Archivio Micologico Inviato 26 Aprile 2016 Inviato 26 Aprile 2016 Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr. 1821 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Polyporales Famiglia Polyporaceae Sinonimi Polyporus lentus Berk. 1860 Polyporus forquignonii Quél 1885 Foto e Descrizioni Regione Umbria; Settembre 2008; Foto di Tomaso Lezzi.
Archivio Micologico Inviato 26 Aprile 2016 Autore Inviato 26 Aprile 2016 Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr.; Regione Sardegna; Settembre 2005; Foto di Franco Sotgiu.
Archivio Micologico Inviato 26 Aprile 2016 Autore Inviato 26 Aprile 2016 Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr.; Regione Sardegna; Settembre 2005; Foto di Franco Sotgiu.
Archivio Micologico Inviato 26 Aprile 2016 Autore Inviato 26 Aprile 2016 Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr.; Regione Sardegna; Settembre 2005; Foto di Franco Sotgiu.
Archivio Micologico Inviato 26 Aprile 2016 Autore Inviato 26 Aprile 2016 Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr.; Regione Sardegna; Novembre 2007; Foto di Gianni Bonini.
Archivio Micologico Inviato 26 Aprile 2016 Autore Inviato 26 Aprile 2016 Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr.; Regione Lazio; Settembre 2008; Foto di Mauro Cittadini. Microscopia: basidi clavati, tetrasporici, spore lisce, da strettamente ellittiche a sub-cilindriche, con contenuto grnuloso e piccole guttule, misure 12-15(16) × (5)5,5-6,5.
Archivio Micologico Inviato 26 Aprile 2016 Autore Inviato 26 Aprile 2016 Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr.; Svizzera; Maggio 2015; Foto di Roberto Cagnoli.
Archivio Micologico Inviato 31 Agosto 2019 Autore Inviato 31 Agosto 2019 Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr.; Regione Toscana; Settembre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Poliporo assai comune, rinvenibile su legno marcescente di latifoglia (come questi esemplari, su cerro) oppure emergente da uno sclerozio duro formato da un intreccio compatto tra micelio, terra, sassi e radici (questo sclerozio è quindi una sorta di consistente conglomerato, detto “pietra fungaia”, che può pesare anche 10 kg e oltre). Cappello di diametro massimo sui 15 cm, circolare o reniforme, depresso al centro, cosparso, almeno nei giovani esemplari, di piccole squamule più scure del colore di fondo che può variare dal giallo-ocra al bruno. Margine sottile, un poco fibrilloso-ciliato. Imenoforo di color crema chiaro, con pori angolosi, anche a forma poligonale allungata; con tubuli disposti su un singolo strato, decorrenti sul gambo. Il gambo è di solito laterale, talvolta centrale, di colore ocra chiaro, spesso ricurvo alla base che si presenta cosparsa di fine peluria biancastra. Carne soda ma non coriacea, di colore crema biancastro, con odore fungino leggero e gradevole. P. tuberaster può confondersi con P. squamosus che tuttavia è di dimensioni assai più imponenti (cappello di diametro fino a 50 o 60 cm di diametro) e che ha carne dura e coriacea con odore di cocomero o di farina bagnata. Inoltre il suo gambo è, in proporzione al cappello, corto e quasi rudimentale, di colore bruno o bruno nerastro. Giovani esemplari. Esemplari più maturi. Particolari dell'imenoforo.
Archivio Micologico Inviato 1 Settembre 2019 Autore Inviato 1 Settembre 2019 Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers. : Fr.) Fr.; Regione Lazio; Settembre 2016; Foto di Felice Di Palma.
Archivio Micologico Inviato 1 Settembre 2019 Autore Inviato 1 Settembre 2019 Polyporus tuberaster (Jacq. ex Pers.) Fr.; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Stefano Rocchi. Workshop - Gli Aphyllophorales e la biodiversità, Riserva Naturale Biogenetica di Camaldoli (AR).
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