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Cakile maritima Scop.subsp. maritima

 

Sinonimi

Bunias cakile L.

Cakile maritima subsp. aegyptiaca (Willd.) Nyman

Cakile littoralis Jord.

Cakile crenata Jord.

Cakile cakile (L.) Karst

Cakile monosperma Lange

 

Tassonomia

Regno: Plantae

Divisione: Magnoliophyta

Classe: Magnoliopsida (Dicotyledones)

Ordine: Capparales (Brassicales)

Famiglia: Brassicaceae (Cruciferae)

 

Nome italiano

Ravastrello marittimo

Radicetta marina

 

Etimologia

Secondo De l'Obel* il nome Cakile sarebbe quello con cui il fisico e medico siriano Serapione (Yūhannā Ibn Sarābiyūn - II metà del IX sec. d. C.) denominava la Cakile maritima (e che lo stesso De l'Obel denominava, in onore a quest'autore, Cakile serapionis), e deriverebbe dal greco κήλη (kele) o καλή (kale) = "tumore" in riferimento alla massiccia propagazione della radice nel terreno; a conferma di questa tesi Serapione, per il principio delle affinità, indicherebbe tale specie per la cura dei tumori.

L'epiteto specifico maritima si riferisce semplicemente al particolare habitat di questa specie.

 

*Radice lignosa καλή, propter quam plurima nascitur, putaturque; ea, quam Serapio Cakile vocavit [stirp.: 77 (1576)]

 

Descrizione

Pianta succulenta annuale prostrata o eretta, con steli lunghi fino a 40-50 cm, ramificati sin dalla base; radici molto sviluppate in modo da consentire un solido ancoraggio all'azione erosiva delle onde o in caso di forti venti marini.

 

Foglie

Le foglie sono picciolate, glabre, verdi-glauche, di dimensioni molto variabili; lamina da impari-laciniata, con lacinie da lungamente spatolate a oblunghe a margine da intero a irregolarmente ondulato o dentellato, a lineare-spatolata, subintera o intera, con margine irregolarmente ondulato.

 

Fiori

I fiori, leggermente profumati, sono riuniti in compatti racemi apicali senza brattee; corolla cruciforme con petali spatolati lunghi il doppio del calice (fino a 1 cm), di colore da bianco-rosato a violetto-pallido; stami tetradinami (4 centrali lunghi e 2 laterali più brevi); ovario supero 2-carpellare sincarpico, stigma sessile.

 

Frutti

Silique astate lunghe generalmente da 7 a 25 mm, divise in 2 articoli indeiscenti, di norma monospermi: quello basale subromboidale-obconico, quello superiore di maggiori dimensioni, oblungo-ovoidale, aguzzo, a sezione grossolanamete 4-gonale; a maturità l'articolo superiore è caduco, mentre quello inferiore generalmente persiste fino al disseccamento della pianta; la dispersione, data la particolare leggerezza dei frutti, è perlopiù idrocora (avviene cioé per mezzo del moto ondoso e delle correnti marine che li possono trasportare anche a grandi distanze) e in parte anemocora (per mezzo del vento che ne consente il trasporto sia verso il mare che in direzione apposta, per cui è possibile trovare esemplari anche abbastanza distanti, verso l'entroterra, dalla linea di battigia).

 

Periodo di fioritura

Nelle condizioni climatiche ideali fiorisce tutto l'anno.

 

Territorio di crescita

Questa sottospecie è spontanea delle coste mediterranee e di quelle atlantiche del Marocco e, in parte, della Spagna.

Nel nostro Paese è diffusa in tutte le Regioni che si affacciano al mare.

 

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Habitat

Predilige suoli alomorfi e aridi, caratterizzando la fascia di vegetazione pioniera più prossima alla linea di battigia marina. Colonizza, quindi, i litorali marini, preferibilmente sabbiosi.

 

Somiglianze e varietà

La Cakile maritima s. l. è facilmente distinguibile dalle altre specie della stessa famiglia; in Italia non sono presenti specie congeneri.

 

Specie protetta

Non risultano dati di protezione sul territorio nazionale.

 

Costituenti chimici

Ferro, iodio, potassio, calcio, acido ascorbico, carotenoidi, antocianine, glucosinati, polifenoli, olio.

 

Uso Alimentare

Foglie, steli, germogli e le silique ancora immature possono essere consumati sia freschi, come aggiunta ad insalate, che cotti. Sono ricchi di vitamina C ma hanno un sapore aspro e salato che non li fa apprezzare da tutti i palati. Le piante immature, passate in padella, possono essere utilizzate per condire la pasta. I semi contengono un olio che può venire utilizzato come quello ricavato dalla senape.

 

Uso Cosmetologico

Gli estratti hanno azione antiossidante e, in cosmesi, vengono utilizzati come condizionanti cutanei, per mantenere in buono stato la pelle. Un infuso ricavato dalle cime fiorite, dopo lo shampo, ha un effetto antiforfora. L'infuso delle foglie può essere usato per detergere la pelle grassa.

 

Uso Farmacologico

Uno studio della Université de Bretagne Occidentale, del 2007, ha evidenziato l’ attività antiossidante ed antimicrobica degli estratti metanolici e cloroformici di alcune piante alofite, fra cui la Cakile maritima. Queste attività rendono potenzialmente interessante l’utilizzo di queste specie nell’industria alimentare e in quella cosmetica.

 

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

 

Medicina alternativa e Curiosità

La pianta intera è stata utilizzata nella medicina popolare per le proprietà antiscorbutiche, probabilmente da ascriversi al contenuto in vitamina C, ferro e iodio. In erboristeria si utilizzano i fiori per ottenere una tisana aperitiva, digestiva, fluidificante e blandamente diuretica.

 

Note

 

 

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marika e Annamaria Bononcini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

 

Link utili

 

Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT

 

Cakile maritima Scop. subsp. maritima, Regione Liguria, 0 m s.l.m., Aprile 2008, foto di Marika.

 

Pianta in habitat marino.

 

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