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Ajuga reptans L.

 

Sinonimi

Ajuga barrelieri Ten. (1839)

Ajuga breviproles Borbás (1899)

Ajuga nantii Boreau (1863)

Ajuga stolonifera Jeanb. & Timb.-Lagr. (1879)

Ajuga vulgaris Rouy (1909)

- subsp. nantii (Boreau) Rouy (1909)

- subsp. reptans (L.) Rouy (1909)

- var. bifera Gillot (1880)

- var. breviproles (Borbás) Rouy (1909)

- var. stolonifera (Jeanb. & Timb.-Lagr.) Rouy (1909)

 

Tassonomia

Regno: Plantae

Divisione: Magnoliophyta

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Lamiales

Famiglia: Lamiaceae

 

Nome italiano

Bugola o Bugula, Iva comune, Erba di S.Lorenzo

 

Etimologia

Il nome generico deriva probabilmente dal latino jugum = giogo cui si aggiunge il prefisso privativo a-, con il significato di "privo di giogo, non soggiogato"; ciò alluderebbe all'assenza del labbro superiore nella corolla. Secondo Plinio, il nome deriverebbe invece dal verbo latino abigo = spingo fuori, espello, con allusione alle proprietà lassative della pianta.

L'attributo specifico, dal latino repere/reptare = strisciare (da cui anche rettile) fa invece riferimento al carattere strisciante, stolonifero, della pianta.

 

Descrizione

A. reptans è una pianta erbacea perenne, stolonifera, alta fino a circa 20 cm.

La radice è fascicolata; fusti a sezione tetragonale glabrescenti o pubescenti su coppie di facce opposte alternantisi ad ogni internodo, quelli fioriferi eretti, arrossati e con tomento lanoso (sempre su facce opposte) nella porzione apicale (e quindi anche sul rachide dell'infiorescenza); stoloni basali epigei e striscianti, lunghi fino a 30 (40) cm, foliosi e radicanti ai nodi.

 

Foglie

Foglie basali in rosette dense, persistenti alla fioritura, con picciolo lungo come la lamina (questa 2-4 x 8-15 cm), che è ovato-spatolata con margine da subintero a crenato.

Foglie cauline più piccole (larghe 1,5-3 cm e lunghe 3-5 cm), opposte e sessili, o subsessili, a lamina ovata con margine subintero o crenato, di colore verde chiaro e lucide.

Brattee fiorali (foglie cauline modificate) progressivamente più piccole dal basso verso l'alto, a maturità di colore purpureo-violaceo.

 

Fiori

Infiorescenza a spicastro denso, lunga 10-15 cm, con i fiori disposti in pseudo-verticilli all'ascella delle brattee. Brattee più brevi dei fiori, che così risultano ben visibili.

Fiori ermafroditi, con forma tipica della famiglia.

Calice sub-attinomofo, a sepali saldati in un tubo lungo 4-6 mm, peloso, con 5 denti calicini di pari lunghezza, o poco più lunghi.

Corolla zigomorfa, gamopetala, con tubo corollino pubescente, lungo 9-10 mm, di colore variabile dall'azzurro-violetto al bianco (comprese le tonalità intermedie).

Labbro superiore nullo, labbro inferiore lungo 6 mm, trilobo (lobo centrale maggiore dei laterali). Lobi con venature bianche e nervature longitudinali più scure (o completamente bianchi negli esemplari apocromici).

Stami 4, con antere giallastre, completamente emergenti dalla fauce.

Ovario semiinfero, stigma bifido lungo e sporgente, che in mancanza del labbro superiore viene protetto dalla pioggia dalle brattee del verticillo soprastante.

Impollinazione entomofila (farfalle e api).

 

Frutti

Il frutto è uno schizocarpo (tetrachenio reticolato) formato da 4 nucule con superficie rugosa.

