Archivio Micologico Inviato 30 Aprile 2016 Autore Inviato 30 Aprile 2016 Russula sardonia Fr.; Regione Emilia Romagna; Novembre 2009; Foto di Emilio Pini. Con gambi apigmentati.
Archivio Micologico Inviato 30 Aprile 2016 Autore Inviato 30 Aprile 2016 Russula sardonia Fr.; Regione Lombardia, Alzate Brianza; Novembre 2014; Foto di Massimo Biraghi. Bosco con Pino silvestre.
Archivio Micologico Inviato 8 Maggio 2016 Autore Inviato 8 Maggio 2016 Russula sardonia Fr.: Regione Liguria; Ottobre 2015; Foto di Massimo Biraghi.
Archivio Micologico Inviato 5 Settembre 2019 Autore Inviato 5 Settembre 2019 Russula sardonia Fr.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Una Russula, assai comune, dalla carne molto acre alla masticazione, con odore insignificante o debole fruttato. Cresce sotto Pini a due aghi ed è solitamente riconoscibile per il contrasto tra il colore giallo-citrino delle lamelle (soprattutto in età) e il colore del cappello che varia da viola scuro a viola-porpora a viola-bruno, più evidente al centro e, solitamente, più sbiadito verso il margine. Il cappello (di dimensioni 3,5 – 10 cm) si presenta, a maturità, piano anche un po’ depresso al centro, eventualmente con una sorta di umbone irregolare. Gambo duro e cilindrico, con leggero ispessimento mediano, sfumato in modo più o meno parziale di toni viola o rosa-violacei, soprattutto alla base e cosparso di una fine pruina. La confusione con la simile Russula torulosa (fruttificante nello stesso habitat) è risolta dalla maggior robustezza di quest’ultima che presenta comunque lamelle bianche o biancastro-crema ma non citrine. Anche la carne presenta sfumature diverse: biancastra con sfumatura citrina in R. drimeia (escludendo la porzione sottocuticolare in cui è concolore al cappello), biancastra in R. torulosa (escludendo la porzione sottocuticolare in cui è rosso-violacea). Inoltre R. torulosa reagisce positivamente (rosa-rossastro) all'ammoniaca, mentre tale reazione è nulla in R. drimeia. Esemplare vetusto, e un po' disidratato; il contrasto dei colori tra imenoforo e cappello è ancora più evidente:
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