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Lanmaoa fragrans (Vittad.) Vizzini, Gelardi & Simonini 2015

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Boletales
Famiglia Boletaceae

Nome italiano
Boleto fragrante

Sinonimi
Boletus fragrans Vittad. 1835
Leccinum fragrans (Vittad.) Šutara 1989

Etimologia
Dal latino fragrans = profumato

Cappello
6-16(20) cm, da emisferico a convesso, talvolta guancialiforme o irregolare, con cuticola tomentosa e vellutata, opaca, asciutta, da bruno cioccolata a bruno-marrone scuro, talvolta bruno-rossastro, annerente alla manipolazione, con margine eccedente, sinuoso e involuto nel giovane, poi disteso.

Tubuli e pori
Tubuli corti, sottili, quasi decorrenti sul gambo, da giallo chiaro a giallo-oro, tardivamente olivastri, al taglio viranti al verdastro-azzurro; pori rotondi, piccoli poi più ampi, concolori ai tuboli e anch'essi viranti al verdastro-azzurro, poi bluastri.

Gambo
5-15 × 2-6 cm, robusto, sodo, spesso ingrossato al centro e con base radicante, giallo nella metà superiore e bruno-rossastro verso la base, privo di reticolo, imbrunente al tocco.

Carne
Inizialmente soda poi molle, gialla, con toni più chiari nel cappello, rosato-rugginosa sotto la cuticola e talvolta all'apice del gambo, vira al verde-bluastro alla sezione; odore e sapore gradevoli, fruttati.

Habitat
Tipico delle zone termofile mediterranee, cresce sotto latifoglie in gruppi più o meno numerosi, talvolta subcespitosi. Dall'inizio dell'estate sino all'autunno, con diffusione discontinua, raro al nord.

Microscopia
Spore ocra-olivastre in massa, ellittiche-fusiformi, lisce, 8-15 × 4-6 µm; cistidi fusiformi.

Commestibilità o Tossicità
Buon commestibile.

Osservazioni 
A dispetto del nome, l'odore è spesso debole nel fungo fresco, specie nei giovani esemplari e diventa più intenso soprattutto dopo l'essiccazione.

Specie simili
È una boletacea di grosse dimensioni che, seppur variabile nelle colorazioni pileiche, mantiene costanti alcune caratteristiche quali l'assenza di reticolo sul gambo, la cuticola vellutata e il viraggio al verde-bluastro, che ne semplificano la determinazione. Talvolta gli esemplari con dominanti rossastre possono essere confusi con Baorangia emileorum (Barbier) Vizzini, Simonini & Gerlardi = Boletus emilei Barbieri.

Note nomenclaturali
Specie identificata nel 1835 dal micologo italiano Carlo Vittadini che la inquadrò nel genere Boletus con l'epiteto fragrans, con il quale è stata  ampiamente conosciuta nel tempo. Nell'anno 2015 studi molecolari condotti da GELARDI et al. hanno permesso di trasferire la specie nel genere Lanmaoa. Quest'ultima, creata sempre nell'anno 2015 da G. WU et al., oltre alle differenze filogenetiche, differisce da tutti gli altri generi di Boletaceae per il suo sottile imenoforo che può essere anche di un quinto rispetto alla parte centrale del contesto pileale. Il nome Lanmaoa è in onore al naturalista cinese Lan Mao (1397-1476).

Bibliografia
WU, G. & ZHAO, K., LI, Y.-C., ZENG, N.-K., FENG, B., HALLING, R.E. & YANG, Z.L., 2015. Four new genera of the fungal family Boletaceae. Fungal Diversity DOI 10.1007/s13225-015-0322-0.
Index Fungorum. Index Fungorum no.235. [Data di accesso: 10/05/2020].
VIZZINI, A., 2015. Lanmaoa fragrans (Vittad.) Vizzini, Gelardi, Simonini, comb.nov. Index Fungorum 235: 1. [Data di accesso: 16/05/2020].

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Giovanni Satta - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Foto di Franco Sotgiu.

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