Gruppo Botanico AMINT Inviato 10 Giugno 2011 Inviato 10 Giugno 2011 Silene saxifraga L. (1753) Sinonimi Silene velcevii Jordanov & Panov (1966) Silene petraea Waldst. & Kit. (1804) Silene hayekiana Hand.-Mazz. & Janch. (1905) Cucubalus saxifragus Lam. (1779) Tassonomia Divisione: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Caryophyllales Famiglia: Caryophyllaceae Nome italiano Silene sassifraga Etimologia L'epiteto generico, Silene, è di etimo incerto. Potrebbe derivare greco Σειληνός (Seilenós) = Sileno (in latino Silenus), che la mitologia greco-antica ricorda come padre adottivo e compagno di Bacco. Sileno viene spesso raffigurato sotto sembianze umane ma anche con attributi animaleschi come orecchie, coda e zoccoli equini, e coperto di schiuma dovuta alla vinificazione. Forse quest'ultima caratteristica può giustificare la scelta dell'epiteto generico: infatti molte specie di Silene sono cosparse da una tipica secrezione vischiosa che può ricordare una sorta di schiuma. Oppure può derivare sempre da Sileno che viene raffigurato anche con una gran pancia rotonda: in tal caso ricordando la tipica forma a palloncino dei fiori di molte specie di Silene. Altra origine può riscontrarsi nella parola greca σίαλον (sialon) = saliva, sputo; in riferimento alla tipica secrezione vischiosa e attaccaticcia secreta dal fusto di molte specie di Silene. L'epiteto specifico è parola composta; deriva dal latino saxum = sasso; e dal verbo latino frangere = spaccare, rompere. Quindi, alla lettera: "che rompe la roccia"; in riferimento all'ambiente di crescita di questa specie, le cui radici riescono a inserirsi anche tra piccole fessure tra le rocce. La pianta, in seguito al suo sviluppo, può in parte sgretolare le rocce da cui è sorta. Descrizione Pianta erbacea perenne, a portamento cespitoso, con fusti legnosi alla base e molto ramificati, ruvidi nella parte inferiore, glandulosi a metà e viscosi verso l'apice; foglie da oblanceolate a lineari, acute, ciliate e ruvide ai bordi, calice clavato, glabro e biancastro, solcato da 10 venature trasversali, con denti ovali ottusi, fiore bianco-verdastro al tubo, petali esterni di colore rossastro, bianco rosati internamente, lembi dei petali bifidi che tendono ad arricciarsi verso l'interno, 10 stami e 3 stigmi. Il frutto è una capsula ovoidale, i semi sono tubercolati con dorso piatto. Fiorisce da maggio ad agosto, da 600 a 2400 m s.l.m., alla base delle rocce calcaree montane. Presente in tutta Italia ad esclusione di Puglia e Sardegna. Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza Silene saxifraga L. (1753); Regione Veneto; Giugno 2008; Foto di Gianni Bonini.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 10 Giugno 2011 Autore Inviato 10 Giugno 2011 Silene saxifraga L. (1753); Regione Veneto; Giugno 2008; Foto di Gianni Bonini. Fiore e frutto.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 10 Giugno 2011 Autore Inviato 10 Giugno 2011 Silene saxifraga L. (1753); Regione Veneto; Maggio 2007; Foto di Giuliano Gnata. Macro frontale sulla corolla.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 10 Giugno 2011 Autore Inviato 10 Giugno 2011 Silene saxifraga L. (1753); Regione Veneto; Maggio 2008; Foto di Giuliano Gnata. Fiore di lato.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 10 Giugno 2011 Autore Inviato 10 Giugno 2011 Silene saxifraga L. (1753); Regione Toscana; Maggio 2008; Foto di Nello Venturini. Un "cuscino" sulle rocce.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 10 Giugno 2011 Autore Inviato 10 Giugno 2011 Silene saxifraga L. (1753); Regione Toscana; Maggio 2008; Foto di Nello Venturini.
Gruppo Botanico AMINT Inviato 10 Giugno 2011 Autore Inviato 10 Giugno 2011 Silene saxifraga L. (1753); Regione Veneto; Giugno 2009; Foto di Giuliano Gnata.
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