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Crocus ligusticus Mariotti


Sinonimi
Crocus medius Balbis

Regno:Plantae
Divisione:Magnoliophyta
Classe:Liliopsida
Ordine:Asparagales
Famiglia:Iridaceae

Nome italiano
Zafferano ligure.

Etimologia
Il nome generico Crocus deriva dal greco Krokos, che significa filamento e si riferisce agli stimmi sfrangiati tipici di alcune specie. Ligusticus per via della zona di maggior crescita.

Descrizione
Pianta erbacea bulbosa, perenne, alta fino a 30 cm, con bulbo ± schiacciato ai vertici e rivestito di tuniche brune fibrose non reticolate, priva di foglie all'antesi.

Foglie
Alla fioritura sono presenti da 2 a 4 foglie ridotte alla sola guaina; le altre foglie, generalmente in numero di 2 (più di rado fino a 4), sessili, lineari, lunghe fino ad una trentina di cm, con una banda mediano-longitudinale bianca, spuntano alcuni mesi dopo la fioritura per raggiungere le massime dimensioni in primavera.

Fiori
I fiori, singoli e inodori, sono avvolti da una spata infundibuliforme bianco-verdastra e di consistenza scariosa; il tubo perigoniale, bianco e sfumante di violetto in alto, è lungo fino a 25 cm ed è composto da 6 lacinie in 2 verticilli, le 3 esterne di dimensioni maggiori delle interne, violette (in diversi gradi, a seconda degli esemplari), fauce biancastra, in genere con striature radiali più scure; stami 3, opposti ai sepali con antere lunghe ± il doppio rispetto ai filamenti; stigma fimbriato, di colore rosso intenso e superante in altezza gli stami.

Frutti
Il frutto è una piccola capsula ovoidale brunastra lunga fino a 12 mm e contenente numerosi piccoli semi; come in tutte le altre specie congeneri, il frutto è portato all'incirca al livello del suolo.

Periodo di fioritura
Fiorisce da fine settembre a inizio novembre.

Territorio di crescita
Endemismo della Liguria, del basso Piemonte e del Nizzardo (Francia).

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Habitat
Cresce in boschi chiari, prati a sfalcio, radure e ambienti prativi collinari e montani, in media fra i 600 e i 1400 m, ma si può trovare tanto a basse quote come a sfiorare il piano sub-alpino.

Somiglianze e varietà
Le altre specie italiane con fioritura nella tarda estate-inizio autunno sono:

  • Crocus thomasii Ten. si differenzia per: foglie già presenti all'antesi, cigliate ai margini, fiore con lacinie subeguali, giallognole alla fauce con peli, stimmi interi di colore arancio e filamenti più corti delle antere, bianchi e pelosi. Bulbo con tuniche fibrillose che a volte lo superano. Presente, allo stato spontaneo in Puglia, Basilicata e Calabria.
  • Crocus longiflorus Rafin. ha bulbo con guaina scura e sfilacciata, le foglie, generalmente 2, spuntano prima dei fiori, ciascuna avvolta da una spata biancastra, fiori odorosi e con lacinie subeguali, di colore viola carico e gialli alla fauce, antere poco più lunghe dei filamenti, stilo bianco con 3 stigmi sfrangiati di colore rosso. Cresce pontaneo in Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria.

Nel sud-ovest della Francia e nel nord-est della Spagna cresce il Crocus nudiflorus Sm. a lungo confuso con Crocus ligusticus Mariotti, simile nell'aspetto e nel periodo di crescita di fiori e foglie. Come il C. ligusticus Mariotti anche C. nudiflorus Sm. ha i fiori con gli stimmi fimbriati, ma sono più corti degli stami e di colore rosso-arancio; il bulbo è più piccolo, con le tuniche fibrilloso-membranacee, la spata non è acuminata, i segmenti della corolla sono molto più stretti e il colore è più chiaro.

Specie protetta
L. R. 02/11/1982, n° 32 Piemonte, art. 15, comma 2, l'ha inserita come pianta a protezione integrale nelle Province in cui cresce (Al, CU. VC).
Protetta anche in Francia e inserita nel Libro Rosso tomo I "de la Flore menacée de France" che è pubblicato dal Museo Nazionale di Storia Naturale e dal Ministero dell'Ambiente Francese. L'ordinanza del 9 maggio 1994 la inserisce nelle piante protette in PACA (Provence-Alpes-Cote d'Azur).

Costituenti chimici
La pianta contiene: carotenoide zeaxantina e i suoi derivati: crocetina, crocina, picrocrocina e composti volatili (safranale), alcaloidi, saponine, fitosteroli, zuccheri, minerali, vitamine del gruppo B, in particolare vitamina B1 e B2, nonché composti volatili come α e β-pinene ed eucaliptolo.

Uso Alimentare
Dagli stimmi florali essiccati di varie specie appartenenti al genere Crocus si ricava una polvere rossa, lo zafferano, con proprietà coloranti ed aromatiche, in maggiore o minor misura. Lo zafferano entra come ingrediente essenziale in svariate ricette, soprattutto tipiche dei paesi mediterranei, ed è usato anche in liquoreria. Le maggiori qualità aromatiche appartengono alla spezia ricavata da Crocus sativus .

Uso Cosmetologico
Anticamente, a Creta, lo zafferano veniva usato come cosmetico, per colorare le labbra ed i seni delle donne ed entrava anche come ingrediente di profumi ed essenze.

Uso Farmacologico
I carotenoidi presenti negli stimmi esercitano documentata attività antiossidante ed antiradicalica, in misura proporzionale alle percentuali presenti. Ben documentata è anche l'attività a livello del Sistema Nervoso Centrale: antispastiica, sedativa e in grado di influenzare il tono dell'umore (antidepressiva). Le sostanze aromatiche esercitano attività stimolante dell’appetito e favoriscono la digestione.

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

Medicina alternativa e Curiosità
Un analgesico dentistico si ricava dal croco. In medicina tradizionale le parti usate sono gli stami e lo stimma florale, in funzione antispastica, afrodisiaca, aperitiva, carminativa, emmenagoga (per aumentare il flusso mestruale). E' stato utilizzato anche per l'effetto diaforetico, per trattare emorragie uterine cronicizzate, per indurre le mestruazioni, per calmare indigestioni e coliche. Gli stili vengono raccolti dalla pianta in fiore e seccati per l'uso successivo. L'utilizzo non è molto frequente, nella moderna erboristeria, perché sono disponibili erbe più efficaci e meno costose. Un utilizzo di quantità abbondanti di polvere ricavata da piante ricche di sostanze attive, fra l'altro, oltre che dispendioso, può avere effetti narcotici ed abortivi.

Note
Secondo studi recenti, le popolazioni liguri della pianta sarebbero costituite da una specie a sé, Crocus ligusticus, leggermente diversa dalla forma piemontese. L'ulteriore delimitazione territoriale aumenta il valore scientifico-botanico della specie, contribuendo a rendere ancora più prezioso il significato di questo endemismo per la flora ligure.
Il Croco è simbolo della bellezza in gioventù ma, allo stesso tempo, assume anche il significato di inquietudine, impazienza e speranza e di amicizia nelle avversità. Sognare una distesa di Crochi è auspicio di giorni felici e sereni.
Il croco appare negli affreschi del palazzo di Cnosso a Creta. Raffigurazioni precedenti si trovano nei papiri egizi del II Secolo a.C..

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marika, Annamaria Bononcini e Renato Fondi - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

Link utili

Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT

Crocus ligusticus Mariotti, Regione Liguria, 987 m s.l.m., Ottobre 2008 - Foto di Marika

Fiore in habitat.

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