 

Periodo di fioritura

Fioritura precoce (Gennaio-Marzo) in Sicilia, più tardiva (Aprile-Luglio) nel Nord e sulle Alpi.

 

Territorio di crescita

Specie spontanea del Continente Europeo (fino al Caucaso e ad eccezione di Scandinavia e fascia a clima più tipicamente mediterraneo), Medio Oriente e Africa settentrionale; in Italia è comune su tutto il territorio, ad eccezione della Sardegna, meno frequente al Sud.

 

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Habitat

Prati fertili e concimati, lungo le siepi e margini dei sentieri, boschi di latifoglie, dal livello del mare fino a circa 1500 m di quota.

 

Somiglianze e varietà

Il genere Ajuga è presente in Italia con altre 6 specie:

A. orientalis L.

A. tenorii Presl

A. pyramidalis L.

A. genevensis L.

A. chamaepitys (L.) Schreber

A. iva (L.) Schreber

Tra tutte queste, A. reptans può essere scambiata solo con A. genevensis, che però non porta stoloni, e con A. pyramidalis, nella quale però, oltre a mancare gli stoloni, le brattee colorate superano, in lunghezza, i fiori, celandoli. In A. genevensis e A. pyramidalis, inoltre, la pelosità, almeno nella parte alta dei fusti, è presente su tutte e 4 le facce.

A. reptans può facilmente ibridarsi con entrambe queste congeneri.

 

Specie protetta

Non risultano notizie di protezione di questa pianta su tutto il territorio italiano.

 

Costituenti chimici

Tannini, saponine, olio essenziale, colina, un glucoside idrosolubile, derivati glicosilati di alcuni fenilpropanoidi (verbascoside e teupolioside), principi amari, flavonoidi, pigmenti (antocianina).

 

Uso Alimentare

I germogli e le foglie possono venire mangiati in insalata.

 

Uso Cosmetologico

Estratti della pianta sono largamente utilizzati in prodotti contro la caduta dei capelli e per la protezione e riparazione del cuoio capelluto. Un infuso della pianta, ricca di tannini, è utile alle pelli delicate facilmente arrossabili e predisposte alla couperose.

 

Uso Farmacologico

La ricerca in campo farmacologico ha evidenziato che estratti della pianta sono in grado di esercitare attività antiossidante ed anti radicali liberi. Possono venire utlizzati per uno svariato numero di patologie allergiche, sia sistemiche che cutanee e l'attività che esplicano è in grado di proteggere l'organismo dai danni causati dall'accumulo di metalli pesanti, come per esempio l'emosiderosi polmonare: una malattia caratterizzata da un accumulo di ferro nei polmoni.

Inoltre alcuni estratti (teupolioside e isoteupolioside) esercitano attività di prevenzione e cura nell'alopecia androgenetica, nell'acne giovanile ed in alcuni tipi di disturbi prostatici.

 

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

 

Medicina alternativa e Curiosità

Ampiamente usata, in passato, nella medicina popolare, è stata considerata dagli erboristi medioevali come un toccasana in grado di curare tutti i mali. Ai nostri giorni la pianta viene utilizzata in fitoterapia per le proprietà cicatrizzanti, antisettiche, digestive e colagoghe. Per uso interno la parte aerea della pianta è utile ad alleviare le irritazioni intestinali, in caso di insufficienza epatobiliare e per arrestare le emorragie. Per uso esterno e topico, in caso di lesioni cutanee, distorsioni e contusioni, infiammazioni ed infezioni del cavo orofaringeo.

 

Note

In lingua inglese uno dei nomi volgari della Bugola è "carpenter's herb" ossia "erba del falegname", per la sua capacità di arrestare il sanguinamento di tagli e ferite.

 

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Renato M. Fondi, Gian Battista Pau e Annamaria Bononcini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

 

Link utili

 

Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT

 

Ajuga reptans L. - Regione Piemonte, Valsesia, 1200 m slm, aprile 2007 - foto di R.M.Fondi

 

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