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Leucocoprinus flos-sulphuris (Schnizl.) Cejp 1948

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine: Agaricales
Famiglia: Agaricaceae
Genere: Leucocoprinus

Sinonimi
Leucocoprinus birnbaumii (Corda) Singer 1962

Etimologia
Dal greco leuco = bianco + Coprinus = Coprinus a sporata bianca.
Flos-sulphuris = Fiore di zolfo, per il colore dell'intero fungo.

Cappello
3-7 cm, asciutto, prima a forma di ditale, poi ogivale e infine spianato, conserva sempre il bordo involuto e un umbone. Il margine è tipicamente plissettato e poi striato ed è una delle caratteristiche del Genere. Il colore varia da giallo vivo al giallo zolfo, con squamette giallo più scuro su tutto il cappello, più fitte sull'umbone.
Il cappello degli esemplari giovani è plissettato al margine come un ventaglio e coperto da fioccosità; quando il fungo matura queste pieghe si distendono, la fioccosità rimane solo sulla parte alta delle pieghe e "disegna" delle linee lasciando pulita la parte interna delle pieghe che si distende con la crescita. (vedi la foto che evidenzia questa trasformazione)

Lamelle
Giallo chiaro, quasi bianche, libere, ventricose, con lamellule. Si nota a volte una puntinatura scura sul filo della lamella caratteristica non sempre evidente.

Spore
Spore ovali con tendenza alla forma di limone, con apicolo e poro germinativo. 7-9 × 5-7 µm, bianche in massa.
Evidente la metacromasia in blu di cresile: le spore si colorano di rosso-violetto nella parte interna della parete cellulare (endosporio) che presenta quindi un cromatismo differente, rispetto alla parete esterna (esosporio).
Questa reazione permette di distinguere con sicurezza due generi in alcuni casi piuttosto simili:
Lepiota -> Reazione negativa - le spore si colorano di blu.
Leucocoprinus -> Reazione positiva - l'endosporio si colora di rosso-violetto.
Sono stati osservati sia basidi bisporici che tetrasporici.

Gambo
Separabile. Fino a 9 × 0,6 cm, giallo, leggermente fioccoso, cavo, con base bulbosa. Presenta un anello giallo che cade facilmente. Sottili rizoidi bianchi alla base del gambo.

Carne
Gialla chiara quasi bianca, immutabile, leggermente grigio azzurra alla basa del bulbo.

Habitat
Cresce cespitoso a gruppi di 2-20 individui ma anche in esemplari singoli in ordine sparso. Appartiene a un genere di origine tropicale e il suo habitat è quindi piuttosto particolare, si sviluppa nelle serre, nei vasi concimati dentro casa e d'estate anche nei vasi all'aperto. In serra è stata osservata la nascita su substrato "leggero" con terriccio fibroso usato per le piante tropicali e rinvenuto spesso nei vasi coltivati del genere Maranta (foreste pluviali del Brasile).
All'inizio si presenta con minuscoli corpi rotondeggianti di 1 mm, poi durante i giorni a seguire cresce, a volte molto lentamente, e durante la notte velocemente assume la morfologia della specie, per compiere, in alcuni casi, il proprio ciclo vitale da primordio ad adulto in soli due giorni.

Commestibilità o Tossicità
Specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni.

Caratteristiche organolettiche
Odore fungino, forte; sapore nullo.

Specie simili
Caratteristico per il suo colore giallo e per il suo particolarissimo habitat.
Si potrebbe confondere solo con altri Leucocoprinus con carne non arrossante e colore giallo che sono però molto più piccoli:
Leucocoprinus aureofloccosus diametro massimo del cappello 1,5 cm
Leucocoprinus denudatus diametro massimo del cappello 2 cm
Leucocoprinus medioflavus diametro massimo del cappello 3 cm
o con la Lepiota xanthophylla che ha lamelle gialle, ma non ha il margine striato.

Osservazioni
Il Genere Leucocoprinus è simile al genere Lepiota per le squame sul cappello e al genere Cystolepiota per la fioccosità sul cappello, ha il portamento e la striatura del cappello tipica dei Coprinus, ma con sporata bianca, da cui il nome Leucocoprinus.

Scheda scientifica realizzata da Tomaso Lezzi rev. CSM AMINT.

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Leucocoprinus flos-sulphuris (Schnizl.) Cejp; Regione Lazio; Luglio 2005; Foto e commenti Tomaso Lezzi.

Le foto presentate sono state realizzate sui carpofori che si sono sviluppati in un vaso di acero coltivato in terriccio leggero su balcone all'aperto.

Primordi.

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