Archivio Micologico Inviato 5 Maggio 2016 Inviato 5 Maggio 2016 Xerocomellus porosporus (Imler ex Watling) Šutara 2008 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Boletales Famiglia Boletaceae Sinonimi Xerocomus porosporus Imler 1958 Boletus porosporus Imler ex Watling 1968 Etimologia Xerocomus = con la chioma asciutta (dal greco xerós =arido e kóme = chioma) porosporus = spore con poro germinativo. Cappello Dai 20 ai 70 mm di diametro, inizialmente emisferico poi convesso, a maturità appianato, irregolarmente ripiegato, di colore bruno grigiastro, bruno olivastro con tonalità più o meno scure, cuticola presto screpolata, areolata, asciutta, tomentosa, che attraverso le fessure mostra la carne biancastra, a volte la parte erosa è colorata di rosso ciclamino. Imenoforo Tubuli lunghi, da adnati ad annessi con un dentino, di colore giallo, poi giallo verdastro, pori irregolari, angolosi, come i tuboli virano al bluastro se contusi. Gambo Cilindrico, ma anche clavato, attenuato verso la base, quasi privo di costolature, ricurvo, di colore giallo all'apice, nella parte centrale presenta talvolta sfumature rossastre mentre alla base tonalità brunastre. Base con resti miceliari di colore biancastro. Carne Di colore biancastra nel cappello, giallo carico all’apice del gambo, più pallida nella zona sottostante, verso la base brunastra. Al taglio vira debolmente all’azzurro vicino ai tubuli. Odore debolmente fungino, sapore dolce. Habitat Cresce nei boschi di latifoglia associato a Fagus ssp., Quercus spp., Carpinus ssp. e Betula spp. ed in boschi misti, eccezionalmente con Picea spp. e Abies spp. Commestibilità e tossicità Commestibile. Microscopia Spore 13,7-16,4(16,9) × 5,0-6,5 µm, media 15,3 × 5,8 µm, Q = 2,3-3,2; ; Qm = 2,7, misurazioni su n. 32 spore da sporata; la maggior parte sono caratterizzate da parete spessa, con apicolo asimmetrico, lungamente ellissoidali, subcilindriche, con un apice tronco. Imler, che nel 1968 ha descritto la specie (Ladurner et al., 2003, p. 198), descrive così le spore: Sporis plerumque summis truncatis atque parvo poro germinativo praeditis. Cioè: Spore per la maggior parte con la sommità tronca, e piccolo poro germinativo. Ladurner et al. (2003, p. 198) nella descrizione delle spore le definiscono: "senza un vero poro germinativo". Nelle nostre osservazioni abbiamo notato in effetti che nella parte più apicale della spora spesso la parete sporale si assottiglia, simulando un poro germinativo, come si può ben vedere nelle seguenti fotografie delle spore, effettuate su materiale fresco. Basidi clavati, bisporici e tetrasporici. Cheilocistidi e pleurocistidi poco abbondanti, la maggior parte fusiformi, ventricosi. Pileipellis è una physalo-palisadoderma, cioè è formata formata da ife cilindriche, per lo più disposte parallelamente a simulare una palizzata, con elementi sovrapposti, da lisce ad incrostate, con terminali cilindrici, a forma di ghianda e di proiettile. Stipite con struttura formata da ile cilindriche, parallele, settate, leggermente intrecciate. Osservati caulocistidi tipo peli ed imeniformi. Specie simili Xerocomellus marekii (Šutara & Skála) Šutara = Xerocomus marekii (Šutara & Skála) Klofac si separa per il cappello rossastro, per la carne che imbrunisce, anch’esso ha spore con apice tronco, lisce. Xerocomellus fennicus (Harmaja) Šutara = Xerocomus fennicus (Harmaja) H. Ladurner & Simonini altra specie europea con le spore con apice tronco, e striate, elemento piuttosto caratteristico ed ha il cappello di colore rossastro. Xerocomellus porosporus spesso è stato confuso con Xerocomellus chrysenteron (Bull.) Šutara = Xerocomus chrysenteron (Bull.) Quél. e Xerocomellus pruinatus (Fr. & Hök) Šutara = Xerocomus pruinatus (Fr. & Hök) Quél. che sostanzialmente differiscono per carne del cappello con tonalità rosse e le spore non tronche. Xerocomellus truncatus (Singer, Snell & E.A. Dick) Klofac = Xerocomus truncatus Singer, Snell & E.A. Dick è una specie americana, microscopicamente sono molto simili, l'elemento dirimente è che Xerocomellus porosporus ha le spore di dimensione maggiore; macroscopicamente X. truncatus presenta marcate colorazioni rossastre nel cappello, nelle fessure della carne e nel gambo. Osservazioni Dal punto di vista macroscopico Xerocomellus porosporus, si caratterizza per il cappello presto areolato, che rende visibile fra le screpolature la carne biancastra, giallo