Archivio Micologico Inviato 11 Aprile 2016 Inviato 11 Aprile 2016 Lactarius acerrimus Britzelm. 1893 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Russulales Famiglia Russulaceae Foto e Descrizioni Regione Lombardia, Lago di Endine; Settembre 2011; Foto e microscopia di Gianluigi Boerio. Microscopia Spore ampiamente elissoidi con ornamentazioni alte sino 1,5 µm amiloidi, di grosse dimensioni seppur molto variabili (9,5-13,5 × 8-11 µm), non reticolate. Basidi bisporici e numerosi cheilocistidi piuttosto stretti, affusolati e spesso strangolati all'apice. Basidi e cistidi.
Archivio Micologico Inviato 11 Aprile 2016 Autore Inviato 11 Aprile 2016 Lactarius acerrimus Britzelm.; Regione Emilia Romagna; Agosto 2005; Foto di Massimo Biraghi. Altro scatto.
Archivio Micologico Inviato 11 Aprile 2016 Autore Inviato 11 Aprile 2016 Lactarius acerrimus Britzelm.; Regione Toscana; Settembre 2005; Foto e commento di Tomaso Lezzi. Sotto Castagno, zonatura su tutto il cappello, latice bianco immutabile decisamente piccante. Particolare delle lamelle. Latice bianco, lamelle forcate e anastomosate vicino all'attaccatura col gambo, accenni di scrobicoli sul gambo.
Archivio Micologico Inviato 11 Aprile 2016 Autore Inviato 11 Aprile 2016 Lactarius acerrimus Britzelm.; Regione Lombardia; Agosto 2010; Foto di Massimo Mantovani.
Archivio Micologico Inviato 11 Aprile 2016 Autore Inviato 11 Aprile 2016 Lactarius acerrimus Britzelm.; Regione Campania; Agosto 2005; Foto di Felice Di Palma. Tipico dei boschi di latifoglia, l'esemplare in foto è stato ritrovato sotto Castagno, si riconosce per le lamelle molto spaziate, anastomizzate presso il gambo, di colore crema-rosate e per il latice bianco immutabile, abbondante e di sapore acre bruciante. Potrebbe confondersi con Lactarius zonarius, che però ha lamelle più serrate, senza toni rosati e che non presentano anastomosi così evidenti all'intersezione con il gambo. Il latice è meno acre. Sezione Anastomosi.
Archivio Micologico Inviato 11 Aprile 2016 Autore Inviato 11 Aprile 2016 Lactarius acerrimus Britzelm.; Regione Liguria; Luglio 2009; Foto di Gianluigi Boerio. In radura erbosa in prossimità di quercia a 950 m s.l.m., crescita quasi cespitosa. Dettaglio delle lamelle tipicamente anastomizzate all'attaccatura del gambo e di color carnicino-rosate.
Archivio Micologico Inviato 11 Aprile 2016 Autore Inviato 11 Aprile 2016 Lactarius acerrimus Britzelm.; Regione Toscana; Ottobre 2010; Foto di Gianluigi Boerio.
Archivio Micologico Inviato 11 Aprile 2016 Autore Inviato 11 Aprile 2016 Lactarius acerrimus Britzelm.; Regione Lombardia; Ottobre 2012; Foto e descrizione di Massimo Mantovani. Bosco misto di Ostrya carpinofolia e Quercus sp. La colorazione giallo ocracea, spesso a chiazze, le lamelle rosate e molto anostomosate negli esemplari tipici permettono la determinazione già sul campo. Spesso si osserva la crescita in esemplari fascicolati e in radure aperte. Eventuali dubbi possono presentarsi se si pensa a Lactarius zonarius e Lactarius evosmus, ma la presenza di basidi bisporici nella specie presentata è un ottimo carattere distintivo.
Archivio Micologico Inviato 8 Maggio 2016 Autore Inviato 8 Maggio 2016 Lactarius acerrimus Britzelm.; Regione Emilia Romagna, Media Val Nure; Novembre 2015; Foto di Massimo Biraghi.
Archivio Micologico Inviato 14 Settembre 2019 Autore Inviato 14 Settembre 2019 Lactarius acerrimus Britzelm.; Regione Umbria; Giugno 2016; Foto e microscopia di Stefano Rocchi. (exsiccata SR20160604-01) Descrizione Cappello irregolare, lobato, di colore isabella, ocra-biancastro, tendente leggermente ad imbrunire e con la presenza di lievi zonature al bordo. Lamelle appena decorrenti, un po' arcuate, mediamente spaziate, di colore crema-rosato, tipicamente intervenate-anastomosate ed anche forcate in prossimità del gambo. Piede corto, pieno, sodo, di colore biancastro-crema, di norma senza scrobicoli e macchiato di bruno-rossiccio. Carne soda, bianca con tendenza a divenire leggermente rosata. Reazione verdastra alla Tintura di guaiaco. Odore fruttato o di composta di frutta. Sapore acre bruciante. Latice bianco immutabile, poco abbondante e molto acre. Sporata crema-rosata. Microscopia Spore 9,6-15 × 8,6-11,9 µm; Qm = 1,1, di forma sferica o ellissoidale, non reticolate ma munite di brevi creste poco connesse, frammiste a verruche isolate; ornamentazioni alte da 1 a 1,5 µm. Basidi bisporici; cheilocistidi affusolati ed appendicolati. Osservazioni Trattasi di un fungo abbastanza comune il quale si associa a latifoglie come Quercia e Castagno, prediligendo terreni calcarei. Gli elementi utili per la sua determinazione sono: il riflesso rosato delle lamelle e la loro increspatura, l'acredine bruciante della carne la quale permane in bocca per alcune ore, il latice bianco immutabile e comunque le spore grandi e i basidi bisporici. Le specie simili sono: Lactarius evosmus Kühner & Romagn. il quale si distingue per le lamelle fitte senza riflessi rosati, per l'associarsi anche al Pioppo e al Salice e per le spore più piccole e le ornamentazioni più basse; Lactarius zonarius (Bull.) Fr. il quale si differenzia per il cappello distintamente zonato, per le lamelle piuttosto fitte e regolari e per le spore più piccole; Lactarius illyricus Piltaver il quale si distingue per il cappello di norma non zonato, per vegetare anche sotto al Faggio e per le spore più piccole; Lactarius bresadolanus Singer il quale si differenzia per l'habitat esclusivo alpino, in particolare sotto Abete rosso; Lactarius mediterraneensis Llistos. & Bellù il quale si distingue per i colori più vivi, per la presenza di evidenti scrobicoli al bordo del cappello, per l'associarsi al Leccio e per il latice bianco ma virante al giallo. Ritrovamento di unico esemplare in radura erbosa nei pressi di Quercia. Le lamelle dai riflessi rosati, intervenate-anastomosate, tipiche della specie. La reazione verdastra della carne alla Tintura di guaiaco. Spore 9,6-15 × 8,6-11,9 µm; Qm = 1,1, di forma sferica o ellissoidale, non reticolate ma munite di brevi creste poco connesse, frammiste a verruche isolate; ornamentazioni alte da 1 a 1,5 µm. Spore da sporata. Osservazione 1000× in Melzer. Basidi bisporici. Osservazione 400× in Rosso Congo. Cheilocistidi affusolati ed appendicolati. Osservazione 400× in Rosso Congo. Osservazione 1000× in Rosso Congo.
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