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Silene saxifraga L. (1753)

Sinonimi
Silene velcevii Jordanov & Panov (1966)
Silene petraea Waldst. & Kit. (1804)
Silene hayekiana Hand.-Mazz. & Janch. (1905)
Cucubalus saxifragus Lam. (1779)


Tassonomia
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Caryophyllales
Famiglia: Caryophyllaceae

Nome italiano

Silene sassifraga

Etimologia
L'epiteto generico, Silene, è di etimo incerto. Potrebbe derivare greco Σειληνός (Seilenós) = Sileno (in latino Silenus), che la mitologia greco-antica ricorda come padre adottivo e compagno di Bacco. Sileno viene spesso raffigurato sotto sembianze umane ma anche con attributi animaleschi come orecchie, coda e zoccoli equini, e coperto di schiuma dovuta alla vinificazione. Forse quest'ultima caratteristica può giustificare la scelta dell'epiteto generico: infatti molte specie di Silene sono cosparse da una tipica secrezione vischiosa che può ricordare una sorta di schiuma. Oppure può derivare sempre da Sileno che viene raffigurato anche con una gran pancia rotonda: in tal caso ricordando la tipica forma a palloncino dei fiori di molte specie di Silene. Altra origine può riscontrarsi nella parola greca σίαλον (sialon) = saliva, sputo; in riferimento alla tipica secrezione vischiosa e attaccaticcia secreta dal fusto di molte specie di Silene.
L'epiteto specifico è parola composta; deriva dal latino saxum = sasso; e dal verbo latino frangere = spaccare, rompere. Quindi, alla lettera: "che rompe la roccia"; in riferimento all'ambiente di crescita di questa specie, le cui radici riescono a inserirsi anche tra piccole fessure tra le rocce. La pianta, in seguito al suo sviluppo, può in parte sgretolare le rocce da cui è sorta.

Descrizione
Pianta erbacea perenne, a portamento cespitoso, con fusti legnosi alla base e molto ramificati, ruvidi nella parte inferiore, glandulosi a metà e viscosi verso l'apice; foglie da oblanceolate a lineari, acute, ciliate e ruvide ai bordi, calice clavato, glabro e biancastro, solcato da 10 venature trasversali, con denti ovali ottusi, fiore bianco-verdastro al tubo, petali esterni di colore rossastro, bianco rosati internamente, lembi dei petali bifidi che tendono ad arricciarsi verso l'interno, 10 stami e 3 stigmi. Il frutto è una capsula ovoidale, i semi sono tubercolati con dorso piatto. Fiorisce da maggio ad agosto, da 600 a 2400 m s.l.m., alla base delle rocce calcaree montane. Presente in tutta Italia ad esclusione di Puglia e Sardegna.

Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza

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Silene saxifraga L. (1753); Regione Veneto; Giugno 2008; Foto di Gianni Bonini.

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