarissimo.
Gyroporus ammophilus (M.L. Castro & L. Freire) M.L. Castro & L. Freire, cresce in ambiente sabulicolo, può presentare tonalità azzurre nella carne e cromatismi diffusi salmonati ed è responsabile di fenomeni d’intossicazione con effetti gastroenterici.

Osservazioni
Il contrasto tra il colore talvolta bruno scuro del cappello e il bianco latte dei pori ricorda notevolmente quello di Boletus aerus Bull.. La carne bianca, pressoché immutabile, avvicina questa Boletacea alla Sezione Edules dei Boletus, oltre all’aspetto generale, ai cromatismi, alla tomentosità della cuticola e al candore dei pori all’esordio; caratteri che possono trarre in errore il principiante. Le dimensioni minute e il gambo liscio, coriaceo e cassante, ricco di cavernosità al suo interno, aiutano notevolmente a sgombrare il campo da eventuali dubbi interpretativi.
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Regione Lazio; Dicembre 2019; Foto di Manuel Atzeni.

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Cistidi. Osservazione in Rosso Congo a 400×.

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Basidi e spore. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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Basidi visti dall'alto. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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Spore. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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Pileipellis. Osservazione in acqua a 200×.

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Pileipellis. Osservazione in acqua a 400×.

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Gyroporus castaneus (Bull. : Fr.) Quél.; Regione Toscana; Ottobre 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini.

Zona collinare attorno a Borgo San Lorenzo, parco di Villa Corte, 250 m s.l.m.
La carne bianca, pressoché immutabile, avvicina questa Boletacea alla Sezione Edules dei Boletus, oltre all’aspetto generale, ai cromatismi, alla tomentosità della cuticola e al candore dei pori all’esordio; caratteri che possono trarre in inganno il principiante. Le dimensioni minute e il gambo liscio, coriaceo e cassante, ricco di cavernosità al suo interno, aiutano notevolmente a sgombrare il campo da eventuali dubbi interpretativi. Specie responsabile di forme gastroenteriche incostanti.

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Particolare del cappello.

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Imenoforo.

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Sezione; il gambo si presenta robusto ma in realtà è fragile: all’inizio pieno, ben presto cavernoso, diventa cavo a maturità pur mantenendo una “corteccia” relativamente spessa. Tale corteccia dà la sensazione di robustezza ma, alla minima pressione, la cavità interna rende il tutto piuttosto fragile e cassante.

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