pallido, generalmente privo di evidenti colorazioni rossastre, gambo brunastro verso la base. Alla sezione la carne presenta il tipico colore giallo pallido nel cappello e brunastro nel gambo. Note nomenclaturali Questa specie era tradizionalmente inserita nel genere Xerocomus, recenti studi molecolari hanno però dimostrato la polifilia di questo genere che di conseguenza ha perso validità tassonomica. Per tale ragione il genere Xerocomus s.l. è stato smembrato e le specie appartenenti sono state inserite in altri generi già esistenti o creati ad hoc fra cui Xerocomellus Šutara 2008. Le specie appartenenti a questo nuovo genere sono distinguibili dagli altri funghi xerocomoidi per dettagli microscopici quali la struttura della pilipellis a palissadoderma, la trama imeniale più simile a quella del genere Boletus e la superficie sporale liscia o striata longitudinalmente ma mai bacillata nelle osservazioni al microscopio elettronico. Indagini molecolari hanno dimostrato l’effettiva validità tassonomica di questo nuovo raggruppamento. Bibliografia LADURNER, H. & SIMONINI, G., 2003. Xerocomus s.l. Fungi Europæi. Vol. 8. Alassio (SV): Ed. Candusso. ŠUTARA, J., 2008. Xerocomus s. l. in the light of the present state of knowledge. Czech Mycol. 60(1): 29-62. [Data di accesso: 10/04/2022]. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Abruzzo, Pesco Costanzo (AQ), faggeta di Sant’Antonio; Ottobre 2014; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. (Exsiccatum MI20141004-03) Foto macro per evidenziare il gambo in sezione con la carne giallo pallido nel cappello e brunastra nel gambo; la cuticola tipicamente screpolata. Spore 13,7-16,4(16,9) × 5,0-6,5 µm, media 15,3 × 5,8 µm, Q = 2,3-3,2; ; Qm = 2,7, misurazioni su n. 32 spore da sporata; la maggior parte sono caratterizzate da parete spessa, con apicolo asimmetrico, lungamente ellissoidali, subcilindriche, con un apice tronco.Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Basidi clavati,osservati bisporici e tetrasporici. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Cheilocistidi poco abbondanti, la maggior parte fusiformi, ventricosi. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. Pleurocistidi poco abbondanti, la maggior parte fusiformi o ventricosi. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×. La pileipellis è una physalo-palisadoderma, cioè formata da ife cilindriche con elementi sovrapposti, per lo più disposte parallelamente a simulare una palizzata, da lisce ad incrostate, con terminali cilindrici, a forma di ghianda e di proiettile. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Stipite con struttura formata da ile cilindriche, parallele, settate, leggermente intrecciate. Osservati caulocistidi tipo peli ed imenoformi. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×.
Archivio Micologico Inviato 5 Maggio 2016 Autore Inviato 5 Maggio 2016 Xerocomellus porosporus (Imler ex Watling) Šutara; Regione Abruzzo; Settembre 2005; Foto di Tomaso Lezzi. Boschi di Marsia, Faggio puro. Trovato in una radura soleggiata trai Faggi. Le spore osservate al microscopio mostrano il profilo tronco piuttosto caratteristico.
Archivio Micologico Inviato 17 Marzo 2020 Autore Inviato 17 Marzo 2020 Xerocomellus porosporus (Imler ex Watling) Šutara; Regione Puglia; Ottobre 2018; Foto, descrizione e microscopia Mario Iannotti. Cappelllo con toni bruno-olivastri, cuticola secca, finemente tomentosa, screpolata, areolata, che mostra la carne biancastra. Gambo poco costolato, cilindrico, flessuoso, spesso ricurvo verso la base, che a volte termina leggermente clavata. La carne è di colore da biancastra a crema, giallastra, nel cappello e all’apice del gambo, mentre alla base ha toni bruno-scuro, vira leggermente al blu in tutto il carpoforo. I caratteri distintivi di questa specie sono le spore tronche e la tendenza della base del gambo a scurire al bruno-scuro, bruno-nerastro smorto. Spore 14,3-16,4(17,9) × 5,4-6,7 µm; Q = 2,4-2,9; Qm = 2,7, pluriguttulate, caratterizzate da parete spessa, con apicolo asimmetrico, lungamente ellissoidali, subcilindriche, con un apice tronco. Spore 14,3-16,4(17,9) × 5,4-6,7 µm; Q = 2,4-2,9; Qm = 2,7, pluriguttulate, caratterizzate da parete spessa, con apicolo asimmetrico, lungamente ellissoidali, subcilindriche, con un apice tronco. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.
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