Archivio Micologico Inviato 19 Aprile 2016 Inviato 19 Aprile 2016 Marasmius bulliardii Quél. 1878 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Marasmiaceae Foto e Descrizioni Marasmius bulliardii è difficilmente distinguibile, sulla base del soli caratteri morfologici, da Marasmius rotula. Ottimi indizi per il suo riconoscimento a livello macroscopico possono essere: la presenza di una papilla bruno scuro-nerastra al centro del cappello e l'habitat su foglie, mentre M. rotula è preferenzialmente lignicolo. Regione Lazio; Settembre 2005; Foto, disegno e commento di Tomaso Lezzi. Cappello con piccolo disco nero al centro. Collarium evidente, nell'ambito delle dimensioni. Ingrandimento, su un fungo girato si vede il Collarium. Disegno di Tomaso Lezzi
Archivio Micologico Inviato 19 Aprile 2016 Autore Inviato 19 Aprile 2016 Marasmius bulliardii Quélet; Regione Sardegna; Raduno Novembre 2007; Foto di Mauro Cittadini.
Archivio Micologico Inviato 19 Aprile 2016 Autore Inviato 19 Aprile 2016 Marasmius bulliardii Quélet; Regione Lombardia; Maggio 2013; Foto, commento e microscopia di Massimo Biraghi. Molto si è detto, sulla diversità (cito i taxa presenti su molte opere nella letteratura, non ultima quella da noi addottata) di Marasmius rotula, Marasmius bulliardii, Marasmius quercophilus e non ultimo Marasmius wettstenii. Se meno diffilcoltosa sembrerebbe la distinzione tra Marasmius rotula e Marasmius bulliardii, diventa più difficile interpretare e verificare le differenze tra M. bulliardii, Marasmius quercophilus e M. wettstenni. Ci vengono in aiuto, ma è tutt’altro che facile, viste la consistenza e le dimensioni dei miceti, le osservazioni dei caratteri microscopici, in primis la forma degli elementi della pileipellis. Marasmius rotula, bulliardii e wettsenii sono collocati nella Famiglia delle Marasmiaceae, Genere Marasmius, Sezione Marasmius, Subsezione Marasmius per la pileipellis con cellule diverticolate (tipo scopa) e di tipo ruota denticolata (rotary cells). Se l’identificazione di Marasmius rotula può essere agevolata anche per la crescita su un substrato specifico (legno), oltre che per le celle con proiezione molto varabile della pileipellis, diverso è il caso della distinzione tra M. bulliardii e M. wettsteini, anche in relazione al fatto che molti autori li sinonimizzano, considerando M. wettstenii una mera varietà di conifera di M. bulliardii. Bisogna constatare che macroscopicamente le colorazioni della cuticola appaiono ocracee o ocra-brunastre in M. wettstenii, ma questo potrebbe essere dovuto alla crescita su detriti (per lo più aghi) di conifera (Picea e Abies) e quindi in substrato acido. Microscopicamente i due taxa sono simili, vengono prese in considerazione le misure delle protuberanze delle celle, nel caso specifico più corte e fini in M. wettstenii, ma ci si può rendere conto quanto sia pretestuosa questa distinzione. Macroscopicamente vengono ritenuti “importanti” il numero delle lamelle, fino a 19 in M. bulliardii, fino 15-16 in Marasmius wettstenii. Diverso invece il discorso per Marasmius quercophilus (Gymnopus), inserito nella Famiglia delle Omphalotaceae (cheilocistidi e pileipellis mai con celle tipo rotary o di tipo dryophila) Genere Gymnopus sezione Androsacei , con pileipellis imeniforme e irregolarmente a trichodema, diverticolata con 2-3 elementi e con struttura ramificata) Macroscopicamente presenta lamelle più rade (max 12 elementi) inserite in un pseudocollarium. Un'attenta osservazione di questi caratteri ci permette una “agevole” separazione. Gera d'Adda; località Pumenengo, su fogliame e piccoli detriti vegetali nei pressi di Farnia. Microscopia Spore da ellissoidali a larmiformi (sporata). Basidi banali, tetrasporici. Filo lamellare con basidioli e cistidioli. Cheilocistidi tipo "rotary". Pileipellis con ife intricate, non tipo dryophila e cellule del tipo rotary.
Recommended Posts