Archivio Micologico Inviato 9 Marzo 2016 Inviato 9 Marzo 2016 Gymnopus hariolorum (Bull. : Fr.) Antonín, Halling & Noordel. 1997 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Tricholomataceae Sinonimi Collybia hariolorum (Bull. : Fr.) Quél. 1872 Note nomenclaturali Specie descritta per la prima volta nell’anno 1782 dal micologo francese Jean Baptiste François Pierre Bulliard, che gli diede l'epiteto di Agaricus hariolorum. In seguito, nell'anno 1872 il micologo e naturalista francese Lucien Quélet ricombinò la specie in Collybia hariolorum, binomio con cui il fungo fu ampiamente conosciuto fino ai primi anni 2000. Attualmente gli studiosi considerano come prioritario il nome scientifico di Gymnopus hariolorum, genere in cui la specie vi fu trasferita nell’anno 1997 dai micologi Antonín, Halling e Noordeloos. Specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni. Bibliografia ANTONÍN, V., HALLING, R.E., NOORDELOOS, M.E., 1997. Generic concepts within the groups Marasmius and Collybia sensu lato. Mycotaxon 63: 359-368. Foto, Descrizioni e Microscopia Regione Emilia Romagna; Aprile 2011; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi. Microscopia Cheilocistidi. Assenza di Pleurocistidi. Caulocistidi. GAF abbondanti in tutte le strutture. Pileipellis.
Archivio Micologico Inviato 9 Marzo 2016 Autore Inviato 9 Marzo 2016 Gymnopus hariolorum (Bull. : Fr.) Antonín, Halling & Noordel.; Regione Emilia Romagna; Maggio 2010; Foto di Massimo Biraghi.
Archivio Micologico Inviato 9 Marzo 2016 Autore Inviato 9 Marzo 2016 Gymnopus hariolorum (Bull. : Fr.) Antonín, Halling & Noordel.; Regione Campania; Maggio 2006; Foto di Felice Di Palma.
Archivio Micologico Inviato 9 Marzo 2016 Autore Inviato 9 Marzo 2016 Gymnopus hariolorum (Bull. : Fr.) Antonín, Halling & Noordel.; Regione Emilia Romagna; Maggio 2013; Foto di Massimo Biraghi. Foto di Emilio Pini.
Archivio Micologico Inviato 3 Settembre 2019 Autore Inviato 3 Settembre 2019 Gymnopus hariolorum (Bull. : Fr.) Antonín, Halling & Noordel.; Regione Umbria; Maggio 2019; Foto di Tomaso Lezzi. Raduno di M.te Cucco, Maggio 2019 Gymnopus caratterizzato da pelosita che risale dalla base del gambo, anche fino a metà gambo, odore forte e sgradevole di cavolo cotto. Cheilocistidi coralloidi; Spore dacrioidi (a forma di lacrima). Cheilocistidi coralloidi. Osservazione in Rosso Congo; 1000×. Spore dacrioidi (a forma di lacrima). Osservazione in Rosso Congo; 1000×.
Archivio Micologico Inviato 3 Settembre 2019 Autore Inviato 3 Settembre 2019 Gymnopus hariolorum (Bull. : Fr.) Antonín, Halling & Noordel. 1997; Regione Umbria; Maggio 2019; Foto di Stefano Rocchi. Raduno di M.te Cucco, Maggio 2019
Archivio Micologico Inviato 3 Settembre 2019 Autore Inviato 3 Settembre 2019 Gymnopus hariolorum (Bull. : Fr.) Antonín, Halling & Noordel.; Regione Umbria; Giugno 2019; Foto di Tomaso Lezzi. Raduno AMi Umbria 2019 a Polino Caratteristico odore di cavolo marcio e pelosità che risale dalla base del gambo fino a metà gambo.
Archivio Micologico Inviato 24 Ottobre 2019 Autore Inviato 24 Ottobre 2019 Gymnopus hariolorum (Bull. : Fr.) Antonín, Halling & Noordel.; Regione Umbria; Giugno 2019; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. Raduno AMi Umbria 2019 a Polino Questa specie può essere determinata sul campo agevolmente per il suo tipico odore di cavolo marcio. Una specie simile è Gymnopus confluens (Pers. : Fr.) Antonín, Halling & Noordel. che si distingue per i cromatismi generali più chiari, beige pallido, per la crescita cespitosa, quasi fascicolata e l’odore nullo; Gymnopus peronatus (Bolton : Fr.) Gray ha anch’esso la base del gambo strigosa ma può essere separata per le lamelle spaziate e il sapore piccante della carne. Microscopia Spore da ellissoidi a oblunghe, 5,2-6,8 × 3,1-3,9, spesso attenuate verso l’appendice ilare, a quasi lacrimoidi; cheilocistidi irregolarmente clavati, talvolta coralloidi; pileipellis costituita da una cutis di ife irregolarmente intrecciate, cilindriche, larghe 30-10 m, a volte con qualche elemento terminale coralloide. GAF abbondanti in tutti i tessuti. Microscopia Spore da ellissoidi a oblunghe, 5,2-6,8 × 3,1-3,9, spesso attenuate verso l’appendice ilare, a quasi lacrimoidi. Osservazione in Rosso Congo a 1000×. Basidi tetrasporici. Osservazione in Rosso congo a 400×. Cheilocistidi irregolarmente clavati, talvolta coralloidi. Osservazione in Rosso Congo a 400×. Pileipellis costituita da una cutis di ife irregolarmente intrecciate, cilindriche, larghe 30-10 m, a volte con qualche elemento terminale coralloide. Osservazione in Rosso congo a 400×. Osservazione in Rosso congo a 1000×.
Recommended Posts